Correva l’anno…1992 (parte 2)
Amiche e amici di Italiajudo, la rubrica “Correva l’anno” ci riporta per la seconda volta nel 1992. Il protagonista del nostro appuntamento di oggi è Luigi Guido. 1992, i Campionati Europei si tengono a Parigi e Luigi Guido gareggia nella cat. -95 Kg. Il suo cammino inizia nei sedicesimi di finale dove sconfigge l’ungherese Antal […]
Amiche e amici di Italiajudo, la rubrica “Correva l’anno” ci riporta per la seconda volta nel 1992. Il protagonista del nostro appuntamento di oggi è Luigi Guido.
1992, i Campionati Europei si tengono a Parigi e Luigi Guido gareggia nella cat. -95 Kg. Il suo cammino inizia nei sedicesimi di finale dove sconfigge l’ungherese Antal Kovács, che pochi mesi piu’ tardi vincera’ le Olimpiadi di Barcellona e l’anno dopo il campionato del mondo. Agli ottavi Luigi Guido supera lo sloveno Tomaz Stanisa, nei quarti il ceco Jirí Sosna. In semifinale deve arrendersi al francese Stéphane Traineau, altra leggenda del judo mondiale che vanta 4 titoli europei e 1 mondiale. Nella finale per il bronzo, Luigi Guido sconfigge l’olandese Peter Den Hoedt, salendo quindi sul terzo gradino del podio.
Luigi Guido nella sua carriera ha partecipato a 3 Olimpiadi: Barcellona 1992, Atlanta 1996 e Sydney 2000 e nelle ultime due si è classificato al quinto posto.
Nel suo palmares vanta anche due bronzi ai Campionati Europei a squadre (Roma 1997 e Istanbul 1999), mentre ai Campionati del Mondo Militari ha conquistato 1 oro (Ostia 1995) e 4 argenti (Seul 1992, Bucarest 1994, San Pietroburgo 1998, Zagabria 1999).
Oltre ad innumerevoli vittorie e podi negli altri importanti tornei internazionali e di qualificazione Olimpica, in campo nazionale è stato 7 volte Campione Italiano Senior e due volte bronzo.
Durante la sua carriera agonistica ha difeso i colori del Centro Sportivo Carabinieri, di cui oggi è Comandante della Sezione Sportiva Judo.
E’ inoltre l’allenatore federale delle squadre Juniores M/F, dopo aver ricoperto diversi incarichi come collaboratore tecnico della nazionale italiana di judo a partire dal 2005.
un gran atleta, un carissimo amico con cui ho condiviso un viaggio in pulmino da Valenza a Budapest, forse nel 1988, tante risate e una bellissima esperienza che ancora rivivo nella mia mente. I risultati non gli rendono giustizia cosi come la sua carriera da tecnico di gran valore.