Il lupo perde il pelo ma non il vizio: un anno dopo Toniolo risceglie Toniolo
FOTO FIJLKAM
La prima volta si è concesso il beneficio del dubbio, nonostante la forte delusione comunicata anche al diretto interessato. La seconda volta alla seconda occasione, il sospetto che ci sia il dolo diventa molto forte.
Raccontiamo i fatti.
Lo scorso anno, la CNAG (Commissione Nazionale Attività Giovanile) decise di schierare la seconda squadra agli EYOF, le olimpiadi giovanili europee, competizione in cui l’Italia ha sempre ben figurato. Gli EYOF si trovavano nel mezzo tra Europei Cadetti e Mondiali Cadetti e fu questo il pretesto a giustificazione della partecipazione delle seconde linee alle olimpiadi giovanili europee. Prima che si svolgessero gli EYOF, la CNAG, presieduta da Raffaele Toniolo, iscrisse ulteriori 6 atleti azzurri ai mondiali cadetti oltre ai 14 già iscritti, poiché il termine per l’iscrizione al Campionato del Mondo era fissato al 19 luglio 2017, data precedente allo svolgimento degli EYOF stessi. Tale iscrizione aveva lo scopo di “cautelare” i sei atleti nel caso avessero ben performato agli EYOF permettendo loro di prendere parte ai mondiali. Si trattava di Irene Pedrotti (-57 Kg), Elisa Toniolo (-63 Kg), Vanessa Origgi(+70 Kg), Andrej Ferro (-50 Kg), Michele Ronzoni (-60 Kg) e Gianluca Iudicelli (-81 Kg). Non fu pero specificato un criterio oggettivo per la qualificazione ai mondiali e si scelse il generico “buona prestazione” per identificare chi dei sei atleti avesse potuto prendere parte ai mondiali. Elisa Toniolo fu l’unica atleta selezionata per i mondiali cadetti, tra i sei iscritti a scopo “cautelativo”. A onor del vero, fu anche la migliore italiana in gara individuale, concludendo al quinto posto il proprio EYOF. Tuttavia, l’EYOF del 2017 si chiuse con uno storico primo posto a squadre femminile conquistato da Matilda Avila, Alessia Tedeschi, Irene Pedrotti, Elisa Toniolo, Betty Vuk e Vanessa Origgi, che non fu considerato una “buona prestazione”. Pertanto, la squadra dei mondiali cadetti dello scorso anno fu definita secondo dei criteri oggettivi stabiliti ad inizio stagione, con la sola eccezione di Elisa Toniolo che vi prese parte grazie a criteri soggettivi definiti in corso d’opera dalla CNAG, presieduta dal padre Raffaele. La decisione scatenò molte polemiche e Raffaele Toniolo si giustificò asserendo di non aver preso parte alla decisione che includeva la figlia nella squadra per i mondiali cadetti. Una bella storia, nonostante la poca creatività!
Quest’anno abbiamo vissuto un’esperienza molto simile in occasione degli YOG, le olimpiadi giovanili a livello mondiale, che lunedì vedranno impegnata l’altra figlia del presidente della CNAG, Veronica Toniolo.
