A Salsomaggiore gli Universitari 2015

A Salsomaggiore gli Universitari 2015

“Il Consiglio, sulla base delle indicazioni fornite dalla Direzione Tecnica Nazionale, ha stabilito che i criteri di selezione della Squadra che parteciperà alle XXVIII Universiadi Estive 2015 di Gwanju (Corea del Sud) saranno comunicati entro il 31 dicembre 2014. Condizione necessaria per essere presi in considerazione sarà quella di aver preso parte ad almeno uno […]

Pubblicato da AC il 23 Mag 2015 in Salsomaggiore Terme

“Il Consiglio, sulla base delle indicazioni fornite dalla Direzione Tecnica Nazionale, ha stabilito che i criteri di selezione della Squadra che parteciperà alle XXVIII Universiadi Estive 2015 di Gwanju (Corea del Sud) saranno comunicati entro il 31 dicembre 2014. Condizione necessaria per essere presi in considerazione sarà quella di aver preso parte ad almeno uno dei due Campionati Naizonali Universitari che si svolgeranno negli anni 2014 e 2015, tenendo presente che saranno considerate eventuali eccezioni in caso di concomitanti impegni della Squadra Nazionale”

 

Con queste parole, il 21 marzo 2014, il 126° Consiglio di Settore Judo regolamentava la selezione alle Universiadi che dal 3 al 14 luglio prossimi, sposteranno l’attenzione del judo internazionale in Corea del Sud.

 

Non solo.

 

Con le stesse parole il Consiglio di Settore disegnava un insolito scenario per le finali universitarie di Milano e Salsomaggiore, con la possibilità di innalzare vertiginosamente il livello di una competizione di nicchia e non sempre espressione di grande valore agonistico. Sotto questo profilo – e non solo: basti pensare alla fatiscente struttura in cui furono organizzati i CNU 2014 – Milano fu un flop: due soli i professionisti in gara, in ragione dei concomitanti collegiali in cui i big erano impegnati tra Turchia e Brasile. Quest’anno gli impegni internazionali concomitanti alla finale di Salsomaggiore Terme – il Master di Rabat e il collegiale in Giappone – non preludono all’auspicato cambio di scenario, salvo colpi di scena che potrebbero trasformare il Campionato Nazionale Universitario in un piccolo assoluto.

 

Fantascienza o possibilità?

 

Da un lato la gara porterà indubbiamente sul tatami atleti di valore che hanno scelto di proseguire gli studi perseguendo un sogno che va oltre il tatami, sogno non inconciliabile con una carriera a “cinque cerchi”: Ole Bishcof, Urska Zolnir, Dax Elmont, Henk Grol ne sono tra gli altri, esempi felici.

 

Dall’altro, gli impegni universitari internazionali per il 2015 – oltre alle già citate Universiadi, dall’8 all’11 ottobre a Reims andrà in scena la terza edizione dei Campionati Europei Universitari – mettono sul piatto una posta che sotto il profilo eminentemente sportivo non è né di poco conto, né un gioco da “matricole”.

 

Con queste premesse i CNU alle porte saranno fuor di dubbio un banco di prova interessante sia per gli atleti dalle ambizioni più o meno grandi, che per saggiare la coerenza di chi ha stabilito delle regole e dovrà, dopo questa gara, farle rispettare.

 

La prima grande sfida di domani spetta però al Comitato Organizzatore composto dal CUS Parma e dal Comitato Regionale FIJLKAM Emilia Romagna, a cui va l’arduo compito di riscattare il judo universitario italiano dalla debacle organizzativa dello scorso anno. Domani in mattinata, sul tatami le categorie maschili 60, 66 e 73 kg, nel pomeriggio le categorie 81, 90, 100 e +100; domenica sarà la volta delle categorie femminili e della finale a squadre maschile che vedrà i padroni di casa di Parma impegnati a difendere lo scudetto 2014.



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