Concorso in Fiamme Oro tra le polemiche

Concorso in Fiamme Oro tra le polemiche

E’ stato pubblicato lo scorso 25 febbraio 2014 dal dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno il bando pubblico per l’assunzione di 37 atleti da destinare al gruppo sportivo Fiamme Oro (nota n. 333-B/12M.11.14/2933). Tra i posti disponibili, ve ne sono 3 per il judo nelle categorie degli 81 kg maschili, dei 52 kg e […]

Pubblicato da Ennebi il 28 Feb 2014 in Galway, Ireland

E’ stato pubblicato lo scorso 25 febbraio 2014 dal dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno il bando pubblico per l’assunzione di 37 atleti da destinare al gruppo sportivo Fiamme Oro (nota n. 333-B/12M.11.14/2933).

Tra i posti disponibili, ve ne sono 3 per il judo nelle categorie degli 81 kg maschili, dei 52 kg e 63 kg femminili.

Seppure l’apertura del concorso può essere vista con grande positività dal mondo del judo e dello sport in generale, poiché vi saranno 37 atleti di alto livello a poter realizzare il sogno di far diventare la propria passione un lavoro, l’ASAPS, l’associazione sostenitori e amici della polizia stradale, ha pubblicato ieri pomeriggio una nota di dissenso nei confronti dell’apertura del bando.

Il dissenso espresso dall’ASAPS si riferisce al fatto che nei giorni scorsi con una nota congiunta dei sindacati di Polizia, il dipartimento della PS annunciava la chiusura di 30 posti Polfer, 20 distaccamenti della Polizia Stradali, di svariati Commissariati e di tutte le squadre nautiche, parliamo di circa 500 uomini solo nell’ultimo caso.

Per l’ASAPS “leggere il bando (ndr dei 37 atleti da destinare alle Fiamme Oro) alla luce dei tagli appena decisi, equivale a ricevere un sonoro schiaffone alla Bud Spencer”.

E’ vero: gli atleti, quelli veri, fanno sacrifici fin da ragazzini e un gruppo sportivo rappresenta un punto di riferimento importante per chi dedica la propria vita allo sport. Allo stato attuale, i gruppi sportivi militari sono una grande risorsa volta a valorizzare i nostri talenti, in particolar modo in contesti come quello judoistico, mi riferisco ai cosiddetti “sport poveri” tanto per essere piu’ chiaro.

Tuttavia, trovare le parole giuste per poter rispondere in maniera adeguata alle critiche avanzate dall’ASAPS e’ davvero arduo in un periodo in cui il Paese chiede sacrifici a tutti.

Forse dovremmo solamente cambiare prospettiva e approccio, considerando i nostri atleti dei talenti da tutelare piuttosto che dei semplici “giocatori”.

Nel contempo, potrebbe forse essere utile aprire un tavolo di confronto piu’ profondo, ovvero ripensare il sistema di gestione dello sport di alto livello tramite i gruppi sportivi militari. Puo’ forse esserci un modo diverso affinche’ lo Stato possa investire meno soldi ed ottenere gli stessi risultati?

 

Clicca qui per accedere al bando

 

