Tricolori “nottambuli” per i cadetti
09/02/2013- Si è conclusa in serata inoltrata la prima giornata dei tricolori cadetti 2013. Dopo i primi tre titoli assegnati a Elios Manzi (55 kg), Gabriele Bossettini (60 kg) e Andrea Gismondo (66 kg) e Angelo Mirabella (73 kg), il tour de force romano è proseguito senza sosta per incoronare gli altri campioni 2013. Nei […]
09/02/2013- Si è conclusa in serata inoltrata la prima giornata dei tricolori cadetti 2013. Dopo i primi tre titoli assegnati a Elios Manzi (55 kg), Gabriele Bossettini (60 kg) e Andrea Gismondo (66 kg) e Angelo Mirabella (73 kg), il tour de force romano è proseguito senza sosta per incoronare gli altri campioni 2013.
Nei superleggeri l’oro è andato a Nicola Mortalche in finale ha avuto la meglio su Alessandro Di Muzio. A completare il podio dei 46 kg Diego Rea e Cesare Zelli.
È stato invece l’indomabile folletto di Furci, Angelo Pantano, ad imporsi nei 50 kg. Medaglia d’argento ad un ottimo Manuel Lombardo, bronzi ad Andrea Carlino e Angelo Vilardo.
Federico Rollo è medaglia d’oro nella categoria fino a 81 kg: a Francesco Zema la seconda piazza, bronzo a Gennaro Cangiano e Lorenzo Rigano.
Davide Pozzi fa poker nei nei 90 kg, dominando incontrastato la categoria. Seconda piazza per Mattia Quaranta, terzi Luigi Ascione e Massimo Mancini.
Nei massimi è sua possanza Andres Felipe Moreno a dominare la scena imponendosi in finale su Alessandro Graziano. Bronzo a Stefano Di Federico e Giacomo Mariani D’altri.
La classifica per società è andata all’Akiyama Settimo Torinese, che pur senza ori, è stata la squadra più presente sul podio; seconda piazza all’Airon Judo Furci Siculo, terza al Nippon Napoli.
Con cinque medaglie d’oro e due di bronzo è la regione Sicilia a dettar legge tra i cadetti maschili.
La giornata di oggi ha senz’altro brillato per la qualità emersa sul tatami sia da parte di molti dei ragazzi più esperti che hanno mostrato di essere cresciuti ancora anche sul piano tecnico, quanto da parte dei giovanissimi che hanno avuto l’ardire di mettere in difficoltà, e in alcuni casi di surclassare, i colleghi più grandi.
Un’altra nota positiva di oggi è stato il sentore di una rinnovata sinergia tra gli arbitri, che in generale hanno interpretato le novità dei regolamenti con puntualità ed innegabile buon senso.
Di certo, dopo una maratona sul tatami come quella di oggi, è più che mai urgente riflettere circa l’opportunità di mantenere un sistema di qualificazione che non seleziona necessariamente i migliori, in alcuni casi aprendo le porte della finale nazionale a troppi atleti: in una finale nazionale è impensabile che una categoria inizi alle 10 e termini alle 20 come è successo oggi per i 60 kg. In questo momento di revisione dei criteri d’ammissione alle finali sarà dunque opportuno studiare le modalità più opportune per evitare folle oceaniche a scapito di qualità e “vivibilità” delle finali. Va forse anche constatato che un’organizzazione più attenta avrebbe potuto snellire ampiamente i tempi biblici di questa prima giornata, aumentando le aree di gara.
Nella seconda giornata, domani saranno sono attese 255 atlete:peso 8.00-9.00 per 52, 57, 63, 70 kg; peso 10-11 per 40, 44, 48, +70 kg.
Clicca qui per le classifiche delle categorie maschili
Clicca qui per i sorteggi delle categorie femminili (aggiornamento ore 15.00)
Si è conclusa in serata inoltrata la prima giornata dei tricolori cadetti 2013. Dopo i primi tre titoli assegnati a Elios Manzi (55 kg), Gabriele Bossettini (60 kg) e Andrea Gismondo (66 kg) e Angelo Mirabella (73 kg), il tour de force romano è proseguito senza sosta per incoronare gli altri campioni 2013.
Nei superleggeri l’oro è andato a Nicola Mortalche in finale ha avuto la meglio su Alessandro Di Muzio. A completare il podio dei 46 kg Diego Rea e Cesare Zelli.
È stato invece l’indomabile folletto di Furci, Angelo Pantano, ad imporsi nei 50 kg. Medaglia d’argento ad un ottimo Manuel Lombardo, bronzi ad Andrea Carlino e Angelo Vilardo.
Federico Rollo è medaglia d’oro nella categoria fino a 81 kg: a Francesco Zema la seconda piazza, bronzo a Gennaro Cangiano e Lorenzo Rigano.
Davide Pozzi fa poker nei nei 90 kg, dominando incontrastato la categoria. Seconda piazza per Mattia Quaranta, terzi Luigi Ascione e Massimo Mancini.
Nei massimi è sua possanza Andres Felipe Moreno a dominare la scena imponendosi in finale su Alessandro Graziano. Bronzo a Stefano Di Federico e Giacomo Mariani D’altri.
