Rumors: siamo alle solite!

Rumors: siamo alle solite!

Riceviamo e pubblichiamo dal direttore di Judo Italiano, Pino Morelli, la seguente missiva, che condividiamo appieno.    Da alcuni giorni sta girando una lettera firmata (si fa per dire) da un certo Miki Salvi – non identificato. La lettera critica, sostanzialmente, la scelta da parte della Federazione di dare la direzione tecnica della nazionale al […]

Pubblicato da P. Morelli il 7 Nov 2014 in Roma

Riceviamo e pubblichiamo dal direttore di Judo Italiano, Pino Morelli, la seguente missiva, che condividiamo appieno. 

 

Da alcuni giorni sta girando una lettera firmata (si fa per dire) da un certo Miki Salvi – non identificato. La lettera critica, sostanzialmente, la scelta da parte della Federazione di dare la direzione tecnica della nazionale al Maestro Capelletti e mette in evidenza come Toniolo sia stato silenziosamente silurato.

Ora, il Sig. Miki Salvi avrà sicuramente le sue buone ragioni per affermare tutto ciò ma credo sia comprensibilissimo come il non firmare certe affermazioni equivalga ad annullarle. Inoltre, sembra, che in una seconda lettera, faccia riferimento a noi di Judo italiano come punto di riferimento per aprire la discussione in merito.

Ora, noi di Judo Italiano, non conosciamo affatto il Sig. Miki Salvi e lo preghiamo di volerci avvertire se mai dovesse prendere nuovamente decisioni quali invitare in “casa nostra” chiunque per un dibattito di cui non conosciamo i termini onde organizzarci in tempo per la giusta ospitalità.

 

Se mai volesse, il Sig. Miki Salvi, farsi riconoscere, noi saremo ben lieti, una volta conosciuti i contenuti delle sue lamentele, e condividendole, di scegliere se appoggiare la sua denuncia o meno. Judo italiano nasce come voce del judo di tutti e non di chi ha rancori personali e non ha il coraggio di affrontarli.

Questo sia chiaro per tutti.

 

Pino Morelli (questa è la mia firma)


  1. Jerry Luis says:

    Buongiorno,
    ho appena letto quanto scritto da Direttore di Judo Italiano. Tutto giusto necessita che colui che ha inviato la missiva si identifichi con gli addetti ai lavori per poter almeno verificare il contenuto di quanto asserito.
    Dal mio punto di vista, non conoscendo le critiche rivolte dall’anonimo, ma da quanto fatto filtrare dal direttore direttore di Judo Italia, posso dire che in Federazione sta succedendo qualcosa di grave. La verità è che, con l’inizio del nuovo quadriennio nel gennaio del 2013 nulla è cambiato… “Tutto si rinnova ma nulla cambia”, questo modo di gestire le attività Tecniche non porterà mai beneficio agli atleti e ne tanto meno a tutti coloro che vivono di questo sport. La verità converrà nascosta a lungo, a breve sarà portata a conoscenza di tutti e ne vedremo delle belle. Io al posto del Presidente Federale chiederei conto allo staff tecnico di giustificare tutti gli sforzi economici che sono stati fatti fino ad oggi senza portare alcun risultato utile. E mi riferisco ad atleti convocati e portati alle gare senza averne alcun diritto in base ai regolamenti sanzionati dalla Federazione ad inizio quadriennio. Oppure di inutili, ma solo solo fini a se stessi, stage all’estero ove alcuni lavoravano seriamente mentre per altri era solo una vacanza a spese delle Federazione e dei contribuenti.
    In attesa di sviluppi, porgo cordiali saluti.
    A presto

  2. Mister Ics says:

    E’ purtroppo in grande quello che capita anche nei piccoli – medi o presunti “grandi” club. Quindi di che si lamentano ?

  3. Diego Morelli says:

    Cari signori,
    Alla faccia dell’identificarsi, “mister ics” e “Gerry Luis” non voglio entrare in conflitto con le opinioni di nessuno, tutte legittime e sacrosante, ma non è inopportuno commentare un articolo del genere nascondendosi dietro nomi di fantasia?
    Cordiali saluti
    Diego Morelli

  4. Diego Morelli says:

    Chiedo scusa, ma io non sono collegato da nessuna parentela con il sig. Pino Morelli
    Grazie

    • Pino Morelli says:

      Che non sarebbe un disonore, ti posso assicurare! Ma hai fatto bene a specificare, grazie.