Per qualificarsi agli YOG vi sono regole IJF molto chiare: bisogna piazzarsi tra i primi 5 al mondo alla data del 1º agosto 2018. Ogni federazione sportiva nazionale può inserire in squadra un massimo di un maschio ed una femmina tra gli atleti eleggibili. Le categorie di peso presenti agli YOG sono meno di quelle che solitamente si hanno in tutte le competizioni internazionali e sono -55 kg, -66 kg, -81 kg, -100 kg per i maschi e -44 kg, -52 kg, -63 kg, -78 kg per le femmine. In Italia la CNAG ha deciso che nel caso vi siano diversi qualificati, si predilige l’atleta che milita nella categoria di peso presente agli YOG, senza considerare la posizione in classifica. Per fare un esempio, ciò significa che se si ha un atleta primo al mondo nei 90 kg ed uno che invece si piazza al quinto posto nei 100 kg, quest’ultimo partecipa agli YOG mentre l’atleta primo al mondo resta a casa, visto che agli YOG la categoria dei 90 è accorpata a quella dei 100. Si tratta di un criterio molto forte da essere definito a priori, sopratutto quando le categorie sono note fin dall’inizio, visto che il regolamento è stato reso noto nel 2016. Ma non finisce qui: ancora una volta come lo scorso anno v’è stato un cambio in corso d’opera. L’African Cup di Casablanca viene aggiunta a quelle aperte alla libera partecipazione degli atleti azzurri con circa un mese di preavviso. Veronica Toniolo vi partecipa e con due incontri disputati si piazza al primo posto conquistando punti preziosi nella classifica mondiale. Vi è un altro aspetto nel regolamento difficile da spiegare e deciso a inizio anno: per prendere parte alle tappe extra europee del World Tour Cadetti bisogna aver accumulato almeno 80 punti nella ranking list, tenendo conto solo i risultati del 2018. Una restrizione non da poco, con quale obiettivo?
Successivamente, ai Campionati d’Europa Cadetti Martina Esposito conquista l’unica medaglia d’oro, che fu determinante per il brillantissimo terzo posto dell’Italia nel medagliere per nazioni, a cui hanno contribuito anche le quattro medaglie d’argento conquistate da Giulia Giorgi, Assunta Scutto, Veronica Toniolo e Martina Lanini e la medaglia di bronzo di Carlotta Avanzato. La squadra maschile registra invece la peggiore prestazione di sempre con il miglior risultato rappresentato dal quinto posto di Giovanni Zaraca, che è anche l’unico azzurro a ricoprire una posizione tra i primi 10 al mondo, nono nei 73 kg. Alla data del primo agosto, Martina Esposito è la leader assoluta tra le azzurre nel ranking mondiale under 18 con i suoi 554 punti e la terza posizione nella categoria dei 70 kg; Assunta Scutto e Veronica Toniolo occupano entrambe la quinta piazza al mondo nelle rispettive categorie dei 48 e 52 kg.
La partecipazione della Toniolo agli YOG appare dubbia in confronto al primo posto di Esposito agli Europei a cui si aggiungono altre due medaglie d’oro in Europ Cup solo quest’anno, senza considerare che nel 2017 Martina era già salita sul podio europeo cadetti; tuttavia si prospetta una soluzione quando il 29 luglio 2018 Martina Esposito conquista l’unica medaglia per l’Italia a Berlino, una delle più importanti European Cup del circuito mondiale juniores. Martina dimostra di essere tra le prime in Europa anche nella classe superiore Under 21, dove aveva già conquistato altre due medaglie in European Cup. Cosi Martina Esposito entra di diritto nella squadra dei Campionati Europei Juniores (scelta doverosa) e nel team dei Mondiali Juniores dove le fa compagnia la collega di club e della nazionale cadetti Assunta Scutto. Non importa che combatterà con atlete fino a 4 anni più grandi e non importa che agli YOG avesse più chance di conquistare una medaglia, nonostante la categoria dei 70 kg sia accorpata ai 78; questa infatti non può che essere solo una “scusa” per impedirle la partecipazione agli YOG, sopratutto dopo aver visto Martina combattere senza problemi nella categoria +70 kg nella gara a squadre agli Europei. A ciò si aggiunge il doppio impegno in nazionale juniores (Europei e Mondiali), che pone “fuori gioco” la concorrenza, quanto meno secondo la CNAG; e cosi Veronica Toniolo viene inserita nella squadra per gli YOG di Buenos Aires, unica azzurra a prendervi parte.