fiamme-oro


  1. SONIA says:

    Credo che bisogna cambiare qualcosa anche nella gestione dei “talenti” che fanno sacrifici e spendono migliaia di euro x raggiungere i risultati di cui poi si fregia l’intera nazione
    la spesa media di una famiglia che porta il proprio figliolo fino alla laurea e di circa 100000 mila euro x una famiglia che ha anche un atleta ci vanno circa il doppio senza contare gli spiccioli
    e il ns sistema ( era l’unica alternativa negli anni passati)è ormai opsoleto
    in paesi dove lo sport non è considerato un benefit x pochi ma un bene sociale si lavora in modo diverso
    es. lasciando i ragazzi nei propri club di origine ai quali viene passato uno stipendio x il mantenimento che gli permette di continuare ad allenarsi e naturalmente far crescere i compagni,(ci sono raduni più numerosi durante l’anno della nazionale e gli allenatori vanno nelle società di appartenenza) ,con la propria esperienza
    non credo che paesi come la Francia non siano da emulare magari si può variare qualcosa ma sicuramente i loro risultati in tutti gli sport ci dovrebbero far pensare
    Quel’è la parte più importante del gruppo sportivo ?avere la possibilità di allenarsi ma anche di avere poi un posto di lavoro
    Quindi xchè non pensare invece a lasciare gli atleti nelle loro società e poi utilizzare il grande bagaglio che sono riusciti ad ottenere con anni di lavoro,magari nelle scuole ecc.ecc?
    Mi auguro che l’avvento del presidente Malagò che già ha utilizzato alcune varianti quando era presidente del nuoto aiuti a far cambiare le cose come lui e solito dire “lo sport può aiutare la ns nazione ad uscire fuori dalla crisi” io la penso nello stesso modo
    sarebbero risolti i problemi sollevati dai vari sindacati dei gruppi militari, che mi vedono moralmente vicino ed hanno sicuramente ragione
    certo che fino a che non si risolve la questione i gruppi sportivi militari sono l’unica scappatoia ,anche se forse bisognerebbe gestirli in modo diverso
    Si potrebbe creare un unico gruppo……….e si dimezzerebbero i costi
    insomma sicuramente ha ragione ASAPS dobbiamo anche cambiare in funzione dei tempi e delle situazioni REALI
    QUINDI ……………….

  2. Susy says:

    E’ una proposta interessante… poi va considerato che in questo modo non ci sarebbero costi di struttura, quali vitto, alloggio, il costo per tanti tecnici, eccetera, e lo Stato risparmierebbe tanti tanti soldi per poter fare la stessa cosa, forse anche per poterla fare meglio di ora. Per rispondere alla domanda posta: si, secondo me esistono tanti altri modi. E sopratutto grazie Italia Judo per averci invitato tutti a parlare e a scambiarci idee su questo aspetto 🙂
    numeri uno!

  3. rocky4 says:

    buonasera..volevo dare la mia personale opinione su questo argomento…
    La realtà dei gruppi sportivi la si puo’ immaginare ma viverla è un po diverso..io credo che non sia adatta a tutti, sopratutto per i gruppi sportivi che obbligano a cambiar posto, cambiar allenatori, cambiar abitudini… cose che fino ad allora ti hanno permesso di vincere, cose importanti per far si che arrivasse una richiesta da parte dei gruppi militari… per tanti ragazzi è la svolta, mentre per altri solo una brutta parentesi (e potrei farne mille di esempi)..
    io credo ci debba essere una giusta via di mezzo, cioè se un atleta non è pronto a fare un cambiamento radicale ed i risultati lo dimostrano, se ha bisogno di avere al suo fianco la sua famiglia o il suo primo allenatore o chi per esso è giusto metterlo in condizione di avere un alternativa.
    chiusa questa parentesi, per non andare troppo fuori tema, la mia opinione è che nei gruppi sportivi ci sono troppi sprechi, atleti che si barcamenano facendo una o 2 gare all’anno, senza più voglia di allenarsi ma solo di parassitare altri 3,4 0 5 anni finche’ non li prendono a calci nel sedere. Dico atleti ma potrei dire allenatori, dirigenti ed altro, chi vuol capir capisca.
    ecco questo marcio che purtroppo credo ci sia in qualsiasi altro ambiente di lavoro danneggia gli atleti che vogliono davvero emergere,g li agonisti “quelli veri”

    • alex says:

      Sono pienamente d’accordo con il tuo commento. Ho avuto esperienza nella vicina Francia in altro ambito sportivo e ti posso assicurare che non esistono per nulla gruppi sportivi militari e nonostante ciò i risultati sportivi sono di molto superiori ai nostri e con minor dispendio di risorse economiche grazie ad una organizzazione che permette di investire sul territorio e direttamente verso gli atleti e le società di appartenenza con il vantaggio di contribuire maggiormente al proselitismo ed alla promozione dello proprio sport di appartenenza

