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nic says:
5 Settembre 2013
AAA CERCASI INGEGNERE MATEMATICO O QUALUNQUE GENIO IN MATEMATICA
LUOGO: MILANO
Ciao ragazzi/e sto cercando qualche buon’anima che mi aiuti a passare l’esame di matematica che ho il 4 ottobre…purtroppo sono una capra, anche se ho provato a studiare un sacco ma senza risultati…cerco il vostro aiuto.
Fatemi sapere se c’è qualcuno che abbia voglia di fare una buona azione
Ciao, se mi scrivi una mail a info@italiajudo.com ti do’ il numero di un professore che fa ripetizioni a Milano, davvero bravo e disponibile.
Io mi sono trovato bene quando ho dovuto preparare analisi II 🙁
e quelli poi che mi vengono a dire che il judo è uno solo… palle ormai chi fa gare internazionali o frega o è fregato
mimmo says:
26 Settembre 2013
SVEGLIAAAAAAAA…….oltre gli atleti vanno condannati anche le singole federazioni che non hanno fatto attenzione….
Jack says:
26 Settembre 2013
Può darsi, gli azeni che conobbi all’alpe adria mi dissero che il loro titolare nei 90 kg cadetti ha 20 anni..male male
BV says:
27 Settembre 2013
Vorrei però sottolineare che la presunta falsificazione dell’anno di nascita dei gemelli Khalmurzaev è un’illazione del blog “100 percent judo”, basata sul fatto che il team russo non li abbia schierati durante il campionato europeo juniores di Sarajevo. Tuttavia, per ora, non ci sono prove concrete ad avvalorare questa tesi. Personalmente credo che potrebbero aver saltato il campionato europeo in vista del più importante campionato del mondo juniores. Ricordiamoci inoltre che i Khalmurzaev vengono tenuti sott’occhio dai DT della nazionale maggiore che li incoraggia a prender parte a tornei senior per rendere meno duro il passaggio tra le due categorie d’età, infatti questo week end disputeranno il grand prix di Almaty. Detto questo, la storia del passaporto falso potrebbe essere anche vera ma, per ora, è prima di fondamento. Tra l’altro lo stesso blog che ha diffuso la notizia l’ha poi parzialmente ritrattata, guardare per credere.
C’è invece un altro judoka che ha innegabilmente falsificato la data di nascita è Magomed Magomedov (uno dei tanti con questo nome, ma NON è il campione europeo u23 in carica come riporta erroneamente il blog “100 percent judo”, quello è un altro judoka con lo stesso nome). Magomedov è stato un judoka juniores russo di altissimo livello negli ultimi anni (per esempio ha vinto a Lione l’anno passato) ma non è mai salito sul podio in occasione di un europeo o un mondiale juniores. Comunque, Magomedov da gennaio 2013 ha cambiato nazionalità (ora combatte per l’Azerbaijan), nome (ora si chiama Shekhmad Magomedov) e anche data di nascita (invece del 1993 ora il suo anno di nascita è il 1990). Ora mi chiedo, com’è possibile che questo judoka sia ancora libero di combattere? possibile che nessuno si sia accorto del cambio di età? é bastato un semplice cambio di nome per passare inosservato?
Jack says:
28 Settembre 2013
Ho fatto una piccola ricerca, allora l’azeno che dici te c’è, però corrisponderebbe a Magomed Magomedov III (vincitore del torneo di Lione 2012).
Confrontando le due foto non c’è nessuna somiglianza, inoltre dei tre M. Magomedov in 2 hanno vinto l’oro ai campionati europei u23 (il ’91 nel 2011 eil ’93 lo scorso anno).
Quest’ultimo in effeti è l’unico che non è mai salito sul podio continentale o mondiale junior, ma è campione europeo u23 in carica, anche se in effetti l’ultima competizione a cui ha partecipato è questa, dopo sembra essersi ritirato.
Qualcosa non torna di quello che hai scritto.
BV says:
28 Settembre 2013
immmagino che tu abbia fatto la tua ricerca su judoinside, purtroppo quei dati non sono attendibili poichè chi ha compilato quel sito ha fatto molta confusione tra i due Magomedov! non sono giusto i risultati attribuiti ai due atleti e anche le foto sono sbagliate! d’altro canto è anche normale, tra i russi di Magomed Magomedov ce ne sono ben tre, uno un po’ più vecchiotto (dell’85 mi pare) che fa i 100 kg, gli altri due Magomed Magomedov fanno tutti e due i 90kg, quello che ha fatto il cambio di passaporto è quello che prima risultava un 93 sotto il nome di Magomed Magomedov e ora risulta un 90 sotto il nome di Shekhmad Magomedov, è lui NON ha vinto il campionato u23! Se hai voglia fai questa ricerca, per distinguere i Magomedov sono utili solo le foto, confronta le foto dei due campioni europei u23 90kg a Tyumen 2011 e Praga 2012 (la finale è sempre con Nhabali Quedjau) quello è il Magomed Magomedv “vero” che è del 91! Invece confronta le foto del campione 90KG del torneo juniores di Lione nel 2012 e la foto del campione della world cup di Tbilisi quest’anno, ti accorgerai anche tu che sono la stessa persona ma hanno due nomi diversi e combattono per due nazionalità diverse!!!!
Lungi da me voler apparire “saputella”, il fatto è che ho questa (strana) passione per il judo russo, mi piace proprio e guardo tutte le loro competizioni. Inoltre parlo un po’ il russo e questo mi aiuta, inoltre Magomed Magomedov e Shekhmad Magomedov li seguo sul facebook russo (si chiama vkontakte) ed è anche quello che mi ha aiutato a scoprire l’inganno. Spero di essere stata chiara, il mio intento non è assolutamente quello di generare una polemica ma di mettere in luce una cosa a dir poco strana.
Jack says:
29 Settembre 2013
In effetti ho controllato proprio lì, e non mi tornava molto.
In effetti guardando le foto il Magomedov è lo stesso in entrambe le foto, ma penso sia solo un errore di confusione di judoinside.. di Magomedov ce ne son davvero tanti.
Purtroppo del podio dei -90 kg di Lione non son riuscito a trovare una foto.
BV says:
29 Settembre 2013
Come ho scritto nel commento sotto, se ti va confronta la foto del podio del torneo juniores di San Pietroburgo dell’aprile 2012, in quell’occasione (Magomed Magomedov è arrivato primo)con la foto della european open di Tbilisi del gennaio 2013,anche in quella gara Magomed Magomedov (sotto il nome di Shakhmad Magomedov) è arrivato primo. Si vede molto bene come sia la stessa persona sotto un nome diverso.
Michele says:
28 Settembre 2013
Formazione da novembre a maggio per diventare l’equivalente del nostro Aspirante allenatore?
Noi invece in mezza giorata…
Ho detto tutto!
BV says:
28 Settembre 2013
Mi sono resa conto che sul sito dell’eju non c’è la foto del podio dei 90 kg di Lione 2012 ma solo alcune azioni di gara, e da lì si capisce poco. Consiglio di confrontare la foto del podio del torneo juniores di San Pietroburgo dell’aprile 2012, in quell’occasione (Magomed Magomedov è arrivato primo)con la foto della european open di Tbilisi del gennaio 2013,anche in quella gara Magomed Magomedov (sotto il nome di Shakhmad Magomedov) è arrivato primo. Si vede molto bene come sia la stessa persona sotto un nome diverso.
il grosso problema che abbiamo in Italia è che il judo è un hobby. Dovremmo cominciare a pensare che se anche fare l’insegnante di judo non ci fa mangiare, lo dobbiamo fare cmq da professionisti. Hai corsi d’agg.to la maggior parte quando ha il tesserino scappa via… e non è corretto nei confronti dei bambini e dei ragazzi a cui insegnano.
Poi è anche vero che i corsi d’aggiornamento sono spesso fatti male e non viene voglia di andarci. C sono regioni che x 4 o 5 anni hanno avuti sempre gli stessi tecnici che facevano sempre lo stesso repertorio o simile. Altri che x risparmiare chiamano un insegnate vicino che però non ha esperienza x insegnare ad altri tecnici. Forse per cominciare sarebbe meglio nn fare corsi obbligatori ma organizzare stage x insegnanti tecnici in tutta Italia e poi ognuno può partecipare a quello che preferisce in base al programma… c sono tante altre proposte ed idee che possono essere portate all’attenzione dei ns vertici, spero solo che le voci che ho sentito siano non vere… e cioè, il corso all.ri ridotto ad una sola settimana!!! Speriamo bene!!!
pietro andreoli says:
28 Settembre 2013
FORSE VOI NON SAPETE CHE ANNI FA, A SEGUITO DELL’INIZIATIVA DELL’ALLORA PRESIDENTE DEL SETTORE JUDO DELLA FEDERAZIONE, AUGUSTO CERACCHINI, PER DIVENTARE ASPIRANTE ISTRUTTORE DI JUDO SI DOVEVA FREQUENTARE L’ACCADEMIA NAZIONALE ITALIANA DI JUDO PER QUATTRO MESI CON QUATTRO ORE DI PRATICA LA MATTINA NELLA PALESTRA REALIZZATA SOTTO GLI SPALTI DEL VELODROMO OLIMPICO DELL’EUR E CINQUE ORE DI LEZIONI TEORICHE IL POMERIGGIO NELLA FORESTERIA DEL VELODROMO STESSO. PER ENTRARE IN ACCADEMIA SI DOVEVA SOSTENERE UN ESAME DI AMMISSIONE E DOPO UN MESE PER RESTARE SI DOVEVA POI SUPERARE UN ESAME DI CONFERMA. ALLA FINE DEL CORSO INFINE SI DOVEVA SOSTENERE UN ESAME FINALE SU TUTTE LE MATERIE STUDIATE E CON LA PRESENTAZIONE DI UNA TESI SU UN ARGOMENTO INERENTE IL JUDO.
Michele says:
28 Settembre 2013
E’ chiaro che uno scenario come quello che era stato prospettato in passato con ben 4 mesi un’accademia, oggigiorno non è più attuabile. Tuttavia, la formazione dei nostri tecnici resta un tema centrale che non può essere tralasciato. Le cose devono cambiare perché è davvero troppo semplice raggiungere qualifiche importanti, e ciò si traduce inevitabilmente in una cattiva immagine e nel contempo in una decrescita del nostro sport.
Le alternative possono essere molte, bisogna sceglierne una e attuarla. Non possiamo rimanere ancora a guardare.
Claudio Zanesco says:
28 Settembre 2013
La formazione è il cardine dell’evoluzione, l’Italia non ha una scuola di judo, perchè non forma gli atleti internazionali che ha, i quali volenterosi si mettono a disposizione e danno agli altri quello che sanno, ma non sanno abbastanza, nessuno che io sappia pratica Kata o Shinken Shobu ( provate a chiedere loro cos’è’) ma la colpa se in parte è dell’individuo, molto è della scuola che lo ha formato
Jack says:
29 Settembre 2013
Khasan in questo week-end ha vinto il grand prix di almaty..mmm
Luca says:
2 Ottobre 2013
Ma Marta è rientrata dall’infortunio? Italiajudo o qualsiasi altro abbia info, mi fate sapere?
E’ la mia preferita: bellissima e bravissima 🙂
Bambi says:
3 Ottobre 2013
Guardero’ la tua gara a Ostia a Coppa Italia, sei il mio 73kg preferito, ti adoro!!!
Mi noterai tra la folla, puoi starne certo!
E’ folle pensare sopratutto in uno sport di situazione come il ns. che un’unica gara sia il criterio di scelta(se Teddy Riner non fa i campionati di Francia per indigestione non fa le gare internazionali????). Congruo sarebbe stabilire una serie di gare e trofei nazionali e internazionali a libera partecipazione atti a fare una ranking per accedere alla Nazionale, considerando le prime 2 o 3 posizioni.Poi liberalizzare dove possibile l’accesso ai tornei di serie A (alla federazione non costa nulla) se non la perdita del CONTROLLO. Purtroppo la ns. federazione rispecchia fedelmente la gestione del Bel Paese,che nelle gravi difficoltà correnti risulta spesso incomprensibile al singolo atleta (o cittadino) che concentrato sui propri obbiettivi si sente spesso non aiutato se non ostacolato dalle Istituzioni. cordialmente Marco Bottinelli
rocky416 says:
3 Ottobre 2013
Se il buongiorno si vede dal mattino ahimè…
C’è un detto napoletano che dice scart frusc e pigl primmer, che in un gioco di carte vuol dire scarti una carta inutile e ne peschi un’altra..
Spero di sbagliarmi…
peppetitania says:
3 Ottobre 2013
Se tale circolare verrà rispettata allora spero che il detto “ogni gara ha la sua storia” viene applicato. Almeno il campione Italiano (forse) avrà la possibilità di essere scelto per fare gare all’estero, ma mi sembra poco credibile la cosa. Troppe volte si fanno scelte in base alla palestra di provenienza o altro. Riguardo il chiudere le porte all’attività internazionale io rimango shockato. Infatti sono solo gli atleti delle forze armate che potranno permettersi tale privilegio, per via del fatto che anche se non prendono fior di migliaia di euro possono permettersi tale esperienza. E per un atleta che non è in un gruppo sportivo che deve fare? E se vale come atleta che fa?? L’unica soluzione sarebbe che costui si cerchi degli sponsor che lo aiutano nel suo piccolo sogno, ma ci sono le aziende che sono disposte a sborsare cifre senza avere un certezza?? Se si arriva a tal punto vuol dire che non si chiama più judo. E visti gli ultimi avvenimenti di corruzione e di false date di nascita non mi stupisco se scoppia uno scandalo nel Judo.
8FJudo says:
3 Ottobre 2013
Bah…
Claudio Zanesco says:
3 Ottobre 2013
e gli altri, ben venga la questione sui tornei internazionali ecc. ecc., ma come ci si arriva ad essere competitivi? che poi sia cosi non è una novità, hai mai visto qualcosa di diverso negli ultimi 25/30 anni?
Bigsmith1963 says:
4 Ottobre 2013
Ma c’è un preciso disegno politico a monte o si tratta dell’ennesimo misunderstanding già sperimentato con la circolare di inizio anno?
Perché le cose sono due, o c’è una precisa volontà di affossare il judo agonistico, lasciandolo ad appannaggio di un ristretto gruppo di atleti, per poi puntare decisamente su kata e master, oppure mancano semplicemente soldi e (soprattutto) idee.
Quello che è certo è che si sta scegliendo una strada che è diametralmente opposta a quanto accade in europa e nel mondo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: una classe senior sempre più scarna e demotivata, Campionati Italiani di livello sempre più basso….medaglie internazionali che arrivano con il lumicino.
Bisogna avere il coraggio di riprendersi questo sport meraviglioso e dargli una dimensione più internazionale. Il cammino tracciato dalla IJF e dalla EUJ è netto e deciso, dobbiamo solo seguirlo.
masterjudo says:
18 Ottobre 2013
puntare sui master ?????
Dubito che sia mai stato nelle idee della FIJLKAM
Zecchimotosan says:
4 Ottobre 2013
Interessante articolo il vostro… ma mi pare che non ci sia nulla da meravigliarsi . Il Judo in Italia è da sempre una cenerentola e lo è sempre stato! troppi interessi di bottega , programmazione pari a zero , regole continuamente cambiate in base al pensiero o alla convenienza del giorno ! . Non credo poi che si voglia spostare tutto sui master e Kata perchè anche questi stanno soffrendo moltissimo (INFATTI SONO DELLE MUCCHE DA MUNGERE ), una timida organizzazione la si vede nella volonta FINALMENTE di mettere in piedi delle squadre come fanno le altre nazioni !! e su questi due settori si parla addirittura DI partecipazioni completamente a spese proprie anche per i convocati ufficiali nella nazionale di Kata alle manifestazioni importanti tipo mondiali ed europei dove altre nazioni si stanno strutturando per sorpassare alla grande l’ Italia ! Un esempio su tutti che fà molto arrabbiare; come si fà ad aumentare le tasse federali per l’ affiliazione ed il tesseramento atleti a palestre gia aperte da un pezzo !!!! cose da restare senza parole !! Una VERGOGNA !!
d'agosto andrea says:
4 Ottobre 2013
Quanto giustamente evidenziato e denunciato nell’articolo in commento mostra la fragilità della nostra FEDERAZIONE; le linee direttive indicate evidenziano una volontà precisa: il movimento non deve crescere, altrimenti, come accaduto in altre federazioni, addio controllo. Il Judo è per sua natura uno sport INDIVIDUALE, chi ha i titoli deve poter partecipare, come ad es. nel tennis, a qualsiasi competezioni nazionale ed internazionale, impedirlo è assurdo, anacronistico e purtroppo, spiace dirlo, fatto in mala fede. Mi spiego meglio, con la liberalizzazione e si intende sempre secondo regole precise (es. medagliati ai campionati italiani di categoria) la federazione perderebbe il controllo sugli atleti, è evidente che nessuno potrebbe impedire all’atleta che ha raggiunto il punteggio necessario di partecipare a qualsiasi manifestazione continentale, mondiale e olimpica, ciò determinerebbe automaticamente l’impossibilità della Federazione e della direzione tecnica di decidere in merito. Quante volte abbiamo letto le liste di atleti convocati di tutte le categorie a competizioni internazionali e ci siamo stupiti di leggere alcuni nomi ad esclusione di altri? Purtroppo quanto denunciato è lo specchio di un paese oramai in costante declino, che produce solo polvere e burocrazia; un giovane atleta che si allena, si sacrifica, che accarezza un sogno con queste ridicole regole già capisce che è tutto inutile, se non ha avuto la fortuna di aver avuto oltre al talento anche i natali in un luogo preciso ed alle spalle gli amici degli amici. Cari Signori della Federazione siete fuori tempo e fuori luogo.