La classifica per società è andata all’Akiyama Settimo Torinese, che pur senza ori, è stata la squadra più presente sul podio; seconda piazza all’Airon Judo Furci Siculo, terza al Nippon Napoli.
Con cinque medaglie d’oro e due di bronzo è la regione Sicilia a dettar legge tra i cadetti maschili.
La giornata di oggi ha senz’altro brillato per la qualità emersa sul tatami sia da parte di molti dei ragazzi più esperti che hanno mostrato di essere cresciuti ancora anche sul piano tecnico, quanto da parte dei giovanissimi che hanno avuto l’ardire di mettere in difficoltà, e in alcuni casi di surclassare, i colleghi più grandi.
Un’altra nota positiva di oggi è stato il sentore di una rinnovata sinergia tra gli arbitri, che in generale hanno interpretato le novità dei regolamenti con puntualità ed innegabile buon senso.
Di certo, dopo una maratona sul tatami come quella di oggi, è più che mai urgente riflettere circa l’opportunità di mantenere un sistema di qualificazione che non seleziona necessariamente i migliori, in alcuni casi aprendo le porte della finale nazionale a troppi atleti: in una finale nazionale è impensabile che una categoria inizi alle 10 e termini alle 20 come è successo oggi per i 60 kg. In questo momento di revisione dei criteri d’ammissione alle finali sarà dunque opportuno studiare le modalità più opportune per evitare folle oceaniche a scapito di qualità e “vivibilità” delle finali. Va forse anche constatato che un’organizzazione più attenta avrebbe potuto snellire ampiamente i tempi biblici di questa prima giornata, aumentando le aree di gara.
Nella seconda giornata, domani saranno sono attese 255 atlete:peso 8.00-9.00 per 52, 57, 63, 70 kg; peso 10-11 per 40, 44, 48, +70 kg.
Clicca qui per le classifiche delle categorie maschili
Clicca qui per i sorteggi delle categorie femminili (aggiornamento ore 15.00)
Si è conclusa in serata inoltrata la prima giornata dei tricolori cadetti 2013. Dopo i primi tre titoli assegnati a Elios Manzi (55 kg), Gabriele Bossettini (60 kg) e Andrea Gismondo (66 kg) e Angelo Mirabella (73 kg), il tour de force romano è proseguito senza sosta per incoronare gli altri campioni 2013.
Nei superleggeri l’oro è andato a Nicola Mortalche in finale ha avuto la meglio su Alessandro Di Muzio. A completare il podio dei 46 kg Diego Rea e Cesare Zelli.
È stato invece l’indomabile folletto di Furci, Angelo Pantano, ad imporsi nei 50 kg. Medaglia d’argento ad un ottimo Manuel Lombardo, bronzi ad Andrea Carlino e Angelo Vilardo.
Federico Rollo è medaglia d’oro nella categoria fino a 81 kg: a Francesco Zema la seconda piazza, bronzo a Gennaro Cangiano e Lorenzo Rigano.
Davide Pozzi fa poker nei nei 90 kg, dominando incontrastato la categoria. Seconda piazza per Mattia Quaranta, terzi Luigi Ascione e Massimo Mancini.
Nei massimi è sua possanza Andres Felipe Moreno a dominare la scena imponendosi in finale su Alessandro Graziano. Bronzo a Stefano Di Federico e Giacomo Mariani D’altri.
La classifica per società è andata all’Akiyama Settimo Torinese, che pur senza ori, è stata la squadra più presente sul podio; seconda piazza all’Airon Judo Furci Siculo, terza al Nippon Napoli.
Con cinque medaglie d’oro e due di bronzo è la regione Sicilia a dettar legge tra i cadetti maschili.
La giornata di oggi ha senz’altro brillato per la qualità emersa sul tatami sia da parte di molti dei ragazzi più esperti che hanno mostrato di essere cresciuti ancora anche sul piano tecnico, quanto da parte dei giovanissimi che hanno avuto l’ardire di mettere in difficoltà, e in alcuni casi di surclassare, i colleghi più grandi.
Un’altra nota positiva di oggi è stato il sentore di una rinnovata sinergia tra gli arbitri, che in generale hanno interpretato le novità dei regolamenti con puntualità ed innegabile buon senso.
Di certo, dopo una maratona sul tatami come quella di oggi, è più che mai urgente riflettere circa l’opportunità di mantenere un sistema di qualificazione che non seleziona necessariamente i migliori, in alcuni casi aprendo le porte della finale nazionale a troppi atleti: in una finale nazionale è impensabile che una categoria inizi alle 10 e termini alle 20 come è successo oggi per i 60 kg. In questo momento di revisione dei criteri d’ammissione alle finali sarà dunque opportuno studiare le modalità più opportune per evitare folle oceaniche a scapito di qualità e “vivibilità” delle finali. Va forse anche constatato che un’organizzazione più attenta avrebbe potuto snellire ampiamente i tempi biblici di questa prima giornata, aumentando le aree di gara.
Nella seconda giornata, domani saranno sono attese 255 atlete:peso 8.00-9.00 per 52, 57, 63, 70 kg; peso 10-11 per 40, 44, 48, +70 kg.
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