Tutto normale? In una Pubblica Amministrazione quale la FIJLKAM le scelte vanno motivate oltre che al Presidente federale e al Consiglio di settore, anche a tutti i tesserati in modo pubblico, in quanto la trasparenza non è solo un dovere morale, ma anche un obbligo di legge. Che sia chiaro, Veronica Toniolo è indubbiamente tra le più forti atlete della nazionale cadetti, ciò che si contesta è il metodo, ed una medaglia che sia bronzo, argento od oro non cambierà tutto ciò. Si chiede forse troppo nel definire delle regole oggettive a inizio stagione che restino invariate durante l’anno e che non prevedano a priori il favorire un atleta piuttosto che un altro/a?
Un detto inglese dice: “If you fool me once, shame on you. If you fool me twice, shame on me”.
Ma che razza di articolo hai scritto? A me sembra che col judo ed i nostri meritevoli atleti non c’entri nulla. Ce l’hai col Toniolo padre? Ti ha fatto qualcosa di grave? Ma perchè nn lo incontri invece di renderci partecipi dei tuoi personali rancori.
Ma mi faccia il piacere, lei e chi la manda a sostenere questa tesi. Ho raccontato fatti. Si svegli!
Pleonastico e oltremodo fazioso: poca informazione, molta politica malfatta. Non parli di fatti: prima di pubblicare occorrerebbe la dignità di informarsi, almeno.
Argomenti. Se ne è capace! Si faccia dettare qualcosa di più interessante!
Ma quali fatti, sono insinuazioni, pettegolezzi, illazioni, un articolo da macchina del fango anche scritto male. Se sei lo strumento di qualcuno è ora che ti svegli tu, oppure la frustrazione ed il rancore si sono impossessati della tua penna. Buona domenica.
Argomenti. Quali non sono fatti?! È lei che è lo strumento di qualcuno. Il rancore non mi appartiene… piuttosto il senso di giustizia, quella che manca in certi ambienti. Buona giornata
E a pochi giorni da una gara così importante te ne esci con questo vile articolo???
Che bassezza!
Mi faccia capire se ho capito bene: per abusare del potere lo si può fare sempre? Invece per esprimere un dissenso rispetto a delle scelte che mi sembrano poco trasparenti avrei dovuto aspettare?! Mah…
Da genitore di una judoka in competizione con la Toniolo e attento alla questione, esprimo il mio biasimo nei confronti di chi ha scritto questo pezzo perché le cose non stanno così. Il sistema di qualificazione e le regole imposte a livello nazionale hanno tutelato i migliori. Tutti hanno avuto le stesse possibilità e se una certa Toniolo classe 2003, ha vinto più di chiunque, non lo ha fatto per il cognome ma per quello che ha dimostrato sul tatami, meritandosi questa opportunità. Altri, come mia figlia, restano a casa ma senza il rancore di chi si sente derubato.
Non ha capito il punto: non si discutono le medaglie prese, ma il metodo. Rilegga. Con calma. Daccapo.
Alla fine hai avuto un pó di visibilità. Quella che cercano le persone come te a scapito di altri (in questo caso di una ragazzina minorenne). Questo dimostra solo la tua indole vanitosa e depressa. Non commenteró oltre, nn lo meriti. Un abbraccio.
Anche io mi fermo qui, il suo commento mi fa solo ridere. Ciò che si evince è la vostra incapacità ad argomentare e mentre io ho esposto dei fatti, voi solo delle offese. Questa non è una questione personale.
Buona domenica caro “Lucio”.
Suvvia Buono, mi virgoletta il “Lucio” quando mezzo mondo sa che è lei il primo ad essere imbeccato e purtroppo per lei a sproposito: a quanto si evince lei sta all’estero e del judo italiano si ricorda solo quando la aizzano a dovere……poi certe persone come Toniolo l’hanno sempre stimolata, a lei e a molti frustrati del judo italiano d’annata! Ma preoccupatevi dei problemi veri e di chi non ci porterà alle Olimpiadi neanche per miracolo!
Beatrice? O Lucio? Insomma siete la stessa persona, che figuraccia…. Ridicoli. Premesso che non sapete argomentare, io mi vergognerei ed anche parecchio!