ROSMARY says:
4 Ottobre 2013
Sono completamente d’accordo con quello che scrive Andrea. A me sembra (ma purtroppo ne ho da anni conferma) che siamo in presenza di una federazione che rema contro gli atleti e le società, sopratutto quelle provenienti dalle zone più svantaggiate dell’Italia. A loro non interessa se un atleta fa anni di sacrifici, studia, sta lontano dalla famiglia per mesi….
Dopo anni di sacrifici di atleta, rispettiva palestra e famiglia, a quest’atleta può capitare di essere convocato ai ritiri della nazionale in vista di europei e mondiali e vivere in un continuo assillo dalla mattina alla sera che in qualunque momento potrebbe essere scartato o addirittura sostituito senza nessun motivo apparente(!?). Ma cosa sta rincorrendo? Alla fine diventa deleterio e controproducente. Alla fine quest’atleta arriva anche, forse, a disputare una gara dove si gioca tutto e crolla al primo incontro! Ma si è chiesto qualcuno come mai sta accadendo questo sempre più spesso. Agli ultimi Europei Junior, dopo un mese di ritiro gli atleti hanno conosciuto i nomi della squadra il giorno prima della gara. Vi sembra possibile? (vedi articoli a tale proposito di Italia Judo). Non ho parole e sono molto amareggiata. Il judo scuola di vita!!!
Raffaella says:
7 Ottobre 2013
C’è qualche anima buona disposta ad aiutare un’ignorante come me che vuole aprire un blog ma sa poco e niente a riguardo? Ricompensa: tanti sorrisoni 🙂 🙂 🙂
Ho appena letto l’articolo e voglio ringraziare a nome del maestro Gianni Maddaloni e di tutti i ragazzi della Star Judo Club tutti voi, tutti i tecnici che hanno richiesto e appoggiato la nostra candidatura, tutti coloro che contribuiranno con noi a far si che del judo se ne parli e che ne vengano, attraverso noi, divulgati i sani principi con le sue regole e valori. Lo sport valore aggiunto nella vita, il judo nella formazione sana dei giovani. Grazie.
Ali says:
18 Ottobre 2013
GRANDISSIMI !!!
Ho invitato anche tutti i miei amici di facebook a farlo….se lo meritano!
Mirko says:
21 Ottobre 2013
Qui si dicono delle cose fondamentali: sapremo chi farà quali gare con mesi di anticipo e sapremo con largo anticipo anche le gare che sono aperte alla partecipazione di tutti. Speriamo sia vero, perché io faccio fatica a crederlo! Me lo auguro!
Cristina says:
21 Ottobre 2013
E’ vero che abbiamo fatto tante medaglie sia a roma che in scozia, però c’era davvero poca gente, senza nulla togliere a chi ha ben figurato.
Se fate informazione, dovete dire anche questo… altrimenti stiamo omettendo qualcosa di importante. Non trovate?
mimmo says:
21 Ottobre 2013
….spero che la meritocrazia faccia da sfondo a queste belle parole. ..gli atleti fanno troppi sacrifici per essere presi in giro. Ricordate…MERITROCAZIA…altrimenti il judo finirà. Fare gare in quanto libere e poi decidiamo noi sulla base delle condizioni complessive dell’atleta….questo non mi piace….
William says:
21 Ottobre 2013
Che grande, bentornataaaaaaaaa!
Lia C. says:
21 Ottobre 2013
Ti ho seguita su rai sport, sei troppo forte! Avevo la pelle d’oca e le lacrime agli occhi
Antonio says:
21 Ottobre 2013
Che dire, sei davvero figa Rosalba
Grazie says:
21 Ottobre 2013
Grazie, grazie, grazie, grazie e ancora grazie
Bigsmith1963 says:
21 Ottobre 2013
Ben vengano le aperture e ben venga la liberalizzazione dei tornei, purché con regole chiare e soprattutto stabili nel tempo, perché con la stabilità è possibile una precisa programmazione tecnica ed economica.
Giorgia says:
22 Ottobre 2013
In bocca al lupo Rosalba sei un esempio per tutti!
Miki e Alessia Bologna says:
24 Ottobre 2013
Sono sempre più orgoglioso di avere una foto con te (Rimini)
Luigi Guido says:
25 Ottobre 2013
Bellissimo ed emozionante articolo!!! Complimenti vivissimi a voi e a tutta la squadra che, con le parole di Odette e dei giovani che assistevano in tribuna, ma anche di tutti gli altri non riportati che ho avuto il piacere di sentire, si sono dimostrato ancora una volta TEAM. Anche questa è la nostra forza, e questi ragazzi faranno grandi cose. Grazie a tutti
buonasera, sono interessato a ricevere le foto numero 268-269-270
vi sarei grato se mi indicaste come riceverne una copia.
Cordiali saluti, Marcello Bernarduzzi
Un plauso ai ragazzi ma sicuramente il più sentito va al TEAM di Italia Judo che riesce a dare emozioni a chi non riesce a seguire da vicino le innumerevoli manifestazioni di judo. Sempre precisi e professioni riescono a regalarci le prime emozioni dei ragazzi e a far si che i nostri atleti, almeno per un giorno diventano protagonisti…GRAZIE e continuate così…
Zanesco Claudio says:
3 Novembre 2013
una grande e impegnativa scelta, sarà dura ma se ne esce bene non si ferma più
Lia says:
3 Novembre 2013
Elio sei mitico, muaaasss
Paolo says:
4 Novembre 2013
Chi non si evolve, si estingue.
IL FUTURO E’ QUI,COMINCIA ADESSO!
GRANDE ELIO!!!
Marco Bottinelli says:
5 Novembre 2013
VAI ELIO, SOLO CON I TUOI ZORI COME UN SAMURAI CHE CAMMINA VERSO LA BATTAGLIA, E’ IN DUBBIO CHE TU SIA DIVERSO DAGLI ALTRI ATLETI E QUESTA SCELTA ATIPICA LO DIMOSTRA ANCORA .
BUONA FORTUNA
Mirko says:
6 Novembre 2013
Alla ragazza bionda che al trofeo sankaku era vicino lo stand di Italiajudo, non ci crederai ma di solito non son così sfacciato. Quando hai rifiutato il mio invito per un caffè me ne sono andato come se non me ne fosse fregato niente, ma in realtà mi è dispiaciuto molto.
Quel gesto, fatto così davanti a quei pochi presenti con cui eri ha richiesto molto coraggio da parte mia, almeno apprezza questo
Ad ogni modo non demordo. Ci vediamo la prossima volta 🙂
“E’ infatti di questa mattina la comunicazione federale ….” cita il pezzo. Comunicazione Federale? Vogliamo dare un nome agli autori? Sarebbe utile sempre sapere CHI ha voluto certe cose. Ricordo lo scompiglio della circolare del periodo natalizio dello scorso anno che sembrava non avere ne padre e ne madre. Poi qualcuno si è svegliato ed ha fatto cambiare buona parte di quanto dichiarato. Sarebbe carino ricordare che in queste occasioni i nomi ed i meriti dicendo i signori Tizio Caio e Sempronio da soli od assieme ad altri hanno stabilito che…. Così giusto per ricordarlo
Diego Morelli says:
9 Novembre 2013
…………….e gli altri che hanno vinto le altre tappe del trofeo italia????? Tipo LUGO, L’AQUILA SANKAKU????? E allora quelli che saranno a Bellizzi????? A questo punto l’ultima tappa del torneo salernitano non conta una “cippa”?Visto che si terrà dopo le qualificazioni. E non mi si venga a dire che c’era il PAF 2013 al 31 marzo quando lo stop era stato dato il 7 gennaio!!!!!E quando comunque un Programma di attività federale mi si deve presentare ad ottobre\novembre e non ad anno in corso.
editore@italiajudo says:
9 Novembre 2013
Caro Vittorio…ci fossero gli “autori”! Questa è la comunicazione inviata per e-mail, e come vedi non è firmata….”Con la presente comunichiamo ai Comitati Regionali -con preghiera di divulgare l’informazione alle Società Sportive Interessate- che, in occasione del prossimo Campionato Italiano Esordienti “B” di Judo, saranno ammessi in soprannumero alla Finale Nazionale gli Atleti primi classificati delle categorie maschili e femminili del Trofeo Internazionale Città di Taranto e del Trofeo Internazionale Vittorio Veneto.Cordiali saluti.FIJLKAM – Area Sportiva Settore Judo”
E’ noto d’altronde che come avvenne lo scorso dicembre i signori Tizio, Caio e Sempronio -come tu li chiami- non si palesino taqnto facilmente—se non altro perché
8FJudo says:
9 Novembre 2013
ma quindi gli esordienti al secondo anno potranno partecipare alle gare EJU cadetti in quanto “del 15esimo anno” ? Per me comunque il metodo di qualificazione migliore rimane quello della Ranking list basata su un tot di gare e in cui ogni atleta viene valutato per i suoi due migliori risultati. Invece che dare la possibiltà di qualificarsi con una gara sola..
Gianluca Valeriani says:
9 Novembre 2013
Il metodo deve essere misto. Per esempio i primi 8 del ranking e poi 1 su 4 alle qualifiche. Ovviamente punti fatti in categoria perché questa è un’età dove i valori espressi a gennaio non sono quelli di novembre
programmare con queste sicurezze ……….è molto difficile
Ali says:
10 Novembre 2013
Ciao,
ma se si volesse contattare uno degli atleti nella lista come si fà?
Grazie!
amministratore says:
10 Novembre 2013
Ciao Ali,
se un club volesse contattare l’atleta dovrà scriverci a info@italiajudo.com e provvederemo a mettere in contatto team e atleta.
Ci sembra la soluzione migliore, onde evitare di riportare le mail e i numeri di telefono di tutti i candidati.
Restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Saint Exupery : abbattuto
il piccolo Principe ; chiedere a Stefanel…..
Sinergy Lodi says:
11 Novembre 2013
Ciao,
vi conviene evidenziare che se un atleta ha partecipato alle qualificazioni con un club non potrà partecipare alle finali con un altro anche se il club delle qualificazioni non si è qualificato.
All’art. 26 comma 8 dello Statuto Federale:
b) I prestiti italiani devono essere tesserati per Società Sportive che non partecipano alla fase finale del Campionato Italiano a Squadre maschile
non v’è menzione ai club non qualificati. Ci sono novità?
amministratore says:
11 Novembre 2013
Corretto, nulla da aggiungere.
Grazie,
Ij Team
amministratore says:
11 Novembre 2013
Non è così, se il club ha preso parte alle qualifiche ma non si è qualificato, i rispettivi atleti possono essere prestati per la fase finale ad un altro club. L’importante è che il club dell’atleta che viene prestato non partecipi al Campionati Italiano di Lignano.
Grazie,
Ij Team
Bigsmith1963 says:
12 Novembre 2013
Dopo le prime proteste sta seguendo un silenzio assordante…
Vi inviamo di seguito un appello nostro e di altre società del Veneto inviato al consiglio di settore qualche settimana fa. Tutti i punti che abbiamo evidenziato sono perfettamente in linea con quanto da voi indicato.
18/10/2013
Alla C.A. Consiglio di Settore Judo
Alla C.A. Responsabile Attività Nazionale
OGGETTO: CONSIDERAZIONI sul prossimo programma attività federale 2014
In considerazione di quanto avvenuto lo scorso anno, quando a dicembre è stato reso noto il nuovo regolamento con sostanziali modifiche delle norme su cui verte l’attività nazionale, con la presente desideriamo sottolineare alcuni aspetti prima che il regolamento 2014 venga divulgato, con la speranza che alcune regole, già applicate a livello mondiale, non vengano recepite per l’attività nazionale svolta in Italia.
1- Recupero dai quarti.
In particolare, chiediamo che non venga recepita la modifica relativa ai ripescaggi dai quarti, che già a livello mondiale sta provocando danni incommensurabili, in quanto come vediamo ormai troppo spesso, la sola ranking list non è sufficiente a garantire che i migliori atleti siano in poule differenti, e di conseguenza la classifica finale non rispecchia l’effettivo valore degli atleti. Avendo già visto di persona quanto male funzioni il sistema in campo internazionale, possiamo tranquillamente affermare che tale sistema non premi assolutamente i migliori, ma la gara diventa pura fortuna nel trovarsi in punto o in un altro del tabellone.
Si pensi che danno potrebbe causare l’applicazione di tale sistema alle nostre competizioni nazionali, soprattutto a livello giovanile, dove le competizioni devono rappresentare non solo un test per identificare i migliori, ma hanno anche l’importantissimo compito di gratificare il maggior numero possibile di partecipanti, creando così un bacino di utenza il più ampio possibile. Gli atleti e i tecnici provenienti da tutta Italia investono tempo e denaro per partecipare alle competizioni, e non ha senso che un atleta dopo un incontro possa già essere escluso dalla gara senza poter sperare nel recupero.
A partire dagli Esordienti A che si affacciano per la prima volta all’agonismo, infatti, la fortuna/sfortuna del sorteggio giocherebbe un ruolo fondamentale, creando in giovani atleti e genitori un’idea altamente diseducativa del nostro sport, dove verrebbero ad essere premiati solo i più fortunati in base al sorteggio, e non certo i più meritevoli. Inoltre la norma sarebbe assolutamente assurda anche a livello giovanile, dove esordienti B, cadetti
e juniores cambiando categoria di peso o classe verrebbero a ritrovarsi privi dei punti guadagnati con la ranking list, e quindi totalmente in balia della dea bendata.
In questi tempi di abbandono giovanile dello sport è necessario agire sulla base, che dev’essere il più ampia possibile, ed agire per limitare con tutte le nostre forze l’abbandono, che come evidenzia il CONI è una delle maggiori piaghe di tutti gli sport. L’attuale sistema di doppio recupero è talvolta lungo, ma è l’unico che garantisce che vengano premiati gli atleti migliori.
2- Qualificazioni di diritto.
Nell’ottica sovra descritta riterremmo molto utile anche ripristinare il fatto che vengano premiati gli atleti che raggiungono risultati nazionali di rilievo:
– qualificazione di diritto per i primi e secondi classificati al Trofeo Italia o al Gran Prix Cadetti, anche se cambiano classe (tornando a dare un valore a questi circuiti, che ultimamente stanno perdendo completamente di significato)
– qualificazione di diritto ai primi quattro classificati ai Campionati Italiani, anche se cambiano classe tutti aspetti che non danneggiano certo nessuno, e che danno un minimo di gratifica a quegli atleti che con fatica e costanza sono riusciti ad ottenere suddetti risultati.
3– Criteri di qualificazione alle finali nazionali.
Il sistema attuale è valido, garantisce una scrematura e premia gli atleti che partecipano alla finale. Proprio considerando le classi più giovani (Esordienti) o quelle a maggior rischio abbandono (Juniores), per i ragazzi spesso già partecipare alla finale è un traguardo. Non dimentichiamoci anche dell’importanza dei Seniores, che sono pochi, e che sono importantissimi veicoli nel trasmettere la loro esperienza ai giovani.
E’ pur vero che lo scopo delle finali nazionali è quello di identificare gli atleti migliori, e su questo non c’è dubbio, ma anche chi non è un’eccellenza partecipando alle finali crea una base, e l’entusiasmo e la passione dei tanti permette anche ai migliori di allenarsi e di essere stimolati. Con una visione di lungo periodo, puntare solo alle eccellenze minerebbe la base, che, ribadiamo, dev’essere invece il più ampia possibile.
Potrebbe invece essere valido un sistema di qualificazione misto, dove ad esempio i migliori 10 della ranking list sono qualificati di diritto (o meno, per categorie poco numerose), e gli altri si qualificano con il sistema attuale.
4- Tecnici.
Ribadiamo nuovamente che sarebbe auspicabile che ci fossero incontri a livello nazionale fra arbitri, tecnici ed addetti ai lavori, e con immediate comunicazioni da parte della Federazione quando vengono adottate modifiche arbitrali (spesso per modifiche minori gli arbitri stabiliscono nuove linee, ma i tecnici non ne vengono informati).
5- Disposizione tabelloni di gara.
Come già più volte segnalato ai preposti a livello nazionale, chiediamo che i tabelloni di gara che illustrano punteggi e tempi di combattimento siano disposti in modo tale da consentire ai tecnici e conseguentemente al pubblico di seguire l’incontro nel modo più consono. L’attuale disposizione dei tabelloni preclude ai tecnici di verificare tempo e punteggi, e impedisce al pubblico di capire qual è lo stato dell’incontro, visto che i punteggi non sono visibili. Nell’ottica di una maggiore fruibilità e diffusione del nostro sport, riteniamo fondamentale che i punteggi siano visibili.
Confidenti che le nostre osservazioni saranno da voi analizzate e recepite nel prossimo regolamento federale 2014, attendiamo cortese riscontro
Manuela e Michele Pasini AS Judo Mestre 2001
8FJudo says:
13 Novembre 2013
non è che si potrebbe pubblicare tutti i qualificati esordienti ai campionati italiani? sarebbe ottimo
Tecnicamente potrebbe anche starci, se lo avessero detto chiaramente subito a Febbraio/ marzo , il dubbio è che non sia stato fatto per lasciare l’illusione che anche gli altri tornei fossero determinanti e quindi avere iscritti ecc. ecc. perchè altrimenti potevano perdere di valore,
silvio says:
14 Novembre 2013
approfitto dell’occasione per evidenziare un punto sul quale a mio parere non si è discusso abbastanza ( o forse niente ): la questione dei recuperi.
dal 2014 praticamente sparisce il doppio recupero, per altro già tolto a certi livelli.
ma le classi gioavnili, esordienti e direi anche cadetti, non lo si poteva lasciare ?
già sono state introdotti diversi cambiamenti tecnici, sui quali il tempo dirà se sono giusti o no, ma passare al recupero semplice è, a mio avviso, fortemente disincentivante verso la partecipazione alle gare, che poi sono l’anima dell’agonismo.