  4. Carlo Grava says:

    Il judo insegna, nel suo complesso, che con il miglioramento del corpo e della mente si migliora la societa’ .L’attivita’agonistico sportiva crea le condizioni di stimolo al miglioramento della societa’ e quindi il rifiutare o limitare tale possibilita’ significa limitare lo sviluppo social, come del resto vale per lo sviluppo culturale attraverso un sistema scolastico contorto e malgestito in Italia quanto il sistema sportivo……..MANCANO I SOLDI?….. se il sindacato non solo di polizia, ma anche di altri organi pubblici e privati reagisse in maniera diversa dai dipendenti pubblici in questo video, forse sarebbe meglio per tutti…http://www.tzetze.it/redazione/2014/02/condonati_98_miliardi_per_le_slot_machine_i_nostri_politici_non_ne_sanno_nulla/index.html

  5. lorenzo borselli says:

    Io sono l’autore dell’articolo e mi fa piacere, da sportivo e da autore, che il tono con cui si discute della questione sia così pacato e costruttivo.
    Sono in polizia da venti anni e nonostante mi faccia un immenso piacere vedere che ci sono molti atleti che primeggiano in campo mondiale che appartengono alla mia amministrazione, mi sono sempre chiesto: che ci incastra?
    Perché un dipartimento che si occupa di sicurezza pubblica e di contrasto alla criminalità deve investire milioni di euro in strutture sportive, allenatori, trasferte e atleti?
    La risposta sarebbe scontata se avessimo soldi da buttare, ma qui non ci sono più giustificazioni. Siamo senza auto, senza benzina, senza carta (anche quella igienica).
    Io credo che le federazioni dovrebbero occuparsi degli atleti, non gruppi sportivi ai quali vanno finanziamenti a pioggia dello Stato con tutte le ipocrisie che ne conseguono.
    Grazie del contributo e perdonate la mia intrusione.

  6. Gabriele says:

    Buonasera, i Gruppi Militari sono il retaggio di un mondo che non esiste più. In una nazione in cui le città non sono pattugliate, in cui le indagini sono svolte da sempre meno persone con sempre meno tecnologie, in cui i tagli sono continui e indiscriminati, viene da sorridere ( forse sarebbe meglio dire da piangere ) di fronte ad un bando di concorso per l’assunzione di ben 37 atleti nel Gruppo Fiamme Oro. E’ evidente che lo Sport dilettantistico in Italia non ha trovato altri modi per supportare gli atleti degli sport minori ( anche se non posso dimenticare l’Alberto Tomba carabiniere con sponsorizzazioni , allora, miliardarie in lire ), ma è necessario che il Sistema cambi sulla falsariga di quello che è stato fatto in altre nazioni. Preferisco, nonostante la mia enorme passione per lo sport in generale e per il judo in particolare, 37 agenti di Pubblica Sicurezza a tutela dell’ordine pubblico che 37 atleti delle Fiamme Oro. Non me ne vogliano gli amici judoka dei vari Gruppi.

  7. sonia says:

    vorrei aggiungere al mio commento ancora un pensiero ,è di questi giorni che la federazione Americana ha assegnato degli stipendi ad atleti di judo xchè possano mantenersi negli allenamenti e competizioni,allora mi chiedo xchè le federazioni di tutto il mondo stanno cambiando e la ns no?perchè continuiamo a bendarci gli occhi per non vedere quello che è davanti a tutti ,le cose cambiano cambiano i tempi le esigenze e i ruoli quindi chiediamo tutti che un cambiamento avvenga anche in Italia
    importante in questo momento non è che spariscano i gruppi sportivi militari ma che si cominci a dare una deversa opportunità anche a chi non vuole andare o non può andare in un gruppo magari con borse di studio date meritocraticamente ad atleti che non percepiscono stipendi e che così possono continuare a gareggiare e studiare
    E’ utopia che anche in Italia si creino delle scuole (tipo college )dove si studia e si fa sport
    insomma è ora che tutti insieme cominciamo a chiedere che questi cambiamenti siano attivati e deve partire da noi, dagli sportivi cioè quelli che lo sposrt lo vivono tutti i giorni
    E’ la voce di tutti che potrà in qualche modo smuovere il colosso come sempre un movimento può diventare forte se tutti lo mantengono vivo

  8. Vittorio Serenelli says:

    Per pura curiosità ho provato a fare un conteggio.
    Prendendo le classifiche degli Assoluti 2012 e 2013 ho contato 59 militari di 6 gruppi sportivi militari che percepiscono uno stipendio lordo di 1397 euro. Teniamo presente che non tutti i militari arruolati hanno preso parte agli assoluti tuttavia questa cifra da un totale di oltre un milione di euro. Se a questi 6 gruppi attribuiamo 2 tecnici, 1 persona d’ufficio e il 50% di un “quadro” dirigente, viene fuori un altro mezzo milione di euro. Metti qualche trasferta la gestione dei “Centri Sportivi” il totale supera i 2 Milioni di euro l’anno per far fare Judo con le stellette. Se dicessi al DT di turno ti do 8 Milioni nel quadriennio per preparare la prossima olimpiade senza l’aiuto dei militari cosa mi risponderebbe? Sarebbe in grado di fare quello che si auspica Sonia?

  9. Claudio Zanesco says:

    E’ tutto il mondo sportivo nazionale che gira sugli arruolamenti militari, non solo il judo, quindi deve cambiare dal vertice il sistema, anni fa ad uno stage un allenatore inglese disse che i suoi atleti vivevano con il sussidio di disoccupazione qualche sterlina giusto per pagarsi le spese, ora i conti di Serenelli dimostrano che volendo si possono recuperare dei soldi ma finchè i vertici non cambiano non cambia nulla, provate a dirlo ai ragazzi del sud che ancora vedono nell’arruolamento una delle poche strade per uscire da situazione gravose, forse la risposta non sarebbe cosi contrari alla situazione attuale.

  10. sonia says:

    vorrei ricordare a tutti che i gruppi sportivi sono nati x aiutare gli atleti a sovenzionarsi x arrivare alle olimpiadi (vi ricordo proprio x parlare del sud dei fratelli abbagnale) non sono nati x dare un posto di lavoro quindi fare assistenzialismo ,e sarebbe opportuno che anche questo non finisse come tutto quello che si fa in Italia …..dai voti in poi
    per cui ribadisco che non ho nulla contro i gruppi sportivi ma credo che dovrebbero essere regolati e super visionati dal Coni (che magari dovrebbe dire la sua sulle scelte degli atleti)e poi è ora che anche la federazione dia una strada nuova a chi non è dentro oppure non vuole entrare o non se la sente e x le altre cento ragioni

    Malagò ha già affrontato (quando era presidente del nuoto) questa problemetica e ha trovato la scappatoia quindi xchè non applicare anche a tutto il resto dello sport la stessa via?

  11. Vittorio Serenelli says:

    Il mio conteggio non voleva dire che sono contro i Gruppi Sportivi Militari. Voleva solo dimostrare che ci sono delle risorse economiche “pubbliche” investite nel Judo ad alto livello. Se idealmente fossero tutte disponibili su un tavolo chi decide potrebbe re-investirle nella stessa logica attuale o pensare a soluzioni alternative

  12. sonia says:

    no ,Vittorio non ho frainteso anzi……..certo il tuo conteggio non fa altro che pensare a come un buon amministratore potrebbe gestire quella cifra facendo molto forse MOLTISSSSSIMO

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