Oberwart e Roma: una sfilza di quinti posti per l’Italia
Foto: FIJLKAM
La nazionale italiana maggiore impegnata a Roma e Oberwart rispettivamente per uomini e donne conclude questa seconda giornata di gara con una sfilza di quinti posti. Nel Pala FIJLKAM di Ostia, sotto gli occhi di un pubblico di addetti ai lavori, Matteo Marconcini, Vincenzo D’Arco e Giuliano Loporchio chiudono la loro gara ai piedi del podio. In Austria, l’Italia porta a casa altri tre quinti posti con le prestazioni di Alice Bellandi, Linda Politi e Valeria Ferrari.
Per l’European Open di Roma, nessuna medaglia si aggiunge alle due d’argento conquistate nella giornata di ieri da Matteo Medves e Leonardo Casaglia, così l’Italia passa dal terzo posto provvisorio al sesto posto del medagliere per nazioni, il cui podio è occupato da tre nazioni non europee, in ordine il Giappone, il Brasile e la Corea del Sud.
Sul lato femminile, nella trasferta austriaca, l’Italia, che gareggiava senza schierare le neo campionesse italiane di quest’anno delle categorie 63 e 78 kg, ovvero Maria Centracchio e Assunta Galeone, resta a secco di medaglie. I tre quinti posti piazzano il Belpaese al 12esimo posto di una classifica guidata anche in campo femminile dal Giappone, seguito dalla Corea del Sud e dall’Austria, padrona di casa.
Nella categoria al limite degli 81 kg, Matteo Marconcini, alla sua prima gara dopo le Olimpiadi di Rio, disputa 5 incontri. Al primo turno eliminatorio incalza il tedesco Bloechl a cui sferra tre waza ari; al turno successivo è la volta del francese Djalo, che Matteo supera in un solo minuto di gara per due waza ari ed un ippon contro un waza ari; il brasiliano Macedo, che poi chiuderà al secondo posto, manda Matteo ai recuperi; a questo punto il pubblico del Pala FIJLKAM assiste al derby tutto italiano tra Metteo Marconcini ed il neo campione italiano assoluto, Antonio Esposito, deciso per un waza ari a favore dell’atleta toscano. Nella finale per il bronzo, il canadese Briand decide l’incontro ad un minuto dalla fine dello stesso grazie ad un waza ari ottenuto su azione di sei nage in ginocchio. Matteo torna dopo Rio dimostrando di essere tra i migliori atleti al mondo, nonostante sia mancata la medaglia, che siamo sicuri arriverà nei prossimi appuntamenti. Bentornato!
Anche Vincenzo D’Arco e Giuliano Loporchio disputano 5 incontri: entrambi gareggiavano nella categoria al limite dei 100 kg. Vincenzo D’Arco supera al primo turno eliminatorio l’azero Ahmadov per un waza ari; al secondo turno, dopo aver concluso in parità il tempo regolamentare con un waza ari per parte, Vincenzo si aggiudica il golden score contro l’atleta polacco Krueger per una sanzione; il britannico Fletcher vince di ippon i quarti di finale dopo esser giunto al golden score, mandando Vincenzo ai recuperi; l’atleta napoletano accede alla finale per il bronzo dopo aver superato per due waza ari ad uno l’olandese Catharina; nella finalina Vincenzo perde subito dopo qualche secondo per immobilizzazione. Giuliano Loporchio inizia il suo percorso con il rumeno Radu che fa fuori grazie ad un waza ari; al secondo turno l’atleta pugliese s’impone sull’atleta dell’Arabia Saudita ancora una volta per un waza ari; l’austriaco Fara, che poi si aggiudicherà la vittoria, spedisce Giuliano ai recuperi; qui ancora una volta il militare s’impone per un waza ari a scapito del tedesco Galandi; nella finale per il bronzo, il britannico Fletcher, che aveva battuto Vincenzo ai quarti di finale, s’impone anche su Giuliano per un waza ari ottenuto su azione di ko chi gari. In entrambi i casi si tratta di un buon inizio di stagione per i due pilastri di questa categoria di peso, che fanno presagire una lotta molto competitiva per la conquista del posto da titolare in questo quadriennio nella categoria dei 100 kg.
La 18enne Alice Bellandi disputa 4 incontri nella categoria al limite dei 70 kg. Al primo turno s’impone sulla coreana You per un waza ari arrivato poco dopo il primo minuto del golden score; al secondo turno Alice supera la spagnola Rodriguez per ippon; la battuta di arresto arriva in semifinale per mano della giapponese Ono, numero 34 al mondo. Nella finale per il bronzo, la britannica Howell impedisce all’italiana di aggiudicarsi la medaglia. Una buona prova per Alice soprattuto se si considera la sua giovanissima età.
Quattro incontri anche per Valeria Ferrari e Linda Politi, entrambe gareggiavano nella categoria al limite dei 78 kg. Valeria parte alla grande, segnando tre waza ari all’ungherese Salanki; ai quarti di finale Valeria si arrende di fronte all’altra ungherese in gara in questa categoria, Joo, che poi chiuderà in terza piazza; ai recuperi, l’atleta veneta supera di ippon la francese Dureau, accedendo così alla finale per il bronzo dove l’assegnazione di tre sanzioni aggiudicano la vittoria alla giapponese Ogata. Linda inizia superando la polacca Pacut; ai quarti di finale anche lei trova la forte giapponese Ogata che la spedisce ai recuperi; qui Linda affronta la connazionale Lucia Tangorre, che subisce tre shido in due minuti; così Linda si conquista l’accesso alla finale per il bronzo dove si arrende di fronte all’ungherese Joo, che aveva fatto fuori anche Valeria ai quarti di finale.
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