Con quale spirito un giovane, con famiglia ecc,affronta centinaia di km, col rischio di tornarsene subito a casa ?
staremo a vedere…
saluti a tutti
Maorisankaku says:
15 Novembre 2013
Nonostante il judo sia lo sport piu’ completo, si sta facendo di tutto per distruggerlo. In Italia facciamo di tutto per far scappare i giovani,i cervelli, le aziende e le regole che vengono “inventante” e imposte nel judo non fanno altro che far scazzare i nostri ragazzi che dopo aver fatto mille sacrifici ( scuola,allenamenti,dieta ecc.) si vedono penalizzati da regole assurde, arbitri incompetenti, organizzazioni incompetenti. Continuate cosi’ come il nostro governo, quando non avremo piu’ produzione, piu’ impiego, piu’ turismo, piu’ societa’ sportive, piu’ niente, non lamentatevi. Il fallimento del nostro paese e’ alle porte, e pensare che avevamo tutto!!
marta says:
3 Dicembre 2013
Assolutamente d’accordo.
Invece di migliorare l’essere umano italiano ha la particolarità di peggiorare tutto quello che tocca.
Giada Chioso says:
17 Novembre 2013
Ma le società qualificate alla finale del Campionato Italiano a Squadre sanno dell’esistenza di questa iniziativa?
amministratore says:
19 Novembre 2013
Ciao Giada,
purtroppo non possiamo contattare i club uno ad uno. Ma considerati i nostri 35.000 visitatori diversi al mese, direi che il 90% del club è al corrente.
Spett. sig. ENNEBI, sembra che Lei mi abbia letto nel pensiero o, forse si sia ricordato del mio intervento nell’ultima assemblea nazionale, dove il sottoscritto ha cercato di portare all’evidenza del mondo federale un’anomalia, ovvero quella che un terzo della federazione dirige gli altri 3 terzi, un intervento che sul posto aveva ricevuto i complimenti di molti addetti ai lavori, lo stesso Presidente Pellicone aveva risposto ufficialmente che ” cosa vuole Zanesco che in quattro anni non riesca a fare un punto con un esordiente?” , più o meno le parole erano state queste, ecco l’arcano, per la conservazione di un sistema di democrazia cosi esclusivo. Aggravato dal fatto che alcune gare sono inutili ” Coppa Italia” fa si che il risultato sia questo, non si cresce perchè non si vuole punto e basta e la colpa è solo dei diretti interessati. Dimenticavo il sottoscritto e Croceri erano soli a chiedere questa cosa, e l’invito al nuovo consiglio direttivo nazionale relativo ad affrontare questa situazione è rimasto un appello nel vuoto, Buona fortuna
Zanesco Claudio
amministratore says:
26 Novembre 2013
Gentile Sig. Zanesco,
purtroppo l’anno scorso non ero presente all’assemblea della federazione, per cui non ho potuto ascoltare il suo intervento, né tantomeno la risposta “ufficiale” del presidente. Ne consegue che non mi sono limitato a copiare un suo concetto, piuttosto l’ho letta nel pensiero, come ha lei stesso sospettato 🙂
Battute a parte, credo che la mia e la sua tesi (e quella di Croceri) si sovrappongano in parte, per poi divergere nella sostanza, mi spiego meglio: direi che c’è un insieme intersezione tra il suo e il mio insieme. Tuttavia, ognuno di esso, gode di autonomia propria.
Ciò che ci tenevo a sottolineare nell’articolo è che a mio parere il diritto di voto va dato ad ogni club affiliato alla federazione, ma nello stesso tempo ritengo sia giusto premiare quelle associazioni che fanno attività sportiva agonistica (bene e seriamente).
A mio parere, legare il diritto di voto esclusivamente all’attività sportiva agonistica può portare ad esasperazioni e ad anomalie che impediscono l’innovazione e il miglioramento di tutto il movimento, si veda per esempio quanto riportato sopra per le qualificazioni.
Per quanto riguarda la coppa Italia, devo dissentire: è una gara che non porta punti, è vero, ma cela un significato importantissimo: è la gara di chi il judo lo fa per passione (non per professione) e lo fa mentre porta avanti gli studi oppure da lavoratore. In alcuni casi sussistono entrambe le cose.
Il portare punti o meno – a mio parere -non ha nessuna relazione con l’importanza della gara. Proprio per questo nel mio articolo invito tutti ad un cambio di prospettiva. Siamo tutti noi a dover dare importanza alla coppa Italia, al di là del punticino, e devo dire che quest’anno si è fatto un passo avanti con una organizzazione che ha dato la giusta importanza all’evento.
A cambiAre, o meglio, a migliorarci, dobbiamo essere disposti tutti, non dobbiamo aspettAre che chi decide prenda le decisioni giuste, o quelle che vorremmo attuare noi. Bisogna essere propositivi ed ottimisti, sempre secondo il mio modesto parere.
Ne approfitto per ringraziarla pubblicamente per i suoi interventi su questo blog, sempre presenti: l’interazione e lo scambio di pensieri è uno dei motivo principali per cui è nata Italiajudo ed è alla base di ogni forma di democrazia.
Grazie,
Ennebi
carmine says:
27 Novembre 2013
Spett.le sig.Ennebi
trovo molto strano il suo articolo..specialmente dopo la sua visita a Montebelluna. Si sa che ci sono regioni, che hanno più interesse di altre ad accorpamenti per le qualificazioni. E sono, guarda caso, le regioni che hanno maggior interesse a portare alle fasi finali il maggior numero di atleti, che in una fase a qualificazione regionale, vedrebbe parecchi suoi atleti non qualificati. Altro che punticini..Qualche anno fa, questo sistema di accorpamento di regioni, se non sbaglio, è stato recepito da ben poche regioni. (Una di queste fu il veneto/friuli/trentino. Dopo l’immediata uscita del trentino, è stata l’ultima a tornare indietro rispetto al resto d’Italia) E solo da chi aveva dietro un grosso movimento alle spalle..Strano che sia venuto a fare queste considerazioni alle qualifiche in Veneto..
Scusate, mi riprometto di non parlarne più dopo questa mia, anche per non essere noioso e ripetitivo, vero la Coppa Italia e il vero campionato italiano per non professionisti, allora meglio chiamarlo campionato Italiano, rimettendo in moto l’assoluto per tutti; per quanto riguarda la democrazia interna, vero nocciolo della questione, ribadisco che non è possibile che circa un terzo delle società affiliate possano esprimersi democraticamente con il voto e gli altri tre terzi NO, come di l’editorialista, tutti devono poter dare il proprio contributo, magari chi si impegna di più nell’agonistica qualcosa di più potrebbe aver diritto di dire, ma per la Fed, è meglio una società con 25/30 affiliati di livello nazionale o 200 tesserati che pagano la quota?, non saprei dire, di sicuro 200 affiliati non agonisti alle tariffe attuali sono bei soldini, è inevitabile che se votano tutti, jujitsu aikido, sumo compresi la geografia del potere potrebbe cambiare e qui… fate voi
amministratore says:
27 Novembre 2013
Gentile sig. Carmine,
non sono venuto in Veneto con chissà quali intenzioni ‘malvagie’. Come ho già scritto nell’articolo, sono andato a Montebelluna per vedere dal vivo uno strumento eccezionale: kannon. Poi, avendo notato altre cose e ritenendole particolarmente importanti, ne ho parlato. Tuttavia, il ragionamento che ho fatto nell’articolo riguarda tutta Italia e non solo il veneto. Mi pare chiaro!
Carmine says:
27 Novembre 2013
Spett.le sig.Ennebi
capisco che non sia venuto in Veneto con intenzioni malvage, però citando quello che ha detto nell’articolo “…Quest’accorpamento oltre ad avere indubbi vantaggi economici, che di questi tempi non si possono in alcun modo ignorare…” mi sarei aspettato che di questo accorpamento non si parlasse solo in termini di punticini ma anche allora di un accorpamento dei comitati regionali..! Ne sparirebbero ben due con relative poltrone. E allora adesso mi dica se è solo una questione di punticini?
Rispondendo al sig.Zannesco credo che chi si impegna nell’agonismo spendendo soprattutto tempo e anche denaro, dico che sicuramente ha più voce in capitolo(o dovrebbe averlo) di chi beatamente se ne sta ai margini e pretende di decidere su tematiche ed aspetti che non hanno nessuna ricaduta sulla propria attività amatoriale.
Saluti
Carmine
amministratore says:
27 Novembre 2013
Sospetto seriamente di essere stato frainteso. Forse non è chiaro che L’accorpamento fatto in occasione delle qualifiche di coppa Italia è stato visto (perlomeno dal sottoscritto) in una chiave molto positiva. Al contrario, il fatto di non aver perseverato in tale accorpamento mi ha fatto capire che il punticino vale prima di ogni altra cosa. E poi ho detto che il punticino è uno strumento importante perché consente di dire la propria, peccato che spesso viene utilizzato come merce di scambio. In queste affermazioni non c’entra nulla il comitato regionale del veneto in sè. Le sue ulteriori riflessioni sull’accorpamento dei comitati possono essere condivisibili…. Ma mi permetta di aggiungere che non ho alcuna pretesa di risolvere la discussione con il mio pensiero e basta. La possibilità di commentare (meglio se con nome e cognome reali) è stata proprio attivata perché tutti potessero contribuire alla discussione.
Grazie,
Ennebi
Marco Bottinelli says:
29 Novembre 2013
Auguri al dott. Pellicone in primo luogo per la sua salute.
A Noi constatare che in questi 2 o 3 giorni abbiamo assistito alla caduta degli Dei. Cariche quasi a vita, carriere di lunghezza innaturali in un sistema democratico (e anche la federazione lo dovrebbe essere)arrestarsi senza preavviso, senza lo scricchiolio che precede i crolli. E’ forse il nuovo che avanza?? speriamo avanzi,lavori e dopo un po’ lascio spazio ad altro nuovo in un naturale e continuo avvicendamento che l’ITALIA raramente conosce.
Erminia Zonno says:
2 Dicembre 2013
Purtroppo, in questi 2 o 3 giorni, a me è toccato constatare quanto grande sia “la miseria umana”.Quanto sia facile per i “deboli” sentirsi “forti e democratici” solo quando ci si illude che il sistema “crolli”.
Le domande che, in questi 2 o 3 giorni , mi sono posta sono:
dove erano questi “democratici innovatori” negli ultimi quadrienni, visto che l’esito elettorale è stato sempre unanime e totalitario?
dove erano i sostenitori del Maestro Crocieri lasciato solo ad “immolarsi per la causa democratica?
Secondo il mio modesto parere,in questo momento, oltre che ha cercare fantomatici candidati, bisognerebbe prima fare una accurata ricerca per individuare “UOMINI” che abbiano la “RARA” capacità di capire quando sia il momento di un doveroso e rispettoso SILENZIO.
ERMINIA
Zanesco Claudio says:
29 Novembre 2013
Ricordare Pellicone e ricordare quello che sono stato nella Federazione è un tutt’uno, dai miei primi passi come consigliere regionale, organizzatore di gare, delegato provinciale, ecc. ecc. fino a quell’ultimo intervento in assemblea nazionale di un anno fa e alla sua chiamata successiva per chiedere un tentativo di dialogo con Croceri con cui se ne erano dette di tutto un pò poco prima, lo definirei uno zio, deciso, severo, ma conciliante con chi gli diceva le cose come le pensava, certamente un grande dirigente sportivo, un augurio a Lui per i problemi personali che lo affliggono.
Zanesco Claudio says:
29 Novembre 2013
E ora spetta ai judoKA, ai lottatori, ai karateKA, ai jujutsuKA, ai sumoKA, agli aikidoKA della Federazione decidere se rieleggere un nuovo Presidente con questo sistema, dove come ribadito più volte un terzo delle società decide per tutti o chiedere una maggiore democrazia elettiva
Fabio says:
30 Novembre 2013
Alcuni aggiustamenti sono interessanti, altri troppo cervellotici. Si lascia troppa libertà interpretativa a mio parere.
Ma la cosa che mi lascia veramente interdetto è la riduzione del tempo di combattimento per le classi femminili, ma cosa significa? La federazione internazionale ci sta dicendo che la tanto sbandierata parità dei sessi in realtà non esiste.
Carlo Grava says:
30 Novembre 2013
Democrazia! E’ una parola che circola dal 1947, in maniera più insistente,in uno dei Paesi meno democratici d’ Europa perché legato da secoli alle regole del vassallaggio. Regole che non riguardano solo la politica, ma tutte le attività sociali della Nazione Italia. Questa premessa è per dire che ci vorrà molto coraggio per poter diventare un Paese, primo passo indispensabile, quindi il secondo sarà quello di saper decidere le regole con cui giocare e avere il dovere di rispettarle come avviene in un principio democratico e sociale evoluto di un Paese come dovrebbe essere l’ Italia. Immagino che già a Roma oggi ci saranno tentativi di inciuci, e accordi per mantenere le situazioni dei vassalli che cercheranno di convincere i valvassori e valvassini di quanto sarà meglio eleggere un governante X che……Intanto i contadini e servi della gleba che creano realmente il fondo cassa potranno sperare in un mondo che li faccia pagare meglio e vivere meglio !!! Se invece si riuscirà a distaccarsi dal sistema medievale e si cercherà di individuare realmente un’ organizzazione professionale seria organizzata e dinamica, che abbia come obiettivo principale l’ aumento di praticanti che in questo modo possano determinare un maggior peso sociale e volendo politico, forse potremo dimostrare che gli sport minori possono determinare, come fece un certo Davide con Golia, un miglioramento di un Paese come l’ Italia palesemente alla deriva.
alfio says:
30 Novembre 2013
TANTISSIMI AUGURI PRESIDENTE
silvio says:
30 Novembre 2013
il cammino verso una piena democrazia e sopratutto per un judo veramente partecipato e guidato da persone effettivamente competenti(qualcosa si sta muovendo), a tutti i livelli, soprattutto quelli di base, è ancora molto lungo…
aldo says:
30 Novembre 2013
viva il judo
Loretta says:
30 Novembre 2013
il link ai tabelloni 55 kg apre il tabellone 50 Kg!!!!!!
Please, sostituitelo!
POCHE PAROLE AD UN GRANDE PRESIDENTE. TANTISSIMI AUGURI PRESIDENTE LUIGI GAROFALO DA SALERNO
Zanesco Claudio says:
30 Novembre 2013
Dallo statuto delle federazione di Ginnastica, il diritto al voto si matura già nell’attività regionale, con le opportune modifiche questo basterebbe a stravolgere tutto nell’attuale FIJLKAm, e si parla della FederGinnastica non della luna
Art. 11 – Assemblea Nazionale
1. L’Assemblea Nazionale è il massimo organo della F.G.I., ed è
composta dagli aventi diritto a voto. Come tale esamina e
delibera su tutte le attività relative alla vita federale indicando, ove
necessario, i mezzi e gli strumenti, anche normativi, per il
raggiungimento dei fini statutari.
2. Partecipano all’Assemblea senza diritto di voto:
a) i Presidenti onorari della F.G.I.;
b) il Presidente della F.G.I.;
c) i componenti del C.D.F.;
d) i componenti del Collegio dei revisori dei conti;
e) componenti degli organi di giustizia;
f) i tesserati che ricoprono cariche elettive negli organismi
internazionali ai quali la F.G.I. risulta affiliata;
g) i Presidenti dei Comitati regionali e provinciali, partecipanti
nella loro specifica funzione, ed i Delegati regionali;
h) i rappresentanti delle A.S. affiliate che non hanno maturato il
diritto di voto.
3. Partecipa all’Assemblea con diritto di voto, nella quantità riportata
dalla tabella, la A.S. che al momento dello svolgimento sia
affiliata da almeno dodici mesi e che abbia svolto attività sportiva
ginnastica stabilita dai programmi federali e/o attività agonistica
stabilita nel calendario federale in una o più discipline sportive di
cui all’art. 1,comma 4 ed a condizione che alla data di
convocazione dell’Assemblea partecipi all’attività sportiva ufficiale
della FGI.
Alla A.S. che ha svolto, con carattere continuativo, effettiva attività
sportiva ginnastica stabilita dai programmi federali è riconosciuto
il voto di base (1° livello della tabella).
Alla A.S. che ha svolto, in una o più discipline sportive, attività
agonistica stabilita nel calendario federale, approvato con
deliberazione del C.D.F. ed emanato prima dell’inizio di ogni anno
sportivo, sono attribuiti i voti plurimi ( 2° e 3° livello della tabella). FEDERAZIONE GINNASTICA D’ITALIA
10
1° livello Voto di base
Voti 1 Attività sportiva Prevista nei programmi federali
Discipline
sportive
ARTISTICA
MASCHILE
ARTISTICA
FEMMINILE
RITMICA GINNASTICA
PER TUTTI
AEROBICA TRAMPOLINO
2° livello voti plurimi
Voti 1 Regionale Regionale Regionale Regionale Regionale Regionale
Voti 2 Interregionale e
Nazionale
Interregionale e
Nazionale
Interregionale e
Nazionale
Interregionale,
Nazionale e
Internazionale
Interregionale e
Nazionale
Interregionale e
Nazionale
3° livello voti plurimi
Voti 4 Interregionale Interregionale Interregionale Assoluti ed
Internazionale
Assoluti ed
Internazionale
Voti 6 Nazionale
Internazionale
Universiadi
Giochi del
Mediterraneo
Campionati
Europei Junior
Nazionale
Internazionale
Universiadi
Giochi del
Mediterraneo
Campionati
Europei Junior
Nazionale
Internazionale
Universiadi
Campionati
Europei Junior
Coppa del Mondo
Camp.