      • Diego Morelli says:

        Caro Pino, anche per me sarebbe un onore e magari siamo parenti per davvero, ho scritto questa precisazione solo per essere sicuro che qualche benpensante non abbia l’idea che ho scritto solo perchè direttamente interessato. Invece condivido appieno il tuo pensiero solo perché lo trovo giusto e soprattutto senza fini personali.
        Cordialmente Spiderman! Ahahahah
        Spero di conoscerti di persona molto presto!

  5. Jerry Luis says:

    Cari amici da tanto tempo su Judo Italia e anche sul social network FB “EnneBi” ed altri hanno criticato l’operato della Direzione Tecnica sulla gestione degli atleti e dei risultati. Devo ammettere, con il senno di poi, che avevano e hanno pienamente ragione. Detto questo come si nota non è cambiato nulla, anzi le cose peggiorano sempre di più.
    Per capire di quello che stiamo parlando invito a leggere il comunicato sul sito della FIJLKAM relativo alla riunione del Consiglio del Settore Judo. Dal comunicato si può immaginare cosa avrà scritto l’anonimo “Miki Salvi”.
    Ho letto e riletto il comunicato e mi sono posto alcune domande, che elenco di seguito, con la speranza che qualcuno possa darmi delle risposte:
    – è sicuro che le motivazioni delle dimissioni del DT sono quelle?;
    – qualcuno sé chiesto perché il preparatore atletico ha dato le dimissioni?;
    – per quale motivo gli atleti della cat. 73 kg dovranno essere affidato ad un solo tecnico, mentre fino ad ora la gestione tecnica dell’intero team era affidata ad una sola persona?,
    la risposta a questa ultima domanda è semplice, vi invito a vedere, a breve, chi saranno gli atleti scelti dalla Commissione. Questa è e sarà una altra sconfitta per questo sport e tutto il movimento che c’è dietro. Il Judo in Italia, purtroppo, non potrà mai crescere ed avvicinarsi ai livelli di altre Nazioni come Francia, Germania, Portogallo, Polonia, Rep.Ceca etc. resteremo sempre ai margini. L’italia del Judo sarà, con rispetto parlando, come Malta nel calcio.
    cordiali saluti

    • Pino Morelli says:

      Scusate se mi intrometto in questa discussione. Io ero passato per dare uno sguardo ma voglio dire la mia, se permettete. Sapete perchè le cose non cambiano? Perchè non firmate le vostre considerazioni, le vostre affermazioni e questo non fa altro che far crescere ancor di più un potere che ha vissuto, fino ad oggi, sul ricatto, sulla minaccia, sull’esclusione. Voi, non firmando quanto sostenete gli date più forza. Di cosa avete paura che vi tolgano il vostro Dan? O la vostra cintura nera? Ma se state dicendo che è finito il judo italiano cosa pensate possano contare la vostra cintura o il vostro Dan. Continuando con questa mentalità lasciate agli altri la possibilità di gestire il vostro futuro e quello del vostro sport, non assumendovi la vostra responsabilità di quanto affermate distruggete, in un solo scritto, tutti gli anni che avete trascorso sul tatami. Non firmando, firmate la fine dei vostri sogni e delle vostre aspettative rispetto al judo. Se invece che fare judo aveste fatto gli idraulici avremmo avuto dei professionisti in più. Cordialmente, Batman

  6. Porcari Giuseppe says:

    Gent.mi
    Alcuni giorni fà ho inviato, a qusta redazone alcune considerazioni sulle grosse anomalie che sono riportate nel nostro Statuto Federale e ho frmato l’articolo ma non l’ho visto pubblicato.
    Forse l’argomento non è d’interesse? Come pensate di cambiare il sistema se non cominciamo una seria discussione sullo strumento (Statuto)ch lo governa? Cosa ne pensano gli amici Morelli e gli altri che animano questa rubrica?
    Se non ci prenderemo cura della nostra Federazione suggerendo e partecipando al cambiamento necessario finiremo per lamentarci,sulle scelte inopportune fatte dalla governance fedrale,come il cambio del direttore tecnico, SUBIREMO PASSIVAMENTE FACENDO RUMORS senza concludere nulla.
    Sono daccordo quando si dice che bisogna metterci la faccia
    IO FIRMO PORCARI GIUSEPPE

    • amministratore says:

      Gentile Giuseppe Porcari,
      come puo’ vedere il suo commento, come tutti gli altri vengono pubblicati senza che venga applicato alcun filtro.

