Nicola Moraci sui Campionati Europei U23 del 2018: “Ora apertura totale”
Continua la collaborazione tra Italiajudo e il M. Nicola Moraci volta a fornire la chiave di lettura di occhi esperti a valle degli appuntamenti più importanti dello scenario judoistico mondiale. A tal proposito, Italiajudo vi propone quest’oggi l’analisi sui recenti Campionati Europei Under 23 svoltisi a Gyor in Ungheria pochi giorni fa.
Il Maestro Nicola Moraci ha cominciato a collaborare con le nazionali giovanili a fine degli anni 80, seguendo tantissimi campioni come Pino Maddaloni, Roberto Meloni, Paolo Bianchessi e più recentemente Fabio Basile, Odette Giuffrida ed Elios Manzi, tanto per citarne alcuni. Nicola Moraci assieme a Laura Di Toma per ben 12 anni (dal 2005 al 2016) ha condiviso l’onere e l’onore di seguire le nazionali giovanili in seno alla neo costituita CNAG. Moraci e Di Toma furono coadiuvati in un primo periodo da Raffaele Toniolo e successivamente, quando quest’ultimo è diventato D.T. della nazionale maggiore, da Sandro Piccirillo.
Pubblicato
da Nicola Moraci
il 8 Nov 2018
in Roma
Il campionato europeo Under 23 di Gyor, come consuetudine chiude le kermesse di competizioni continentali e mondiali del calendario di judo. L’Italia è stata quasi sempre protagonista nelle precedenti edizioni e così pure quest’anno, i nostri portacolori si sono fatti onore conquistando medaglie importantissime per il significato che queste hanno, in quanto rappresentano la conferma dell’alto livello tecnico raggiunto della scuola italiana di judo. Tre le medaglie vinte dalle nostre ragazze in tre categorie molto competitive come quella dei 52 chilogrammi con Giulia Pierucci e nei 78 chilogrammi con Giorgia Stangherlin entrambe bronzo, mentre Eleonora Geri con un ‘ottima gara si aggiudicava l’oro nei +78.Meno bene i maschi dove il solo Gabriele
Gabriele Sulli – di recente passato nella categoria superiore – conquistava il bronzo nei 73 chilogrammi ai danni di Leonardo Casaglia pure lui protagonista di una brillante gara. Questo campionato europeo si è svolto in nell’Audi Arena di Gyor disertata dal pubblico, il quale – nonostante gli sforzi delle varie organizzazioni – latita nelle nostre competizioni. Bisognerebbe chiedersi perché manchi questo appeal con il pubblico che sia ungherese o italiano. Ritornando al Campionato d’Europa Under 23 dicevamo che questo chiude un anno 2018 sostanzialmente positivo per l’italia del judo. Le medaglie d’oro conquistate ai Mondiali, YOG ed agli Europei nelle fasce giovanili rappresentano un bottino degno di una superpotenza, mentre nella classe senior, dopo la parentesi Matteo Marconcini dello scorso anno, siamo ritornati al solito trend che contraddistingue le prestazioni dei nostri atleti nella massima competizione iridata. La mia opinione è che gli atleti e l’ ambiente federale siano più concentrati sull’appuntamento olimpico. È evidente come i nostri azzurri abbiano ai Giochi Olimpici più chance di avvicinarsi al podio, piuttosto che al Mondiale in quanto molte nazioni schierano dei doppioni e quindi farsi largo in poule con due giapponesi, due coreani, due mongoli, due georgiani, azeri, francesi o brasiliani è molto, ma molto più difficile. Inoltre non essendo i nostri portacolori teste di serie vengono penalizzati nel sorteggio soprattutto nelle categorie maschili. La richiesta che proviene dalla base è di un’apertura totale alle competizioni internazionali; solo permettendo la libera partecipazione alle gare si potrà elevare il livello dei seniores così come è avvenuto per le classi giovanili, apertura della quale in illo tempore sono stato promotore ed artefice. Mi auguro che a queste nuove forze emergenti che hanno collezionato simili prestigiosi risultati negli juniores, venga data la possibilità di competere ai massimi livelli.
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