Mondiali
Campionati Europei
Junior e Senior
Coppa del Mondo
Camp. Mondiali
Camp. Europei
Junior e Senior
Voti 8 Coppa del Mondo
Camp. Mondiali
Camp. Europei
Senior
Coppa del Mondo
Camp. Mondiali
Camp. Europei
Senior
Coppa del
Mondo
Camp. Mondiali
Camp .Europei
Senior
Voti 9
Giochi Olimpici Giochi Olimpici Giochi Olimpici Giochi Olimpici
Il voto di base ed i voti plurimi sono cumulabili. Non sono
cumulabili i voti acquisiti in una stessa disciplina ed alla A.S.
spettano i voti del maggior livello raggiunto. I voti acquisiti in
diverse discipline sono cumulabili, purché conseguiti con atleti
diversi. Sono cumulabili i voti conseguiti nelle gare di squadra con
atleti della stessa A.S. che abbiano gareggiato in altre discipline.
Nel caso in cui una A.S. svolga esclusivamente attività agonistica
di 2° e/o 3° livello, dei voti plurimi assegnati un voto viene
considerato quale voto di base.
Ai fini dell’assegnazione dei voti va considerata l’attività sportiva
ed agonistica dell’ultimo anno solare precedente l’Assemblea.
4. I voti acquisiti dall’atleta concesso in prestito nelle gare di squadra
sono attribuiti alla A.S. che lo ha in prestito.
Per tutta la rimanente attività agonistica i voti sono attribuiti alla
società di appartenenza.
5. Contro l’errata o omessa attribuzione dei voti è ammesso ricorso al
C.D.F. entro cinque giorni dalla pubblicazione dell’elenco degli
aventi diritto di voto. Il C.D.F. decide in via definitiva ed
inoppugnabile.
6. L’Assemblea Nazionale è composta dai legali rappresentanti
delle A.S. aventi diritto di voto, o dai loro delegati purché dirigenti
in carica.
Ogni Presidente di società, o il suo delegato, può rappresentare
oltre la propria, tramite delega anche un’altra società,
appartenente alla medesima regione, se all’Assemblea hanno
diritto di partecipare fino a 100 società votanti, due società fino a
200 società votanti, tre società fino a 500 società votanti quattro
società fino a 1000 società votanti e cinque società oltre le 1000
società votanti.
Le deleghe devono essere conferite per iscritto e contenere il
Giuseppe says:
30 Novembre 2013
Mi sembra tutto molto buono… mi la perplesso come fare ad assegnare shidi senza dare il matte. Nn si capirà un tubo e soprattutto l atleta potrebbe nn accorgersi di aver subito shido e perché. E poi se ad es da una presa incrociata l arbitro assegna shido semza interrompere gli atleti. E da lu nasce un aziobe valutabile. Boh! Sarebbe bello una raking degli arbitri anche in talua e pubblica. Così ognuno puo sapere com è stata valutato ad ogni gara e capire perché è stato convicato un altro.
Dei grandi personaggi molti ne dicono bene, altri, sempre molti, ne dicono male… Dottor Pellicone, lei è stato il nostri Presidente per tanti anni (molti dicono per troppi), non sta a me discutere su questo, ma lei ci ha rappresentato, ci ha coeso e spinto in avanti, ci ha fatto sentire di essere “una forza”. Ora è il momento di cercare di dare a lei quello che lei ci ha dato: presenza assidua, rispetto delle regole… E’ il momento di esserle vicino, di farle sentira il calore della sua Federazione. Sono sicuro che tutti, come me, in questo momento stanno facendo questo. Con infinita stima…ASD I Samurai KGR Grosseto.
Dario Busacca says:
1 Dicembre 2013
A che ora inizia la categoria femminile?
Lalla says:
1 Dicembre 2013
Complimenti a tutte!!
nanda says:
2 Dicembre 2013
bravissime
Luigi says:
3 Dicembre 2013
Un caloroso augurio ad un grande Presidente da tutto il Ju Jitsu siciliano….
Complimenti a questo nostro ennesimo campione per le soddisfazioni che sta ricevendo. Peccato che ancora una volta ……arrivino dall’estero! Cos’è che rende questo paese così’ refrattario nel riconoscere i meriti dei nostri atleti ? E’ mai possibile che anche nello sport si ripeta il triste esodo verso l’estero dei nostri migliori talenti? Cosa rende difficile se non impossibile la valutazione meritocratica di ciò’ che nello sport e’ più’ che evidente visto che non si vince con le raccomandazioni ? Perché’ si continuano ad illudere atleti, famiglie, Società’ Sportive ed insegnanti sul grande futuro dei talenti che amano questo meraviglioso sport, quando vediamo che i nostri campioni ottengono riconoscimenti solo all’estero?
Marco Bottinelli says:
5 Dicembre 2013
Sicuramente il momento é CRUCIALE il rinnovamento già espresso nella nuova dirigenza tecnica (Toniolo, Maddaloni,e i tanti nuovi collaboratori Tecnici) ora ha l’opportunità quasi inaspettata di espandersi nella componente Dirigenziale,rinnovandola ma sopratutto RINGIOVANENDOLA,perché a mio giudizio questo é il punto cruciale, non abbiamo più bisogno di PACATA SAGGEZZA ma di nuova PULSANTE ENERGIA, chi ha l’età pensionabile se la goda questa pensione, lasciando la Federazione a chi ha la forza e la voglia di guardare verso il FUTURO. La nuova dirigenza potrà essere tale solo e soltanto rivolgendosi alla base, che oggi é fatta di palestre medio piccole che lentamente ma inesorabilmente si stanno svuotando,forse perché non riusciamo a rendere appetibile ai giovani il ns. sport rispetto a quelli più diffusi quali calcio e basket ma anche rispetto a quelli emergenti quali rugby e volley. E qui sicuramente ci vogliono idee innovative e investimenti anche a livello di immagine usando i mezzi che la rete ci offre ma che finora sono stati sotto utilizzati. La speranza é nei giovani,lasciamoli provare anche a dirigerci magari ci faranno scorgere orizzonti che Noi (anche io sfioro i 50)non avevamo visto chiusi nei ns. pensieri
andrea d'agosto says:
5 Dicembre 2013
Cari Amici di ItaliaJudo,
colgo l’occasione che consentite meritoriamente per offrire il mio contributo sul delicatissimo argomento.
In primo luogo è chiaro che si apre una fase di passaggio fondamentale, l’uscita di scena del protagonista principale, a cui consegniamo il miglior in bocca al lupo e il plauso per la straordinaria opera svolta, crea sgomento e confusione. Sino ad oggi la Federazione era retta dall’incarnazione moderna del macchiavellico principe rinascimentale, figura che sfugge a qualsiasi catalogazione per la sua singolarità ed irripetibilità.
Purtroppo il destino di tutti gli uomini è fugace, fragile, però per fortuna resta il frutto del loro lavoro, che nel caso di specie è stato senza dubbio eccellente ed irripetibile.
Ora, stante le norme che regolamentano la Federazione, la successione è scritta e d’altra parte con un pò di buon senso si comprende che non poteva andare diversamente; io credo e spero che il Successore avrà le qualità e la tempra per reggere il peso della responsabilità che si assume insieme al consiglio federale che lo dovrà sostenere, ma credo e spero, che la prassi li convincerà che è ormai necessario cambiare le regole del gioco; come pacatamente hanno scritto l’indimenticato Maestro Nicola Tempesta e il grande Claudio Pollio in una lettera aperta, le regole devono essere cambiate. E’ necessario però non pensare che la responsabilità in tale senso debba essere assunta solo dai vertici federali e dal coni, la responsabilità principale deve essere assunta dalla base, che deve chiedere per ottenere, deve crescere. Matteo Pelicone ha avuto lo straordinario merito di saper comprendere e conoscere il movimento ed i suoi uomini, il metodo evidentemente ha funzionato benissimo, ora è il movimento che deve dimostrare al nuovo Presidente che tale metodo non è più efficace, invocando una modifica dello statuto, che consente una vera diretta partecipazione di tutti i tesserati all’agone elettorale. E’ chiaro che con l’attuale sistema la candidatura da parte di un qualsiasi tesserato è impensabile, ma questo era in qualche modo frutto delle esigenze del movimento, che necessitava della guida sicura ed incontrastabile del Presidente, se questo oggi non è più vero, come da più parti si sente dire, è il movimento che deve dimostrarlo con i fatti e non con le vane chiacchiere, diversamente demonizzare il sistema è sterile ed anche, scusate, puerile. Infine, per riprendere l’intervento dell’amico Bottinelli, sicuramente sincero ed apprezzabile, credo che un primo passo possa essere quello di valutare già a livello locale il lavoro svolto dai comitati regionali partendo da una semplicissima constatazione rigurardo all’opera promozionale svolta sul territorio, che si può valutare in un solo modo: i numeri. Mi spiego meglio, i comitati regionali hanno il principale compito, oltre quello di governare il movimento locale ed imporre il rispetto delle regole federali, di promuovere, appunto, la pratica delle nostre discipline e per verificare il corretto svolgimento di tale compito basta considerare il numero di tesserati, se il comitato alla fine del suo mandato non ha incrementato tale numero evidentemente ha fallito e deve essere cambiato. Altro punto fondamentale da affrontare sarebbe quello di prevedere regole che impediscano il verificarsi di enormi conflitti di interesse in campo aribtrale, che sappiamo tutti essere una leva di potere formidabile; basterebbe, come d’altra parte succede in tutti gli altri sport olimpici, creare un organismo separato che governi gli arbitri, immaginate cosa succederebbe se gli arbitri di calcio, come avviene nella Fijlkam, fossero tesserati delle società calcistiche; non nascondiamoci dietro un dito, lo sappiamo tutti, gli arbitri sono tutti tesserati con le varie asd ed è comprensibile che cerchino di fare i loro interessi, siamo italiani! come d’altra parte ci sono tantissime persone obiettive ed oneste; allora per eliminare ogni sospetto cambiamo le regole e creiamo un percorso separato, si è mai visto un calciatore che poi diventa arbitro!
Spero che il nuovo Presidente ed il nuovo Consiglio Federale siano pronti ad accogliere le istanze della base se ve ne saranno, diversamente ricordiamoci che “CHI SI FA PECORA IL LUPO SE LA MANGIA”.
mimmo says:
6 Dicembre 2013
LIBERA-MENTE 2.0
Come al solito Italia Judo si propone sempre con grandi tematiche che forse andrebbero da tutti noi più valorizzate e pubblicizzate. Comunque bando alle chiacchiere, ci siamo, si cambia il vertice. Prima di tutto onore a chi fino ad oggi ha cercato, con non poche difficoltà di portare in alto il judo e le discipline per le quali è stato chiamato a gestire. Voglio ricordare a Lor Signori che per fare grande una squadra serve il contributo di ogni singolo giocatore quindi se dobbiamo dare meriti o bacchettate diamole all’intera squadra e non usiamo un eventuale capo espiatorio. “RINNOVARE” questa è la parola giusta. RINNOVARE ma non RIVOLUZIONARE. Quindi rivedere ombre che fino ad oggi sono state sugli spalti del judo non vuol dire RINNOVARE. La storia è obbligatoria e indispensabile in questa nuova aria di RINNOVAMENTO ma affiancata da giovani idee, e sopratutto idee imprenditoriali. La nostra federazione ha bisogno di fare quel passo che fino ad oggi non ha fatto per paura di sbagliare e di essere additata. BASTA con quelle banali ipocrisie. Adesso servono i fatti.
QUESTE alcune IDEE PER UN RINNOVAMENTO SANO, queste alcune idee indispensabile per non rendere VANO il lavoro e i SACRIFICI dei nostri atleti e tecnici, mettendo in primo piano gli INTERESSI DEI GIOVANI.
-Primo punto: Un imprenditore con idee concrete e volontà di diventare grandi;
-Secondo punto: Giovani PREPARATI DEL SETTORE con idee INNOVATIVE nel gruppo federale;
-Terzo punto: ARBITRI indipendenti da TUTTI e da TUTTO con una commissione per la valutazione delle singole posizioni, con facoltà di ammonire e sospendere.
– Quarto punto: Creare un ponte organizzativo, operativo e strutturale tra scuole e federazione con possibilità di seguire i giovani atleti sin dalle scuole elementari in sinergia con i professori di educazione fisica.
– per il quinto punto e i restanti propongo un referendum tra i ragazzi per quello che più, secondo il loro punto di vista, ritengono indispensabile alle loro esigenze di sportivi.
AMICI INSIEME POSSIAMO FARE TANTO PER IL NOSTRO AMATO JUDO, LE DIVISIONI, LA CATTIVA POLITICA E GLI INTERESSI PERSONALI NON FARANNO ALTRO CHE DISTRUGGERE IL NOSTRO SPORT.
VOGLIO PRECISARE CHE SONO SOPRATUTTO UN GENITORE ALLE PRESE CON LE PROBLEMATICHE DI UN FIGLIO CHE HA DECISO DI FARE JUDO, E CHE SI E’ AFFACCIATO DA POCO NELLO SCENARIO TECNICO DI QUESTO SPORT. IL MIO CONTRIBUTO VA A QUELLE PERSONE CHE NEI PROSSIMI ANNI DOVRANNO FARE IL BELLO E CATTIVO TEMPO DELLE GIORNATE DI MIO FIGLIO E DI CENTINAI DI GIOVANI ATLETI.
x gli amici di Italia Judo, ancora grazie per aver dato l’opportunità di dare voce a tutti.
Marco Bottinelli says:
7 Dicembre 2013
complimenti ad AKYAMA SETTIMO erano decenni che non si vedeva una società civile vincere il titolo a squadre ma sopratutto 3 società civili su 4 sul podio. Anche i dopolavoristi menano !!!!!
Zanesco Claudio says:
7 Dicembre 2013
QUESTE LE MIE PROPROSTE
2.Modernizzazione e democraticità all’interno della Federazione attraverso i seguenti Step
ampliare la base d’accesso al voto nel rispetto dei regolamenti del CONI, prendendo ad esempio lo statuto della Feder Ginnastica, quindi di una Federazione inserita nel CONI propongo il seguente schema:
Un voto a tutte le associazioni Federali in regola, + 1 se queste associazioni partecipano alle fasi regionali di qualificazione ad un qualsiasi campionato nazionale (coppa Italia compresa) individuale, +1 se uno o più atleti si qualificano alle fasi successive Interregionali; +1 se uno o più atleti si qualificano alle fasi successive Nazionali; +2 se un atleta partecipa ad un torneo Internazionale fra quelli individuati di interesse Federale dalla D.T.; +5 se un atleta partecipa a campionati d’Europa, mondiali, olimpiadi, nel caso di atleti iscritti a gruppi sportivi militari il punteggio è sempre e comunque diviso a metà con la società sportiva non militare che ha tesserato per più anni l’atleta alla federazione;
Si tratta di voti effettivi riguardanti il singolo atleta, cumulabili fra loro, ( esempio, la società “Judo nazionale” ha effettuato il regolare tesseramento 1 voto, porta 5 atleti alle regionali, 6 voti, due di questi passano alle interregionali, 8 voti, uno va in finale, 9 voti, l’atleta va con la nazionale al Torneo X 11 voti, partecipa al mondiale 16 voti), il sistema è sicuramente migliorabile ma dentro al principio enunciato.
Le società dei settori che non partecipano all’attività sportiva hanno comunque un voto di base, intendendo l’affiliazione e il tesseramento il requisito minimo di partecipazione all’attività federale. –La stessa cosa vale per le discipline associate che non hanno attività sportiva, per il Sumo e il Jujitsu vale lo schema principale adattato ai loro sistemi di gara.
3.Questo riordino permette l’organizzazione di qualificazioni per regione, primo filtro, ad una fase interregionale, secondo filtro, facendo giungere alle finali nazionali i più meritevoli, creando una gradazione che stabilisca i valori di partecipazione alle finali, vero evento storico dell’anno da realizzarsi con ampia possibilità di visibilità e comunicazione attraverso i mass media. Inoltre si realizza un risparmio notevole per le società che potranno spostarsi per regionale e interregionali con gare da effettuarsi in giornata.
4.possibilità a chiunque di candidarsi alle cariche Federali senza nessun tipo di deleghe ma semplicemente proponendosi.
5.Istruzione e formazione degli atleti delle nazionali, i quali nei periodo di ritiro saranno formati anche in tutto quello che potrà essere utile a loro e quindi alla massa dei praticanti, una volta finita la parentesi agonistica.
6.Creazione di Intercentri (esperienza positiva degli anni passati) per la formazione di atleti e NOVITA’, anche dei tecnici. Potenziamento della struttura centrale di OSTIA per la super specializzazione
7.Decentramento totale delle attività per bambini fanciulli e ragazzi dando alle Province massima possibilità organizzativa, sempre coordinata dai C. Regionali
8.Abbassamento e riequilibrio delle quote di affiliazione ( obbiettivo massimo sarebbe tesserare i Pre Agonisti gratis o a cifre di 1 / 2 euro)
9.Rientro a pieno titolo dei settori JuJitsu nel settore Judo con la eliminazione della doppia affiliazione e formazione degli insegnanti di judo nel settore jujitsu da effettuarsi con particolare serietà per gli anni futuri lasciando agli attuali insegnanti la facoltà di inserirsi nella formazione.
10.Quanto sopra vale per i settori Lotta-Sumo
11.MGA di 1° livello obbligatorio per tutti gli istruttori delle discipline FIJLKAM
12.Elezioni da effettuarsi prima a livello regionale e poi nazionale
13.Riunioni degli organi eletti, nazionali e regionali da effettuarsi attraverso le moderne tecnologie al fine di effettuare i massimi risparmi su indennità e trasferte.