      Se vuole postare qui le sue riflessioni verranno pubblicate senz’altro, come quelle degli altri utenti.

      L’argomento e’ certamente di interesse ed e’ stato trattato molte volte. nAnzi, siamo stati i primi a parlarne pubblicamente e non nei sottoscala dei palazzetti.

      Il fatto invece di pubblicare un articolo su questo canale e’ qualcosa che dipende dal lavoro di una redazione che lavora giorno e notte, al di fuori dell’orario lavoraritivo (in quanto non e’ per nessuno di noi la nostra attivita’ principale) al fine di tenere piu’ alta possibile la qualita’ degli articoli.

      Ebbene, la redazione di comune accordo ha letto e ha deciso di non pubblicare i suoi commenti come un articolo a se’ stante. Tuttavia, qualora Lei voglia lasciarlo come commento non applicheremo nessuna forma di censura – cosa che tra l’altro non abbiamo mai fatto.

      Italiajudo e’ un canale aperto alla discussione e al confronto: e’ per questo motivo che chiunque puo’ lasciare commenti contribuendo alla discussione. La invito caldamente a procedere in tal senso.

      Spero di essere stato piu’ chiaro di quanto gia’ avessi fatto per email privata.

      Grazie e cordialita’,
      Ing. Nicandro Buono
      alis Ennebi

    • Pino Morelli says:

      Scusami, sono stato fuori alcuni giorni proprio per il judo, ma eccomi qui. Anche io ci metto la faccia e sono contento di sentirti in forma. Allora, è chiaro che un passaggio sullo statuto va fatto, è necessario e sono pienamente d’accordo con te, se non partiamo da questo presupposto non possiamo pretendere di cambiare nulla. Personalmente sono convinto che un periodo importante della nostra storia federale sia finito e che necessiti un cambiamento generale anche perchè il nostro judo è in discesa verticale e i ciechi che non vogliono vederlo sentiranno il botto, ma sarà troppo tardi. Da tutte queste parole, da questi scritti e discussioni vorrei che si salvassero i ragazzi della nazionale che vanno a combattere su tutti i tatami del mondo anche a nome nostro. Loro non possono e non devono essere criticati, devono essere i nostri ragazzi, la nazionale di tutti e dobbiamo sostenerli fino in fondo qualunque sia il loro risultato; saranno i direttori tecnici, semmai a prendere decisioni in merito alla loro partecipazione in nazionale. Diamo più fiducia ai nostri direttori tecnici e amiamo i nostri ragazzi. Questo è già un buon inizio. A proposito di metterci la faccia mi veniva in mente che possiamo fare una rubrica “selfie” (o autoritratto se volete) chiamata proprio “Io ci metto la faccia” – autoritratti sorridenti di chi ha capito che il cambiamento è alle porte e non se lo vuole perdere. Vi aspetto.
      Non risponderò a nessuno che si firmi con nomi di fantasia…ma se dovesse scrivermi Robin gli invierò la mia mail personale, cordialmente Batman

  7. Porcari Giuseppe says:

    Gent.mo ing. Nicandro Buono
    innanzi tutto ringrazio lei e tutta la redazione che vi prodigate nel dare voce e mantenere vivo l’interesse sulle carenze federali.
    Il problema, come lei sa’, e sono certo sanno tutti gli appartenenti a questa federazione,e’ quello di dare corpo ad un movimento di azione che superi il momento dialettico ,che sono certo ha ormai ben chiaro le necessita’ di avere uno STATUTO, APERTO,MODERNO e DEMOCRATICO.
    Pertanto dobbiamo, tutti insieme, raccogliere le nostre energie
    ed invitare tutte le societa’ della FIJLKAM ad agire e richiedere alla federazione di porre all’ordine del giorno, nella prossima assemblea di verifica biennale, le modifiche statutarie.
    Solo cosi’ facendo si potra’arrivare ad una soluzione, altrimenti continueremo a lamentarci e piangerci addosso, dando sempre la oolpa alla federazione e mai ricercare il fallimento nel nostro immobilismo.
    Grazie e cordiali saluti Guseppe Porcari

  8. Porcari Giuseppe says:

    Augurimoci di essere in tanti Sabato 29 all’hotel Rainero di Asti in modo da poterci vedere in faccia e finalmente discutere come affrontare l’inizio del cambiamento, indispensabile, per il futuro della nostra federazione e del notro Judo.
    Grazie a tutti e a Sabato
    Giuseppe Pocari

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