World Masters di San Pietroburgo: già quattro ori per il Giappone

World Masters di San Pietroburgo: già quattro ori per il Giappone

Oggi sono scese sul tatami russo le sette categorie più leggere: parte fortissimo il Giappone che mette a segno ben quattro ori, equamente divisi tra uomini e donne. Segue la Mongolia con due ori. Domani andranno in scena le categorie più pesanti.

Pubblicato da Massa il 16 Dic 2017 in Genova

Dopo lo show di appena due settimane fa al Grand Slam di Tokyo, gli atleti nipponici si confermano in gran condizione anche nella prima giornata dei World Masters di San Pietroburgo, nonostante la nazionale giapponese vedesse qualche defezione importante come quella di Abe.

Di seguito l’esito della competizione odierna:

-48 kg

La numero uno mondiale, la mongola Munkhbat, si vede costretta ad accontentarsi del bronzo, dopo essere stata sconfitta in semifinale dalla russa Dolgova. La stessa padrona di casa ha ceduto in finale alla giapponese Funa Tonaki.
L’altro bronzo è andato alla coreana Jeong.

Masters -48kg

-60 kg

Al suo debutto nei World Masters, il giapponese Nagayama strappa un oro a sorpresa, dopo il bronzo conquistato a Tokyo recentemente: il numero nove al mondo ha sbaragliato in finale lo spagnolo Fran Garrigos, mentre al terzo posto troviamo l’uzbeko Lutfillaev ed il mongolo Dashdavaa, uno dei favoriti alla vigilia. L’uzbeko relega al quinto posto il padrone di casa Mshvidobadze, un altro serio pretendente alla vittoria.

Masters -60kg

-52 kg

Anche in questa categoria la numero uno del ranking mondiale, la brasiliana Miranda, si ferma sul gradino più basso del podio, sconfitta in semifinale dalla francese Buchard, in condizione straripante. A vincere l’oro è però l’atleta di casa Kuziutina, già bronzo olimpico e vittoriosa oggi davanti al suo pubblico. L’ultima medaglia disponibile è andata invece alla rumena Florian. Solo quinta la kosovara Krasniqi.

Masters -52kg

-66 kg

In una categoria densa di judoka esperti brilla la stella del mongolo Ganbold, abile a sconfiggere al primo turno il favorito Flicker, estromesso anzitempo dai giochi. Nome a sorpresa anche l’argento del kazako Zhumakanov, mentre i bronzi vanno al georgiano Margvelashvili e all’israeliano Schmailov. Tra i grandi attesi, il russo Puliaev manca il podio, fermandosi al quinto posto.

Masters -66kg

-57 kg

Non particolarmente sorprendente la vittoria della mongola Dorjsuren, che sconfigge in finale la sua avversaria più accreditata, la giapponese Yoshida. La sudcoreana Kwon e la francese Receveaux i spartiscono le altre medaglie, mentre la campionessa olimpica Silva viene costretta al quinto posto.

Masters -57kg

-73 kg

Non mancano anche qui i colpi di scena con l’azero Orujov ed il mongolo Ganbaatar relegati rispettivamente al settimo ed al quinto posto. Chi non delude le aspettative è invece il campione del  mondo Hashimoto che vendica il bronzo di Tokyo, sconfiggendo in finale il pluri-medagliato georgiano Shavdatuashvili. Continua il magic moment del campione europeo azero Heydarov, terzo al pari dello svedese Macias.

Masters -73kg

-63 kg

Doppio bronzo europeo, con la sorprendente olandese Juul Franssen che affianca l’esperta francese Agbegnenou, che conferma la classe della nazionale transalpina femminile.
La finale è invece un affare tutto asiatico, o meglio giapponese, con Miko Tashiro che la spunta sulla connazionale Nabekura.

Masters -63kg


Commenta con Facebook

commenti