Carlo Grava says:
7 Dicembre 2013
Energia sì, ma anche maggior informazione e condivisione con una rete capillare del territorio, che non esiste secondo me……
pragluiola says:
8 Dicembre 2013
ci sarà lo streaming?
editore@italiajudo says:
8 Dicembre 2013
No, l’organizzazione della gara ha garantito il servizio solo per ieri. Riporteremo noi i risultati incontro per incontro.
pragluiola says:
8 Dicembre 2013
ok grazie ..
pragluiola says:
8 Dicembre 2013
i maschi partiranno subito dopo la finale femminile?
pragliola says:
8 Dicembre 2013
tra due squadre come posso vedere quali atleti hanno vinto? grazie
Alessandro Comi says:
8 Dicembre 2013
Purtroppo al momento non è possibile.
pragliola says:
8 Dicembre 2013
sicuramente c’è un errore di scrittura… se il Valpolicella ha vinto sul Grosseto , come fa la nippon ad affrontare il Grosseto… semmai dovrà affrontare il valpolicella sbsglio?
Alessandro Comi says:
8 Dicembre 2013
C’era un errore ed è stato corretto. Ringrazio per la segnalazione AC
pragliola says:
8 Dicembre 2013
di nulla..
pragliola says:
8 Dicembre 2013
in seguito si saprà quale atleta ha vinto sull’altro allora?
elena says:
8 Dicembre 2013
chi incontra adesso la besanese?
pragliola says:
8 Dicembre 2013
la besanese incontra chi vince tra s. angelo e grosseto.
elena says:
8 Dicembre 2013
grazie
pragliola says:
8 Dicembre 2013
la besanese farà la finale 3/5 contro il sant’Angelo
pragliola says:
8 Dicembre 2013
besanese bronzpo
francesca says:
8 Dicembre 2013
c’è un’errore il dojo equipe bologna vince 4- 1 contro il KDK Judo Vittorio Veneto
Prondo Cordoglio e Sentite Condoglianze alla Famiglia e al Mondo del Judo Federale.
Zanesco Claudio says:
9 Dicembre 2013
Sentite condoglianze alla famiglia
8FJudo says:
9 Dicembre 2013
Condoglianze
8FJudo says:
9 Dicembre 2013
Ma a proposito… quanto bisognerà attendere sto benedetto PAF2014?????? Il DT Toniolo in live streaming di Lignano avva detto che sarebbe dovuto uscirè domenica o in questi giorni…
vincenzo de simone says:
10 Dicembre 2013
Un Grande Uomo ci ha lasciato, il Popolo FIJLKAM è in lutto.
Condoglianze alla famiglia.
Erminia Zonno says:
10 Dicembre 2013
In questo doloroso momento il mio pensiero và alla Signora Pellicone, alla quale vorrei rivolgere un affettuoso ringraziamento per aver permesso di condividere all’intero mondo sportivo un “GRANDE UOMO” come Matteo Pellicone.
Grazie!
Luigi Guido says:
10 Dicembre 2013
E’ encomiabile che in un momento così particolarmente doloroso si pensi a pianificare la propria attività ed in particolare al PAF 2014…comunque, nonostante tutto poichè pronto da qualche giorno, oggi è stato inviato ai Comitati Regionali il regolamento di partecipazione all’attività Internazionale 2014. Magari lasciamo passare ancora un paio di giorni, per rispetto ad un grande Uomo che purtroppo ci ha lasciato, cosicchè tutta la struttura Federale abbia modo di porgere al Dott. Pellicone il saluto che merita, e arriverà anche il PAF 2014…
Erminia Zonno says:
13 Dicembre 2013
Caro Luigi,
molto spesso non è la dedizione al lavoro a spingere alcuni uomini ad andare di fretta!! Molto spesso è la consapevolezza che il fermarsi, anche solo un attimo, li costringerebbe a rendersi conto che nessuno si fermerebbe a spendere una sola lacrima per loro!
Gennaro says:
10 Dicembre 2013
Un Doveroso Saluto ad un Grande uomo.
Il cielo raccoglierà la tua vita.
Sentite condoglianze alla famiglia.
Sentite condoglianze dalla Palestra ASD JUDO OK AREZZO.
Grazie Presidente.
Diego Morelli says:
10 Dicembre 2013
SENTITE CONDOGLIANZE BUON VIAGGIO PRESIDENTE
ASD POLISPORTIVA BESANESE
Marco Bottinelli says:
12 Dicembre 2013
Come sempre la Signora Di Toma esprime in modo semplice, pacato, educato concetti corretti e precisi.
CAMBIARLE RUOLO SAREBBE UNA PERDITA NOTEVOLISSIMA DAL PUNTO DI VISTA TECNICO E NON SO NEMMENO COSA NE PENSA LEI, MA A MIO PERSONALISSIMO GIUDIZIO SAREBBE IL PRESIDENTE FEDERALE IDEALE PER DARE NUOVO IMPULSO AL NS. SPORT.
paola says:
12 Dicembre 2013
Sono perfettamente daccordo con Laura non capisco la motivazione del minuto in meno per le donne!!!!! Sarei inoltre molto felice se Laura si proponesse come Presidente il nostro sport ne trarrebbe giovamento in tutti i sensi.Comunque sempre grazie Laura per quel che hai fatto e che continui a fare!!!!!!
alexis says:
12 Dicembre 2013
Per certi versi qualcosa di simile capita anche da noi voglio sperare per l’inerzia di volontà nel voler prendere decisioni drastiche. Cito ad esempio il caso evidenziato nel programma “Le iene” riguardo gli abusi sessuali perpetrati da un tecnico di Karate e che pur a conoscenza della Federazione non erano mai stati sanzionati. In ogni caso piccoli centri di potere e atti di dispotismo e mancanza di professionalità soprattutto a livello di piccoli club che utilizzano il paravento federale a scopi utilitaristici ed economici sono la causa del disamore e dell’abbandono di tanti atleti in erba che si allontanano loro malgrado dalla nostra disciplina
Djudo91 says:
12 Dicembre 2013
Come sempre grande Laura!
Solo una nota a chi ha scritto questo interessante articolo: “primo settimo dan italiano in rosa” Laura ha il judogi bianco, al massimo blu, in rosa non l’ho mai vista. Se volete fare un articolo a favore delle pari opportunità attenzione a quello che scrivete. E’ anche cambiando i luoghi comuni e i modi di dire che le cose piano piano si muoveranno verso un futuro privo di discriminazioni legate al genere.
patrizia says:
12 Dicembre 2013
dopo molti anni che faccio parte di questo sport mi ritrovo a combattere come quando era ragazza per le stesse cose ,ritrovogli stessi portavoce e come allora i soliti portavoce ,che non hanno paura di parlare esprimendo in modo pacato il loro personale (ma altamente qualificato )parere
Laura Di Toma presidende sarebbe l’unico vero cambiamnento X TUTTI ………………..ROSA O CELESTI che siano
Fabio Fabbroni says:
13 Dicembre 2013
In un deserto di idee ben vengano questi interventi purché non rimangano squarci di luce nella nebbia.
Chiunque prenda il comando della nostra federazione sappia trarre vantaggio da chi esprime le proprie opinioni e magari ha il coraggio di cantare fuori dal coro, nel rispetto e nella dialettica del confronto.
Mi ritrovo nelle parole della Maestra Di Toma vuoi perchè la mia cariera di insegnante ha visto molte mie atlete medagliate alle finali Nazionali , ma in particolare anche come marito di una ex atleta di massimo livello e padre di due brave agoniste.
Per cui non devono svilire il judo femminile, ma se hanno ragioni valide per giustificare questi cambiamenti le portino a nostra conoscenza.
Giorda Gianluigi says:
13 Dicembre 2013
Un semplice Grazie per il grande insegnamento che mi ha dato fuori dal tatami.
Gian
ARRIVEDERCI MATTEO ?.
Ogni volta che un parente o una persona amica ci lascia mi interrogo sul mistero della vita e della morte. Purtroppo non possedendo, io, il dono assoluto della Fede, la scomparsa delle persone che ho amato o stimato o comunque conosciute lascia dentro di me una incertezza un vuoto che si rinnova ogni volta.
Matteo Pellicone è stato per me un punto di riferimento, un amico, un consigliere disinteressato. Egli mi ha onorato della sua amicizia. Quando nelle vicissitudini, non sempre positive, che la permanenza nella Federazione mi arrecava avevo una persona con la quale sfogarmi e che sempre, dico sempre, mi riconciliava con un mondo con il quale non sempre mi ritrovo e mi riconosco.
Ora di Matteo posso ricordare la sua grande forza d’animo, il suo coraggio in un momento che per chiunque di noi è e rimarrà un momento difficile della nostra vita.
In questo momento mi piace pensare che, forse, esiste un mondo dove le persone giuste come Matteo e come tanti altri con i quali ho passato gran parte della mia vita in un mondo difficile fatto, anche di meschinità e invidie, dove ritrovarsi con lo spirito giusto con il buonumore e l’ironia che erano la dote principale di Matteo Pellicone.
Grazie Matteo ora so e mi accorgo di cosa sei stato per tutti noi, di quanto eri necessario e quanto hai dedicata in ogni istante alla crescita della Federazione.
Forse per questo, che è comunque un momento triste, mi piace dire “ARRIVEDERCI MATTEO ARRIVEDERCI PRESIDENTE” ?.
Alberto Di Francia
Zanesco Claudio says:
14 Dicembre 2013
Delle persone che ho conosciuto e con cui ho avuto a che fare nel mondo del judo ricordo soprattutto, Urrata Gianni arbitro e maestro appassionato, Giorgio Sozzi e non mi dilungo oltre per spiegare quello che ha fatto, Maurizio Bignami, per me il più doloroso addio, Cesare Barioli un MAESTRO, Ubaldo Paschini, un secondo padre, ora il Presidente Pellicone, mi piace pensare che prima o poi quando toccherà a me, arriverò su un tatami e ricominceremo a discutere come quando eravamo qui.
Di solito, di fronte a cambiamenti regolamentari che hanno come motivazione quella di favorire il ritorno ad un judo più bello e più conforme a quello delle origini (quello, per intenderci, che una volta si definiva Kodokan Judo) cerco di avere un pregiudizio genericamente favorevole, prima di esprimermi.
E’ stato questo il caso della direttiva, emanata da WJF e UEJ, che sanzionando le tecniche con prese alle gambe, intendeva promuovere un Judo meno statico e favorire un ritorno a tecniche che potremmo definire più “classiche”.
Pur nutrendo qualche diffidenza ho preferito aspettare l’applicazione delle nuove regole prima di pronunciarmi.
Debbo constatare, purtroppo, che come tutte le regole astratte, la loro applicazione concreta –ovvero tradotta in gestione arbitrale – ha finito, paradossalmente, nel risolversi nell’esatto contrario.
Capita così di assistere a decisioni che finiscono per sanzionare anche il minimo sfioramento della gamba e, dunque, ad un aumento di interventismo arbitrale a danno dei contenuti tecnici reali.
Questo perché le nuove regole hanno omesso di suggerire una diversa considerazione della volontarietà dell’azione.
Tori attacca; nello svolgimento dell’azione un braccio (o addirittura un gomito, è capitato anche questo) tocca la gamba di uke; l’arbitro interviene e sanziona.
Il contrario di quanto avviene persino nel calcio, dove la volontarietà del fallo di mano conta e come! Questo nel Judo non esiste, basta un semplice contatto per instaurare una sorta di cortocircuito da punire con la massima severità.
Tralascio lo sbigottimento di atleti costretti a subire sanzioni che appaiono prive di fondamento e che comunque non permette riparo e riparazione (come ci si allena a non cadere nella casualità di un contatto involontario?).
Penso che i nostri dirigenti arbitrali potrebbero iniziare a premere sugli organismi internazionali per un ripensamento che non ci faccia pensare a quel vecchio proverbio per il quale le strade dell’inferno sono di solito lastricate di buone intenzioni.
Alberto Di Francia
Fausto says:
18 Dicembre 2013
MI associo al commento del Maestro Di Francia: secondo me il problema nasce prima ancora.
Sembra che nel judo moderno il vero protagonista sia la sanzione.
Da quando e stato inserito lo shido dopo una sola azione passiva abbiamo assistito ad un progredire di sanzioni sempre maggiori e diverse che hanno condizionato tutte le gare, dai regionali “esordienti” alle Olimpiadi.
Naturalmente gli effetti sono diversi: dopo aver perso due o tre gare perche “fa ippon” e viene dichiarato perdente, il ragazzo smette di fare judo (e questo e l aspetto piu terribile), ma a livello mondiale e un problema politico.
La possibilita dell arbitro di condizionare il combattimento diviene una cosa cosi palpabile che,anche in caso di assoluta buona fede, i dubbi non possono che crescere.
Nel Sumo, per esempio, l arbitro da il via quando i lottatori sono gia partiti: decidono LORO il momento della partenza, che nel Sumo e importantissimo.
Se nel Judo la massima importanza venisse data agli atleti, anziche a regolamenti o, peggio, ad arbitri, non assisteremmo a quello che ormai e riconosciuto come uno scempio del nostro sport.
Questo sarebbe anche di aiuto agli arbitri: con un regolamento cosi “interpretabile” e discrezionale anche chi e in assoluta buona fede puo sentirsi accusato di parteggiare…
Questo va tristemente a scapito di tutto il Judo: se notiamo ci sono corsi allentori, aspiranti tali, arbitri, presidenti di giuria ecc. pieni e sempre meno atleti!
Troppo spesso ci sentiamo dire che senza regole ed arbitri non si puo gareggiare, e… senza atleti?
Purtroppo i nuovi regolamenti (e anche i loro cambiamenti continui) fanno in modo che la gente si allontani dal nostro sport: forse in qualche altro Paese questo e lo scopo, allontanare tutti in modo da fare judo in 3 ed essere sempre campioni e membri della nazionale (con i conseguenti benefici econoimici e di “prestigio”).
Mi auguro che il nostro peso politco a livello internazionale continui a crescere in modo da avere sempre piu voce in capitolo per mantenere il Judo qualcosa che tutti vogliono fare!
Buon Judo!
Marco Bottinelli says:
19 Dicembre 2013
Mi sembra che il M°Di Francia abbia assolutamente ragione e trovo che gli aspetti più penalizzanti siano 2 :
La sanzione assolutamente eccessiva uno shido e l’annullamento della tecnica eseguita mi sembrerebbero più ragionevoli.
Lo sterminio di quelle tecniche di contro lancio e contrattacco quali te guruma che la precedente versione del regolamento aveva salvato. Oltre a ciò mi sembra che la classe arbitrale avesse fatto fatica ma alla fine digerito la precedente versione del regolamento, e con l’aiuto delle riprese oggi in uso fosse comunque più facile valutare l’azione.
Ciò premesso l’attuale situazione mi sembra estremamente frustrante per atleti che accidentalmente toccano una gamba e subito dopo tornano a casa, molto lontano dallo spirito del Judo e il tutto senza far diventare più belli i combattimenti e quindi appetibili da sponsor e televisioni che continuano ad ignorarci.
La strada da seguire a mio avviso non passa dallo snaturamento del ns sport con l’eliminazione assoluta di alcune tecniche ma dal modo di proporsi al pubblico con punteggi semplici e se ci capita di andare in TV con sintesi registrate a base di IPPON che ne esaltino la spettacolarità.
Hanno ragione sia il M° Di Francia che Marco Bottinelli. Io avrei dato shido a chi prendeva le gambe e non realizzava nessun punteggio. Facendo così hanno snaturato il judo. Il te guruma ed il kata guruma sono tecniche tradizionali del judo ed inoltre sono molto spettacolari…se proprio volevano renderlo spettacolare!!! Se andiamo a vedere i video delle competizioni internazionali dai primi anni ’90 fino a Pechino 2008 si vede un judo spettacolare. Inoltre, volevo aggiungere che i vari Koga, Nomura, Inoue, Uchishiba, Quellmanz, ecc. hanno vinto alla grande anche contro chi si buttava a prendere le gambe in continuazione cercando di non farli combattere…è questo la dice lunga!
spesso fatico a capire degli Ippon che sono degli Ikkomigaeshi.
purtroppo sono rimasto a :
ippon :caduta sul dorso con lancio e distacco dei corpi.
wazari : quasi ippon
juko : caduta sul fianco
te guruma e kata guruma sono tecniche di judo : perche’ non devono essere ammesse
non capisco perche’ tutto questo debba essere distorto e in funzione di cosa.
forse sono troppo antico
la conclusione e’ che al grande slem di tokyo si vede solo uchi mata e poco altro
patty says:
20 Dicembre 2013
perchè non chiediamo ad una persona onesta la cui onesta è comprovata da anni di candidarsi e rappresentarci nelle prossimen elezioni? la famosa quota rosa è meglio che sia una persona speciale come solo LAURA DI TOMA PUO’ ESSERE
Offerte grandiose e sicuramente vi saranno altre iniziative, campioni di tutti i tipi, l’unica osservazione che mi permetto è che fra quelli elencati solo uno si rivolge allo studio del Judo senza finalità sportive, bisognerà colmare questa lacuna segnalando le eventuali iniziative o crearle se necessario
Gentile, editorialista, la sua analisi è decisamente onesta e corretta, ma secondo il mio inutile e modesto parere pongo alcune osservazioni che ho già pubblicamente espresso in più occasioni, chiaramente inutilmente nel senso che nessuno mi fila e quindi è probabile che sia io quello fuori posto, ma siccome la sua rubrica è pubblica basta firmarsi, ancora una volta voglio dire la mia.
Se concordo con Lei nel dire che i programmi per Rio siano fondamentali per la tenuta della Fed., altrettanto non capisco perchè ci si debba occupare sempre e solo di quel 3/8 per cento della Federazione, ovvero gli atleti di alto livello, si discute nelle palestre, anche in quelle di periferia dove un agonista serio è un miracolo dei criteri di ammissione ai tornei internazionali, quando questo non riguarda nessuno, non si parla quasi mai di didattica e di come trattenere nel dojo gli adulti, erroneamente nominati Amatori,corsi su corsi su come allenare i cadetti ecc. ecc. poi in Italia con più di 50 milioni di abitanti siamo costretti ad ammettere di diritto alle finali tutte le “donne”, , e questi sono alcuni esempi, mi rifaccio ad un vostro articolo su un ( o una non ricordo bene) judoka italiana ad un corso francese, dove tutti sapevano fare kata, mi ricordo nel 1983 o 84 ad una gara in Marocco il padre del Petri attuale campione del mondo, allora fortissimo atleta 78 kg che dopo gli allenamenti praticava Koshiki no kata, ed eravamo negli anni 80. Detto questo concludo con il mio totale disappunto su un eventuale governo “tecnico”, l’esempio avuto in politica è emblematico, alla nostra Federazione non serve un bravissimo tecnico fattosi Presidente, ma una persona che abbia il riconoscimento vero ed autentico della base, solo cosi si scateneranno le forze positive. E questo con il massimo rispetto delle capacità dei singoli.
Siccome immagino che Lei sia ad uno stage sulla neve la saluto e a rivederci alla prossima esaltante stagione sportiva
Marco Bottinelli says:
27 Dicembre 2013
Lo sguardo io penso convenga sia proteso verso i fasti della prossima Olimpiade, verso la gara Top per definizione , anche perché se per caso lo sguardo ci cadesse sui ns. tatami di provincia sarebbe a mio avviso abbastanza desolante , sopratutto per numero di praticanti e situazione delle società sportive. Concordo abbastanza con le riflessioni dell’amico Zanesco riguardo la necessità di fare di più per i non agonisti (cosi non ci chiamiamo amatori)e per gli atleti di medio livello di ogni classe d’età.
Un pò tanto ” Democristiano ” e sinceramente poco consono alla vs. bellissima testata giornalistica mi sembra il richiamo ad :” individuare un’evoluzione positiva ed una successione matura ad un periodo storico che va concludendosi”.
Periodo storico di lunghezza e continuità ribadisco inusuali per qualsiasi organismo democratico, e a me personalmente invece fa un pò scandalo l’indicazione alla successione (prescindendo ovviamente dalla Persona e dalle Sue indubbie capacità). Senza voler essere in sintonia con nessun tipo di Robespierre, io penso che come già fatto nella parte tecnica la ns. beneamata federazione abbia bisogno per GUARDARE AVANTI di discontinuità, anche a costo di creare nuove difficoltà aggiuntiva, anche perché di continuità ne abbiamo avuta veramente tanta.
Trovo sbagliatissimo aver abolito i tornei regionali per l’acquisizione della cintura nera, limitandoli alle qualificazioni ed alle finali nazionali. Il PAF 2014 mi delude da questo punto di vista. Spero si consenta anche a chi non è un campione di poter raggiungere la cintura nera combattendo. A questo proposito non è stata ascoltata nessuna società sportiva. Basterebbe un sondaggio online al quale si accede con codice federale e password. Buon anno
Mi piacciono sia le considerazioni di Claudio Zanesco che quelle di Marco Bottinelli, mi piace un po’ meno l’assordante silenzio di chi nei bar e corridoi di palazzetti spesso si è lamentato di un sistema cristallizzato, bloccato e che oggi potrebbe ricevere uno slancio nuovo per un reale rinnovamento. Sono d’accordo che Domenico Falcone abbia le capacità per poter traghettare la Federazione fino alla fine del quadriennio, ma sono ancora più d’accordo nel condannare prima la “forma” poi la “sostanza”. Per forma intendo l’indicazione alla successione come fossimo in una dinastia monarchica e nella sostanza perché non mi piace il concetto di “traghettare” che a mio avviso risulta solo perdere del tempo prezioso. Sono convinto che a questa epocale elezione dovrebbero presentarsi dei candidati con dei chiari ed espliciti programmi, sui cui contenuti confrontarsi. Però, mi ripeto, la cosa che mi sconcerta di più è il non sentire le opinioni dei tanti che ho sentito negli anni opporsi, proporsi, lamentarsi. Dite la vostra, se non ora quando? Buon Anno Vittorio Serenelli
pierattilio maino says:
29 Dicembre 2013
Bom dia a todos,
entro volentieri nell’ assunto, non fosse altro che, dopo 14 anni di emigrante in Brasile, mantengo in Italia il grado di 6º dan e la qualifica di maestro presso il mio J.C.Alghero. Noto come sempre una certa acredine nei confronti della Federazione nazionale, come se fosse la causa di tutti i societari insuccessi.
Signori miei, ognuno gestisce i propri corsi con indirizzi e finalitá che sono totalmente avulsi alla Federazione.
Chiamali come vuoi querido ex collega Claudio Zanesco i corsi amatoriali, sta di fatto che tocca a te promuoverli al meglio nell’ ambito sociale e territoriale nel quali ti devi per forza
geograficamente muovere, la Federazione non entra per nulla, non hanno di certo obbiettivo Rio 2016…. Anni 80 e 90 in provincia di Bergamo, oltretutto con risultati a livello nazionale mai piú ripetibili, ai miei corsi sempre brulicanti di bambini e ragazzi non interessava piú di tanto che 2 giorni prima Fabrizio Francese avesse fatto medaglia agli assoluti, o che il Body Pak
fosse promosso in serie “A” a squadre, erano solo estremamente vogliosi che gli presentassi una lezione diversa dalla precedente,
con nuovi stimoli,finalitá,impegno e professionalitá. Nel nostro (Vostro!) ambiente, purtroppo (o per fortuna??) navigano i piú disparati personaggi, dalle piú disparate capacitá tecnico-didattiche e dalle piú disparate finalitá:il professionista vero, il dopo-lavorista, l’ improvvisato,l’avventuriero, e colui che nell’ offerta globale del grande centro polifunzionale ci butta anche il Judo, forse per antico amore o forse per trarne vantaggi propagandistici e fiscali…tutti con problemi e finalitá oggettivamente differenti,
vogliamo farne carico e colpa alla Federazione?? Anno 2000, circoscizione di Cittá Alta (BG) ottengo l’uso della palestra comunale per 2 lezioni la settimana, me la proibiscono durante tutte le vacanze scolastiche (una manna per i dopo-lavoristi!) arrivo alla scrivania del Pres. di Circoscrizione con tanto di statuto federale richiestomi al momento della concessione e il calendario federale aggiornato: esami regionali per il 1º dan al 13 di ottobre,come posso mai preparare l’esaminando residente in Cittá Alta in 2 lezioni?? me ne andai “chiavi in mano” inizio 1º settembre uso a volontá…Credo che la Fed. nazionale abbia fatto molto per i cosidetti corsi amatoriali, gare di Master e Kata ufficializzate che possono dare ampia soddisfazione ad una parte non indifferente
di praticanti attivi ed interessati. Altro discorso le squadre nazionali, stando in Brasile ho capito (dopo la presidenza di Paulo Wanderley Teixeira perché prima era medioevo puro..Aurelio Miguel docet…)che agli atleti é doveroso riconoscere un pur minimo incentivo economico (aqui borsa di studio per risultati provinciali, statuali e nazionali)gli atleti di interesse nazionale sono pur arruolati nei vari corpo militari (la campionessa olimpica Sarah Menezes nella Marinha do Brasil)ne percepiscono lo stipendio ma rimangono pur sempre tesserati al loro originale Club di appartenenza e sono a disposizione del c.t. nazionale in vista delle piú importanti occasioni.I risultati chiamano e lo sponsor risponde: Infoareo (gestore in toto degli areoporti brasiliani), Banco Bradesco (la seconda banca del Brasile)Sadia (prima industria agroalimentare del Brasile)e via via..spazi televisivi a non finire, poi ancora premi nazionali (Sarah Menezes eletta atleta brasiliana dell’ anno premiata dall’ ex Pres. Lula)innumerevoli iniziative locali a promozione del Judô promosse e sponsorizzate in ambito locale…e la materia prima non manca di certo,la neo campionessa mondiale Rafaela Silva creciuta in un progetto di recupero in una favela di Rio de Janeiro… volonterosi e numerosi da non credere, con loro il mio successo da allenatore della squadra giovanile del Ceará 2000-2004….ma questo é altro mondo, indipendentemente dalla FIJLKAM, dai suoi I.T. e dalle sue Societá…se potete copiare qualcosa ben venga per voi…di certo non vi mancano personaggi qualificati e responsabili…il materiale umano alla fine nemmeno, esce sempre una gradita sorpresa…
abraços a todos
pierattilio maino-brasil
In realtà credo che siano tutti rivolti allo studio del judo, posto che non ci si ponga confini dettati da preconcetti.
In effetti cosa può regalare a qualcuno che si interessa al judo uno come, che so, Zantaraia, oppure Laura di Toma, o uno come Swain……..
Poi ci lamentiamo che il nostro judo non cresce, ma per favore facciamo un bagno di umiltà.
Belle cose, dette dall’amico DT della Nazionale Raffaele, non poteva che essere cosi da una persona capace e intelligente come lui, mi permetto solo di segnalare una cosa che è un mio pensiero, nessuno dei nostri grandi campioni di judo è poi diventato un vero esperto di Judo kodokan, ci sono filmati con Kosei Inoue che pratica un fantastico Nage No Kata, ecco ritengo sarebbe utile programmare per questi atleti anche lezioni di didattica, tecnica di base, kata, storia del judo, perchè questo farebbe aumentare il livello di conoscenza del Judo e di conseguenza il rispetto verso i nostri atleti, nonché una loro preparazione a 360 gradi nel momento in cui usciranno dal circuito delle gare, alla fine o smettono o diventano tecnici, sarebbe opportuno che diventassero tutti tecnici ma non solo del loro vissuto ma di tutto il judo
luca c. says:
3 Gennaio 2014
Per la mia modesta opinione penso che le novità introdotte vadano a interessare solo la piccola cerchia dei grandi club e non tengano alcuna considerazione delle piccole realtà che vanno avanti facendo conti con la crisi e il sempre più esiguo numero di persone che si affacciano al judo.
Spiegatemi che senso ha eliminare quasi del tutto l’attività regionale e abolire i grand prix 1 e 2 dan.
Magari si vuole fare un salto in alto e alzare il livello “imponendo” a tutti di partecipare a gare internazionali ma penso che il risultato potrebbe essere quello di allontanare ancor di più i praticanti.
AC says:
3 Gennaio 2014
Accolgo con piacere le critiche ed il dibattito generato da questo articolo: se fossimo capaci di dibattere sempre a viso aperto e non “tra pochi” nei bar dei palazzetti, sulle gradinate o nei parterre, probabilmente cresceremmo di più e più rapidamente…lo stesso – come saggiamente sottolinea Pierattilio Maino – accadrebbe se imparassimo a guardare con curiosità e voglia di imparare al di fuori dei nostri confini, siano essi l’orto di casa, la regione o l’Italia. Va anche detto che per crescere sarebbe fondamentale sostituire il piagnisteo “sempre e comunque” con una più utile – forse difficile – dialettica “construens” che alla critica faccia seguire in modo sistematico la proposta: siamo stati abituati male e purtroppo non è costume.
In quest’ottica mi piacciono gli spunti di Claudio Zanesco, che ribadisce l’importanza di curare la base con la stessa attenzione che in questi primi mesi del quadriennio si sta riservando ad una meticolosa, utile e necessaria “restaurazione” dell’alto livello: è fondamentale che “chi di dovere” si adoperi per promuovere iniziative di crescita per il settore didattico, per quello “amatoriale”. Rispetto a quanto c’era prima non è “nulla” l’organizzazione del Circuito nazionale Senior e dell’attività Master e Kata, ma anche la revisione del sistema di acquisizione dei dan che a ben guardare allo stato attuale moltiplica le possibilità (campionato regionale, qualificazioni regionali, Grand Prix e finali nazionali anche a squadre se si considera l’attività agonistica junior-senior; trofeo Italia e Campionato Italiano per i Master; Campionato Regionale, Grand Prix e Campionato Italiano per i praticanti del kata) proponendo anche un lieve innalzamento del livello richiesto, rappresentano un passo in avanti. Fatico piuttosto a leggere in questa prospettiva l’ammissione di tutte le donne alle finali nazionali: un tentativo bislacco di apertura che non solo non rende giustizia al judo femminile in termini di parità, dignità e livello, ma che rischia di trasformare le domeniche di finale in odissee interminabili.
Considero inoltre che il PAF non è dogma, ma è uno strumento di anno in anno migliorabile che è compito di tutto il judo italiano sperimentare e criticare in modo costruttivo laddove faccia acqua. Va riconosciuto che lo strumento di cui siamo stati dotati quest’anno, per quanto perfettibile, rappresenti un’evoluzione “storica” rispetto ai precedenti. Non basta, certo, ma è qualcosa: l’attenzione al settore didattico, alla formazione, alla promozione su larga scala del nostro sport, come anche una programmazione più sinergica e propositiva delle attività regionali DEVONO e POSSONO trasformarsi in progetti e scelte concrete che la prossima presidenza non potrà ignorare.
A proposito di presidenza chiarisco infine che “individuare un’evoluzione positiva ed una successione matura ad un periodo storico che va concludendosi”, significhi a mio avviso non fermarsi al prossimo Febbraio ma guardare a chi e come potrà dare forma alla Federazione di domani dal 2016 e non in corsa a costo di “nuove difficoltà” e “tempo perso” come suggerito dai commenti precedenti. Una leadership, d’altronde non si costruisce in due mesi scarsi, come anche una “discontinuità” cercata per crescere.
AAA CERCASI INGEGNERE MATEMATICO O QUALUNQUE GENIO IN MATEMATICA
LUOGO: MILANO
Ciao ragazzi/e sto cercando qualche buon’anima che mi aiuti a passare l’esame di matematica che ho il 4 ottobre…purtroppo sono una capra, anche se ho provato a studiare un sacco ma senza risultati…cerco il vostro aiuto.
Fatemi sapere se c’è qualcuno che abbia voglia di fare una buona azione
Una ragazza davvero in crisi..
Ciao, se mi scrivi una mail a info@italiajudo.com ti do’ il numero di un professore che fa ripetizioni a Milano, davvero bravo e disponibile.
Io mi sono trovato bene quando ho dovuto preparare analisi II 🙁
Cmq mi sa che hai scritto nel posto sbagliato ahaha
grande italiajudo siete i miei preferiti!!
Lo hanno sempre fatto. Lo stesso Ilias Iliadis ha tre o 4 anni in meno, detto da lui stesso… Roba da matti!
Si puo’ tranquillamente parlare di sistema pilotato.
e quelli poi che mi vengono a dire che il judo è uno solo… palle ormai chi fa gare internazionali o frega o è fregato
SVEGLIAAAAAAAA…….oltre gli atleti vanno condannati anche le singole federazioni che non hanno fatto attenzione….
Può darsi, gli azeni che conobbi all’alpe adria mi dissero che il loro titolare nei 90 kg cadetti ha 20 anni..male male
Vorrei però sottolineare che la presunta falsificazione dell’anno di nascita dei gemelli Khalmurzaev è un’illazione del blog “100 percent judo”, basata sul fatto che il team russo non li abbia schierati durante il campionato europeo juniores di Sarajevo. Tuttavia, per ora, non ci sono prove concrete ad avvalorare questa tesi. Personalmente credo che potrebbero aver saltato il campionato europeo in vista del più importante campionato del mondo juniores. Ricordiamoci inoltre che i Khalmurzaev vengono tenuti sott’occhio dai DT della nazionale maggiore che li incoraggia a prender parte a tornei senior per rendere meno duro il passaggio tra le due categorie d’età, infatti questo week end disputeranno il grand prix di Almaty. Detto questo, la storia del passaporto falso potrebbe essere anche vera ma, per ora, è prima di fondamento. Tra l’altro lo stesso blog che ha diffuso la notizia l’ha poi parzialmente ritrattata, guardare per credere.
C’è invece un altro judoka che ha innegabilmente falsificato la data di nascita è Magomed Magomedov (uno dei tanti con questo nome, ma NON è il campione europeo u23 in carica come riporta erroneamente il blog “100 percent judo”, quello è un altro judoka con lo stesso nome). Magomedov è stato un judoka juniores russo di altissimo livello negli ultimi anni (per esempio ha vinto a Lione l’anno passato) ma non è mai salito sul podio in occasione di un europeo o un mondiale juniores. Comunque, Magomedov da gennaio 2013 ha cambiato nazionalità (ora combatte per l’Azerbaijan), nome (ora si chiama Shekhmad Magomedov) e anche data di nascita (invece del 1993 ora il suo anno di nascita è il 1990). Ora mi chiedo, com’è possibile che questo judoka sia ancora libero di combattere? possibile che nessuno si sia accorto del cambio di età? é bastato un semplice cambio di nome per passare inosservato?
Ho fatto una piccola ricerca, allora l’azeno che dici te c’è, però corrisponderebbe a Magomed Magomedov III (vincitore del torneo di Lione 2012).
Confrontando le due foto non c’è nessuna somiglianza, inoltre dei tre M. Magomedov in 2 hanno vinto l’oro ai campionati europei u23 (il ’91 nel 2011 eil ’93 lo scorso anno).
Quest’ultimo in effeti è l’unico che non è mai salito sul podio continentale o mondiale junior, ma è campione europeo u23 in carica, anche se in effetti l’ultima competizione a cui ha partecipato è questa, dopo sembra essersi ritirato.
Qualcosa non torna di quello che hai scritto.
immmagino che tu abbia fatto la tua ricerca su judoinside, purtroppo quei dati non sono attendibili poichè chi ha compilato quel sito ha fatto molta confusione tra i due Magomedov! non sono giusto i risultati attribuiti ai due atleti e anche le foto sono sbagliate! d’altro canto è anche normale, tra i russi di Magomed Magomedov ce ne sono ben tre, uno un po’ più vecchiotto (dell’85 mi pare) che fa i 100 kg, gli altri due Magomed Magomedov fanno tutti e due i 90kg, quello che ha fatto il cambio di passaporto è quello che prima risultava un 93 sotto il nome di Magomed Magomedov e ora risulta un 90 sotto il nome di Shekhmad Magomedov, è lui NON ha vinto il campionato u23! Se hai voglia fai questa ricerca, per distinguere i Magomedov sono utili solo le foto, confronta le foto dei due campioni europei u23 90kg a Tyumen 2011 e Praga 2012 (la finale è sempre con Nhabali Quedjau) quello è il Magomed Magomedv “vero” che è del 91! Invece confronta le foto del campione 90KG del torneo juniores di Lione nel 2012 e la foto del campione della world cup di Tbilisi quest’anno, ti accorgerai anche tu che sono la stessa persona ma hanno due nomi diversi e combattono per due nazionalità diverse!!!!
Lungi da me voler apparire “saputella”, il fatto è che ho questa (strana) passione per il judo russo, mi piace proprio e guardo tutte le loro competizioni. Inoltre parlo un po’ il russo e questo mi aiuta, inoltre Magomed Magomedov e Shekhmad Magomedov li seguo sul facebook russo (si chiama vkontakte) ed è anche quello che mi ha aiutato a scoprire l’inganno. Spero di essere stata chiara, il mio intento non è assolutamente quello di generare una polemica ma di mettere in luce una cosa a dir poco strana.
In effetti ho controllato proprio lì, e non mi tornava molto.
In effetti guardando le foto il Magomedov è lo stesso in entrambe le foto, ma penso sia solo un errore di confusione di judoinside.. di Magomedov ce ne son davvero tanti.
Purtroppo del podio dei -90 kg di Lione non son riuscito a trovare una foto.
Come ho scritto nel commento sotto, se ti va confronta la foto del podio del torneo juniores di San Pietroburgo dell’aprile 2012, in quell’occasione (Magomed Magomedov è arrivato primo)con la foto della european open di Tbilisi del gennaio 2013,anche in quella gara Magomed Magomedov (sotto il nome di Shakhmad Magomedov) è arrivato primo. Si vede molto bene come sia la stessa persona sotto un nome diverso.
Formazione da novembre a maggio per diventare l’equivalente del nostro Aspirante allenatore?
Noi invece in mezza giorata…
Ho detto tutto!
Mi sono resa conto che sul sito dell’eju non c’è la foto del podio dei 90 kg di Lione 2012 ma solo alcune azioni di gara, e da lì si capisce poco. Consiglio di confrontare la foto del podio del torneo juniores di San Pietroburgo dell’aprile 2012, in quell’occasione (Magomed Magomedov è arrivato primo)con la foto della european open di Tbilisi del gennaio 2013,anche in quella gara Magomed Magomedov (sotto il nome di Shakhmad Magomedov) è arrivato primo. Si vede molto bene come sia la stessa persona sotto un nome diverso.
il grosso problema che abbiamo in Italia è che il judo è un hobby. Dovremmo cominciare a pensare che se anche fare l’insegnante di judo non ci fa mangiare, lo dobbiamo fare cmq da professionisti. Hai corsi d’agg.to la maggior parte quando ha il tesserino scappa via… e non è corretto nei confronti dei bambini e dei ragazzi a cui insegnano.
Poi è anche vero che i corsi d’aggiornamento sono spesso fatti male e non viene voglia di andarci. C sono regioni che x 4 o 5 anni hanno avuti sempre gli stessi tecnici che facevano sempre lo stesso repertorio o simile. Altri che x risparmiare chiamano un insegnate vicino che però non ha esperienza x insegnare ad altri tecnici. Forse per cominciare sarebbe meglio nn fare corsi obbligatori ma organizzare stage x insegnanti tecnici in tutta Italia e poi ognuno può partecipare a quello che preferisce in base al programma… c sono tante altre proposte ed idee che possono essere portate all’attenzione dei ns vertici, spero solo che le voci che ho sentito siano non vere… e cioè, il corso all.ri ridotto ad una sola settimana!!! Speriamo bene!!!
FORSE VOI NON SAPETE CHE ANNI FA, A SEGUITO DELL’INIZIATIVA DELL’ALLORA PRESIDENTE DEL SETTORE JUDO DELLA FEDERAZIONE, AUGUSTO CERACCHINI, PER DIVENTARE ASPIRANTE ISTRUTTORE DI JUDO SI DOVEVA FREQUENTARE L’ACCADEMIA NAZIONALE ITALIANA DI JUDO PER QUATTRO MESI CON QUATTRO ORE DI PRATICA LA MATTINA NELLA PALESTRA REALIZZATA SOTTO GLI SPALTI DEL VELODROMO OLIMPICO DELL’EUR E CINQUE ORE DI LEZIONI TEORICHE IL POMERIGGIO NELLA FORESTERIA DEL VELODROMO STESSO. PER ENTRARE IN ACCADEMIA SI DOVEVA SOSTENERE UN ESAME DI AMMISSIONE E DOPO UN MESE PER RESTARE SI DOVEVA POI SUPERARE UN ESAME DI CONFERMA. ALLA FINE DEL CORSO INFINE SI DOVEVA SOSTENERE UN ESAME FINALE SU TUTTE LE MATERIE STUDIATE E CON LA PRESENTAZIONE DI UNA TESI SU UN ARGOMENTO INERENTE IL JUDO.
E’ chiaro che uno scenario come quello che era stato prospettato in passato con ben 4 mesi un’accademia, oggigiorno non è più attuabile. Tuttavia, la formazione dei nostri tecnici resta un tema centrale che non può essere tralasciato. Le cose devono cambiare perché è davvero troppo semplice raggiungere qualifiche importanti, e ciò si traduce inevitabilmente in una cattiva immagine e nel contempo in una decrescita del nostro sport.
Le alternative possono essere molte, bisogna sceglierne una e attuarla. Non possiamo rimanere ancora a guardare.
La formazione è il cardine dell’evoluzione, l’Italia non ha una scuola di judo, perchè non forma gli atleti internazionali che ha, i quali volenterosi si mettono a disposizione e danno agli altri quello che sanno, ma non sanno abbastanza, nessuno che io sappia pratica Kata o Shinken Shobu ( provate a chiedere loro cos’è’) ma la colpa se in parte è dell’individuo, molto è della scuola che lo ha formato
Khasan in questo week-end ha vinto il grand prix di almaty..mmm
Ma Marta è rientrata dall’infortunio? Italiajudo o qualsiasi altro abbia info, mi fate sapere?
E’ la mia preferita: bellissima e bravissima 🙂
Guardero’ la tua gara a Ostia a Coppa Italia, sei il mio 73kg preferito, ti adoro!!!
Mi noterai tra la folla, puoi starne certo!
E’ folle pensare sopratutto in uno sport di situazione come il ns. che un’unica gara sia il criterio di scelta(se Teddy Riner non fa i campionati di Francia per indigestione non fa le gare internazionali????). Congruo sarebbe stabilire una serie di gare e trofei nazionali e internazionali a libera partecipazione atti a fare una ranking per accedere alla Nazionale, considerando le prime 2 o 3 posizioni.Poi liberalizzare dove possibile l’accesso ai tornei di serie A (alla federazione non costa nulla) se non la perdita del CONTROLLO. Purtroppo la ns. federazione rispecchia fedelmente la gestione del Bel Paese,che nelle gravi difficoltà correnti risulta spesso incomprensibile al singolo atleta (o cittadino) che concentrato sui propri obbiettivi si sente spesso non aiutato se non ostacolato dalle Istituzioni. cordialmente Marco Bottinelli
Se il buongiorno si vede dal mattino ahimè…
C’è un detto napoletano che dice scart frusc e pigl primmer, che in un gioco di carte vuol dire scarti una carta inutile e ne peschi un’altra..
Spero di sbagliarmi…
Se tale circolare verrà rispettata allora spero che il detto “ogni gara ha la sua storia” viene applicato. Almeno il campione Italiano (forse) avrà la possibilità di essere scelto per fare gare all’estero, ma mi sembra poco credibile la cosa. Troppe volte si fanno scelte in base alla palestra di provenienza o altro. Riguardo il chiudere le porte all’attività internazionale io rimango shockato. Infatti sono solo gli atleti delle forze armate che potranno permettersi tale privilegio, per via del fatto che anche se non prendono fior di migliaia di euro possono permettersi tale esperienza. E per un atleta che non è in un gruppo sportivo che deve fare? E se vale come atleta che fa?? L’unica soluzione sarebbe che costui si cerchi degli sponsor che lo aiutano nel suo piccolo sogno, ma ci sono le aziende che sono disposte a sborsare cifre senza avere un certezza?? Se si arriva a tal punto vuol dire che non si chiama più judo. E visti gli ultimi avvenimenti di corruzione e di false date di nascita non mi stupisco se scoppia uno scandalo nel Judo.
Bah…
e gli altri, ben venga la questione sui tornei internazionali ecc. ecc., ma come ci si arriva ad essere competitivi? che poi sia cosi non è una novità, hai mai visto qualcosa di diverso negli ultimi 25/30 anni?
Ma c’è un preciso disegno politico a monte o si tratta dell’ennesimo misunderstanding già sperimentato con la circolare di inizio anno?
Perché le cose sono due, o c’è una precisa volontà di affossare il judo agonistico, lasciandolo ad appannaggio di un ristretto gruppo di atleti, per poi puntare decisamente su kata e master, oppure mancano semplicemente soldi e (soprattutto) idee.
Quello che è certo è che si sta scegliendo una strada che è diametralmente opposta a quanto accade in europa e nel mondo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: una classe senior sempre più scarna e demotivata, Campionati Italiani di livello sempre più basso….medaglie internazionali che arrivano con il lumicino.
Bisogna avere il coraggio di riprendersi questo sport meraviglioso e dargli una dimensione più internazionale. Il cammino tracciato dalla IJF e dalla EUJ è netto e deciso, dobbiamo solo seguirlo.
puntare sui master ?????
Dubito che sia mai stato nelle idee della FIJLKAM
Interessante articolo il vostro… ma mi pare che non ci sia nulla da meravigliarsi . Il Judo in Italia è da sempre una cenerentola e lo è sempre stato! troppi interessi di bottega , programmazione pari a zero , regole continuamente cambiate in base al pensiero o alla convenienza del giorno ! . Non credo poi che si voglia spostare tutto sui master e Kata perchè anche questi stanno soffrendo moltissimo (INFATTI SONO DELLE MUCCHE DA MUNGERE ), una timida organizzazione la si vede nella volonta FINALMENTE di mettere in piedi delle squadre come fanno le altre nazioni !! e su questi due settori si parla addirittura DI partecipazioni completamente a spese proprie anche per i convocati ufficiali nella nazionale di Kata alle manifestazioni importanti tipo mondiali ed europei dove altre nazioni si stanno strutturando per sorpassare alla grande l’ Italia ! Un esempio su tutti che fà molto arrabbiare; come si fà ad aumentare le tasse federali per l’ affiliazione ed il tesseramento atleti a palestre gia aperte da un pezzo !!!! cose da restare senza parole !! Una VERGOGNA !!
Quanto giustamente evidenziato e denunciato nell’articolo in commento mostra la fragilità della nostra FEDERAZIONE; le linee direttive indicate evidenziano una volontà precisa: il movimento non deve crescere, altrimenti, come accaduto in altre federazioni, addio controllo. Il Judo è per sua natura uno sport INDIVIDUALE, chi ha i titoli deve poter partecipare, come ad es. nel tennis, a qualsiasi competezioni nazionale ed internazionale, impedirlo è assurdo, anacronistico e purtroppo, spiace dirlo, fatto in mala fede. Mi spiego meglio, con la liberalizzazione e si intende sempre secondo regole precise (es. medagliati ai campionati italiani di categoria) la federazione perderebbe il controllo sugli atleti, è evidente che nessuno potrebbe impedire all’atleta che ha raggiunto il punteggio necessario di partecipare a qualsiasi manifestazione continentale, mondiale e olimpica, ciò determinerebbe automaticamente l’impossibilità della Federazione e della direzione tecnica di decidere in merito. Quante volte abbiamo letto le liste di atleti convocati di tutte le categorie a competizioni internazionali e ci siamo stupiti di leggere alcuni nomi ad esclusione di altri? Purtroppo quanto denunciato è lo specchio di un paese oramai in costante declino, che produce solo polvere e burocrazia; un giovane atleta che si allena, si sacrifica, che accarezza un sogno con queste ridicole regole già capisce che è tutto inutile, se non ha avuto la fortuna di aver avuto oltre al talento anche i natali in un luogo preciso ed alle spalle gli amici degli amici. Cari Signori della Federazione siete fuori tempo e fuori luogo.
Sono completamente d’accordo con quello che scrive Andrea. A me sembra (ma purtroppo ne ho da anni conferma) che siamo in presenza di una federazione che rema contro gli atleti e le società, sopratutto quelle provenienti dalle zone più svantaggiate dell’Italia. A loro non interessa se un atleta fa anni di sacrifici, studia, sta lontano dalla famiglia per mesi….
Dopo anni di sacrifici di atleta, rispettiva palestra e famiglia, a quest’atleta può capitare di essere convocato ai ritiri della nazionale in vista di europei e mondiali e vivere in un continuo assillo dalla mattina alla sera che in qualunque momento potrebbe essere scartato o addirittura sostituito senza nessun motivo apparente(!?). Ma cosa sta rincorrendo? Alla fine diventa deleterio e controproducente. Alla fine quest’atleta arriva anche, forse, a disputare una gara dove si gioca tutto e crolla al primo incontro! Ma si è chiesto qualcuno come mai sta accadendo questo sempre più spesso. Agli ultimi Europei Junior, dopo un mese di ritiro gli atleti hanno conosciuto i nomi della squadra il giorno prima della gara. Vi sembra possibile? (vedi articoli a tale proposito di Italia Judo). Non ho parole e sono molto amareggiata. Il judo scuola di vita!!!
C’è qualche anima buona disposta ad aiutare un’ignorante come me che vuole aprire un blog ma sa poco e niente a riguardo? Ricompensa: tanti sorrisoni 🙂 🙂 🙂
http://it.wordpress.com qui puoi trovare quello che cerchi, facile e veloce!
🙂
Ora come faccio a sapere chi sei per incassare la ricompensa?
esistono ancora i blog? o_0
Scusami Mando,
ma secondo te, quello dove hai appena postato il tuo commento, cosa è se non un blog? :))
ottimo
Ora si che faccio sogni tranquilli! 😉
Ho appena letto l’articolo e voglio ringraziare a nome del maestro Gianni Maddaloni e di tutti i ragazzi della Star Judo Club tutti voi, tutti i tecnici che hanno richiesto e appoggiato la nostra candidatura, tutti coloro che contribuiranno con noi a far si che del judo se ne parli e che ne vengano, attraverso noi, divulgati i sani principi con le sue regole e valori. Lo sport valore aggiunto nella vita, il judo nella formazione sana dei giovani. Grazie.
GRANDISSIMI !!!
Ho invitato anche tutti i miei amici di facebook a farlo….se lo meritano!
Qui si dicono delle cose fondamentali: sapremo chi farà quali gare con mesi di anticipo e sapremo con largo anticipo anche le gare che sono aperte alla partecipazione di tutti. Speriamo sia vero, perché io faccio fatica a crederlo! Me lo auguro!
E’ vero che abbiamo fatto tante medaglie sia a roma che in scozia, però c’era davvero poca gente, senza nulla togliere a chi ha ben figurato.
Se fate informazione, dovete dire anche questo… altrimenti stiamo omettendo qualcosa di importante. Non trovate?
….spero che la meritocrazia faccia da sfondo a queste belle parole. ..gli atleti fanno troppi sacrifici per essere presi in giro. Ricordate…MERITROCAZIA…altrimenti il judo finirà. Fare gare in quanto libere e poi decidiamo noi sulla base delle condizioni complessive dell’atleta….questo non mi piace….
Che grande, bentornataaaaaaaaa!
Ti ho seguita su rai sport, sei troppo forte! Avevo la pelle d’oca e le lacrime agli occhi
Che dire, sei davvero figa Rosalba
Grazie, grazie, grazie, grazie e ancora grazie
Ben vengano le aperture e ben venga la liberalizzazione dei tornei, purché con regole chiare e soprattutto stabili nel tempo, perché con la stabilità è possibile una precisa programmazione tecnica ed economica.
In bocca al lupo Rosalba sei un esempio per tutti!
Sono sempre più orgoglioso di avere una foto con te (Rimini)
Bellissimo ed emozionante articolo!!! Complimenti vivissimi a voi e a tutta la squadra che, con le parole di Odette e dei giovani che assistevano in tribuna, ma anche di tutti gli altri non riportati che ho avuto il piacere di sentire, si sono dimostrato ancora una volta TEAM. Anche questa è la nostra forza, e questi ragazzi faranno grandi cose. Grazie a tutti
Siete fantastici 🙂
Mi conosce la classifica squadre del trofeo sankàku 2012?
Ecco i risultati completi. 🙂
http://www.sankakubergamo.eu/
buona lettura!
Bel sito
Ciao Italiajudo
Salve sono cintura marrone il mio sogno più grande e quello di salire sul podio in una gara importantissima, ci vuole tanto lavora ciao
buonasera, sono interessato a ricevere le foto numero 268-269-270
vi sarei grato se mi indicaste come riceverne una copia.
Cordiali saluti, Marcello Bernarduzzi
Un plauso ai ragazzi ma sicuramente il più sentito va al TEAM di Italia Judo che riesce a dare emozioni a chi non riesce a seguire da vicino le innumerevoli manifestazioni di judo. Sempre precisi e professioni riescono a regalarci le prime emozioni dei ragazzi e a far si che i nostri atleti, almeno per un giorno diventano protagonisti…GRAZIE e continuate così…
una grande e impegnativa scelta, sarà dura ma se ne esce bene non si ferma più
Elio sei mitico, muaaasss
Chi non si evolve, si estingue.
IL FUTURO E’ QUI,COMINCIA ADESSO!
GRANDE ELIO!!!
VAI ELIO, SOLO CON I TUOI ZORI COME UN SAMURAI CHE CAMMINA VERSO LA BATTAGLIA, E’ IN DUBBIO CHE TU SIA DIVERSO DAGLI ALTRI ATLETI E QUESTA SCELTA ATIPICA LO DIMOSTRA ANCORA .
BUONA FORTUNA
Alla ragazza bionda che al trofeo sankaku era vicino lo stand di Italiajudo, non ci crederai ma di solito non son così sfacciato. Quando hai rifiutato il mio invito per un caffè me ne sono andato come se non me ne fosse fregato niente, ma in realtà mi è dispiaciuto molto.
Quel gesto, fatto così davanti a quei pochi presenti con cui eri ha richiesto molto coraggio da parte mia, almeno apprezza questo
Ad ogni modo non demordo. Ci vediamo la prossima volta 🙂
Come sono curioso di sapere …IL. PERCHÉ….. facciamola questa domanda.
ahahahahahahaha quale novità può essere questa, con il caos istituzionale generale siamo solo lo specchio di una porzione di società
“E’ infatti di questa mattina la comunicazione federale ….” cita il pezzo. Comunicazione Federale? Vogliamo dare un nome agli autori? Sarebbe utile sempre sapere CHI ha voluto certe cose. Ricordo lo scompiglio della circolare del periodo natalizio dello scorso anno che sembrava non avere ne padre e ne madre. Poi qualcuno si è svegliato ed ha fatto cambiare buona parte di quanto dichiarato. Sarebbe carino ricordare che in queste occasioni i nomi ed i meriti dicendo i signori Tizio Caio e Sempronio da soli od assieme ad altri hanno stabilito che…. Così giusto per ricordarlo
…………….e gli altri che hanno vinto le altre tappe del trofeo italia????? Tipo LUGO, L’AQUILA SANKAKU????? E allora quelli che saranno a Bellizzi????? A questo punto l’ultima tappa del torneo salernitano non conta una “cippa”?Visto che si terrà dopo le qualificazioni. E non mi si venga a dire che c’era il PAF 2013 al 31 marzo quando lo stop era stato dato il 7 gennaio!!!!!E quando comunque un Programma di attività federale mi si deve presentare ad ottobre\novembre e non ad anno in corso.
Caro Vittorio…ci fossero gli “autori”! Questa è la comunicazione inviata per e-mail, e come vedi non è firmata….”Con la presente comunichiamo ai Comitati Regionali -con preghiera di divulgare l’informazione alle Società Sportive Interessate- che, in occasione del prossimo Campionato Italiano Esordienti “B” di Judo, saranno ammessi in soprannumero alla Finale Nazionale gli Atleti primi classificati delle categorie maschili e femminili del Trofeo Internazionale Città di Taranto e del Trofeo Internazionale Vittorio Veneto.Cordiali saluti.FIJLKAM – Area Sportiva Settore Judo”
E’ noto d’altronde che come avvenne lo scorso dicembre i signori Tizio, Caio e Sempronio -come tu li chiami- non si palesino taqnto facilmente—se non altro perché
ma quindi gli esordienti al secondo anno potranno partecipare alle gare EJU cadetti in quanto “del 15esimo anno” ? Per me comunque il metodo di qualificazione migliore rimane quello della Ranking list basata su un tot di gare e in cui ogni atleta viene valutato per i suoi due migliori risultati. Invece che dare la possibiltà di qualificarsi con una gara sola..
Il metodo deve essere misto. Per esempio i primi 8 del ranking e poi 1 su 4 alle qualifiche. Ovviamente punti fatti in categoria perché questa è un’età dove i valori espressi a gennaio non sono quelli di novembre
programmare con queste sicurezze ……….è molto difficile
Ciao,
ma se si volesse contattare uno degli atleti nella lista come si fà?
Grazie!
Ciao Ali,
se un club volesse contattare l’atleta dovrà scriverci a info@italiajudo.com e provvederemo a mettere in contatto team e atleta.
Ci sembra la soluzione migliore, onde evitare di riportare le mail e i numeri di telefono di tutti i candidati.
Restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Grazie,
Ij Team
Saint Exupery : abbattuto
il piccolo Principe ; chiedere a Stefanel…..
Ciao,
vi conviene evidenziare che se un atleta ha partecipato alle qualificazioni con un club non potrà partecipare alle finali con un altro anche se il club delle qualificazioni non si è qualificato.
All’art. 26 comma 8 dello Statuto Federale:
b) I prestiti italiani devono essere tesserati per Società Sportive che non partecipano alla fase finale del Campionato Italiano a Squadre maschile
non v’è menzione ai club non qualificati. Ci sono novità?
Corretto, nulla da aggiungere.
Grazie,
Ij Team
Non è così, se il club ha preso parte alle qualifiche ma non si è qualificato, i rispettivi atleti possono essere prestati per la fase finale ad un altro club. L’importante è che il club dell’atleta che viene prestato non partecipi al Campionati Italiano di Lignano.
Grazie,
Ij Team
Dopo le prime proteste sta seguendo un silenzio assordante…
Vi inviamo di seguito un appello nostro e di altre società del Veneto inviato al consiglio di settore qualche settimana fa. Tutti i punti che abbiamo evidenziato sono perfettamente in linea con quanto da voi indicato.
18/10/2013
Alla C.A. Consiglio di Settore Judo
Alla C.A. Responsabile Attività Nazionale
OGGETTO: CONSIDERAZIONI sul prossimo programma attività federale 2014
In considerazione di quanto avvenuto lo scorso anno, quando a dicembre è stato reso noto il nuovo regolamento con sostanziali modifiche delle norme su cui verte l’attività nazionale, con la presente desideriamo sottolineare alcuni aspetti prima che il regolamento 2014 venga divulgato, con la speranza che alcune regole, già applicate a livello mondiale, non vengano recepite per l’attività nazionale svolta in Italia.
1- Recupero dai quarti.
In particolare, chiediamo che non venga recepita la modifica relativa ai ripescaggi dai quarti, che già a livello mondiale sta provocando danni incommensurabili, in quanto come vediamo ormai troppo spesso, la sola ranking list non è sufficiente a garantire che i migliori atleti siano in poule differenti, e di conseguenza la classifica finale non rispecchia l’effettivo valore degli atleti. Avendo già visto di persona quanto male funzioni il sistema in campo internazionale, possiamo tranquillamente affermare che tale sistema non premi assolutamente i migliori, ma la gara diventa pura fortuna nel trovarsi in punto o in un altro del tabellone.
Si pensi che danno potrebbe causare l’applicazione di tale sistema alle nostre competizioni nazionali, soprattutto a livello giovanile, dove le competizioni devono rappresentare non solo un test per identificare i migliori, ma hanno anche l’importantissimo compito di gratificare il maggior numero possibile di partecipanti, creando così un bacino di utenza il più ampio possibile. Gli atleti e i tecnici provenienti da tutta Italia investono tempo e denaro per partecipare alle competizioni, e non ha senso che un atleta dopo un incontro possa già essere escluso dalla gara senza poter sperare nel recupero.
A partire dagli Esordienti A che si affacciano per la prima volta all’agonismo, infatti, la fortuna/sfortuna del sorteggio giocherebbe un ruolo fondamentale, creando in giovani atleti e genitori un’idea altamente diseducativa del nostro sport, dove verrebbero ad essere premiati solo i più fortunati in base al sorteggio, e non certo i più meritevoli. Inoltre la norma sarebbe assolutamente assurda anche a livello giovanile, dove esordienti B, cadetti
e juniores cambiando categoria di peso o classe verrebbero a ritrovarsi privi dei punti guadagnati con la ranking list, e quindi totalmente in balia della dea bendata.
In questi tempi di abbandono giovanile dello sport è necessario agire sulla base, che dev’essere il più ampia possibile, ed agire per limitare con tutte le nostre forze l’abbandono, che come evidenzia il CONI è una delle maggiori piaghe di tutti gli sport. L’attuale sistema di doppio recupero è talvolta lungo, ma è l’unico che garantisce che vengano premiati gli atleti migliori.
2- Qualificazioni di diritto.
Nell’ottica sovra descritta riterremmo molto utile anche ripristinare il fatto che vengano premiati gli atleti che raggiungono risultati nazionali di rilievo:
– qualificazione di diritto per i primi e secondi classificati al Trofeo Italia o al Gran Prix Cadetti, anche se cambiano classe (tornando a dare un valore a questi circuiti, che ultimamente stanno perdendo completamente di significato)
– qualificazione di diritto ai primi quattro classificati ai Campionati Italiani, anche se cambiano classe tutti aspetti che non danneggiano certo nessuno, e che danno un minimo di gratifica a quegli atleti che con fatica e costanza sono riusciti ad ottenere suddetti risultati.
3– Criteri di qualificazione alle finali nazionali.
Il sistema attuale è valido, garantisce una scrematura e premia gli atleti che partecipano alla finale. Proprio considerando le classi più giovani (Esordienti) o quelle a maggior rischio abbandono (Juniores), per i ragazzi spesso già partecipare alla finale è un traguardo. Non dimentichiamoci anche dell’importanza dei Seniores, che sono pochi, e che sono importantissimi veicoli nel trasmettere la loro esperienza ai giovani.
E’ pur vero che lo scopo delle finali nazionali è quello di identificare gli atleti migliori, e su questo non c’è dubbio, ma anche chi non è un’eccellenza partecipando alle finali crea una base, e l’entusiasmo e la passione dei tanti permette anche ai migliori di allenarsi e di essere stimolati. Con una visione di lungo periodo, puntare solo alle eccellenze minerebbe la base, che, ribadiamo, dev’essere invece il più ampia possibile.
Potrebbe invece essere valido un sistema di qualificazione misto, dove ad esempio i migliori 10 della ranking list sono qualificati di diritto (o meno, per categorie poco numerose), e gli altri si qualificano con il sistema attuale.
4- Tecnici.
Ribadiamo nuovamente che sarebbe auspicabile che ci fossero incontri a livello nazionale fra arbitri, tecnici ed addetti ai lavori, e con immediate comunicazioni da parte della Federazione quando vengono adottate modifiche arbitrali (spesso per modifiche minori gli arbitri stabiliscono nuove linee, ma i tecnici non ne vengono informati).
5- Disposizione tabelloni di gara.
Come già più volte segnalato ai preposti a livello nazionale, chiediamo che i tabelloni di gara che illustrano punteggi e tempi di combattimento siano disposti in modo tale da consentire ai tecnici e conseguentemente al pubblico di seguire l’incontro nel modo più consono. L’attuale disposizione dei tabelloni preclude ai tecnici di verificare tempo e punteggi, e impedisce al pubblico di capire qual è lo stato dell’incontro, visto che i punteggi non sono visibili. Nell’ottica di una maggiore fruibilità e diffusione del nostro sport, riteniamo fondamentale che i punteggi siano visibili.
Confidenti che le nostre osservazioni saranno da voi analizzate e recepite nel prossimo regolamento federale 2014, attendiamo cortese riscontro
Manuela e Michele Pasini AS Judo Mestre 2001
non è che si potrebbe pubblicare tutti i qualificati esordienti ai campionati italiani? sarebbe ottimo
Tecnicamente potrebbe anche starci, se lo avessero detto chiaramente subito a Febbraio/ marzo , il dubbio è che non sia stato fatto per lasciare l’illusione che anche gli altri tornei fossero determinanti e quindi avere iscritti ecc. ecc. perchè altrimenti potevano perdere di valore,
approfitto dell’occasione per evidenziare un punto sul quale a mio parere non si è discusso abbastanza ( o forse niente ): la questione dei recuperi.
dal 2014 praticamente sparisce il doppio recupero, per altro già tolto a certi livelli.
ma le classi gioavnili, esordienti e direi anche cadetti, non lo si poteva lasciare ?
già sono state introdotti diversi cambiamenti tecnici, sui quali il tempo dirà se sono giusti o no, ma passare al recupero semplice è, a mio avviso, fortemente disincentivante verso la partecipazione alle gare, che poi sono l’anima dell’agonismo.
Con quale spirito un giovane, con famiglia ecc,affronta centinaia di km, col rischio di tornarsene subito a casa ?
staremo a vedere…
saluti a tutti
Nonostante il judo sia lo sport piu’ completo, si sta facendo di tutto per distruggerlo. In Italia facciamo di tutto per far scappare i giovani,i cervelli, le aziende e le regole che vengono “inventante” e imposte nel judo non fanno altro che far scazzare i nostri ragazzi che dopo aver fatto mille sacrifici ( scuola,allenamenti,dieta ecc.) si vedono penalizzati da regole assurde, arbitri incompetenti, organizzazioni incompetenti. Continuate cosi’ come il nostro governo, quando non avremo piu’ produzione, piu’ impiego, piu’ turismo, piu’ societa’ sportive, piu’ niente, non lamentatevi. Il fallimento del nostro paese e’ alle porte, e pensare che avevamo tutto!!
Assolutamente d’accordo.
Invece di migliorare l’essere umano italiano ha la particolarità di peggiorare tutto quello che tocca.
Ma le società qualificate alla finale del Campionato Italiano a Squadre sanno dell’esistenza di questa iniziativa?
Ciao Giada,
purtroppo non possiamo contattare i club uno ad uno. Ma considerati i nostri 35.000 visitatori diversi al mese, direi che il 90% del club è al corrente.
Grazie,
N.
Grandeeeeere
Ben detto! Condivido
Spett. sig. ENNEBI, sembra che Lei mi abbia letto nel pensiero o, forse si sia ricordato del mio intervento nell’ultima assemblea nazionale, dove il sottoscritto ha cercato di portare all’evidenza del mondo federale un’anomalia, ovvero quella che un terzo della federazione dirige gli altri 3 terzi, un intervento che sul posto aveva ricevuto i complimenti di molti addetti ai lavori, lo stesso Presidente Pellicone aveva risposto ufficialmente che ” cosa vuole Zanesco che in quattro anni non riesca a fare un punto con un esordiente?” , più o meno le parole erano state queste, ecco l’arcano, per la conservazione di un sistema di democrazia cosi esclusivo. Aggravato dal fatto che alcune gare sono inutili ” Coppa Italia” fa si che il risultato sia questo, non si cresce perchè non si vuole punto e basta e la colpa è solo dei diretti interessati. Dimenticavo il sottoscritto e Croceri erano soli a chiedere questa cosa, e l’invito al nuovo consiglio direttivo nazionale relativo ad affrontare questa situazione è rimasto un appello nel vuoto, Buona fortuna
Zanesco Claudio
Gentile Sig. Zanesco,
purtroppo l’anno scorso non ero presente all’assemblea della federazione, per cui non ho potuto ascoltare il suo intervento, né tantomeno la risposta “ufficiale” del presidente. Ne consegue che non mi sono limitato a copiare un suo concetto, piuttosto l’ho letta nel pensiero, come ha lei stesso sospettato 🙂
Battute a parte, credo che la mia e la sua tesi (e quella di Croceri) si sovrappongano in parte, per poi divergere nella sostanza, mi spiego meglio: direi che c’è un insieme intersezione tra il suo e il mio insieme. Tuttavia, ognuno di esso, gode di autonomia propria.
Ciò che ci tenevo a sottolineare nell’articolo è che a mio parere il diritto di voto va dato ad ogni club affiliato alla federazione, ma nello stesso tempo ritengo sia giusto premiare quelle associazioni che fanno attività sportiva agonistica (bene e seriamente).
A mio parere, legare il diritto di voto esclusivamente all’attività sportiva agonistica può portare ad esasperazioni e ad anomalie che impediscono l’innovazione e il miglioramento di tutto il movimento, si veda per esempio quanto riportato sopra per le qualificazioni.
Per quanto riguarda la coppa Italia, devo dissentire: è una gara che non porta punti, è vero, ma cela un significato importantissimo: è la gara di chi il judo lo fa per passione (non per professione) e lo fa mentre porta avanti gli studi oppure da lavoratore. In alcuni casi sussistono entrambe le cose.
Il portare punti o meno – a mio parere -non ha nessuna relazione con l’importanza della gara. Proprio per questo nel mio articolo invito tutti ad un cambio di prospettiva. Siamo tutti noi a dover dare importanza alla coppa Italia, al di là del punticino, e devo dire che quest’anno si è fatto un passo avanti con una organizzazione che ha dato la giusta importanza all’evento.
A cambiAre, o meglio, a migliorarci, dobbiamo essere disposti tutti, non dobbiamo aspettAre che chi decide prenda le decisioni giuste, o quelle che vorremmo attuare noi. Bisogna essere propositivi ed ottimisti, sempre secondo il mio modesto parere.
Ne approfitto per ringraziarla pubblicamente per i suoi interventi su questo blog, sempre presenti: l’interazione e lo scambio di pensieri è uno dei motivo principali per cui è nata Italiajudo ed è alla base di ogni forma di democrazia.
Grazie,
Ennebi
Spett.le sig.Ennebi
trovo molto strano il suo articolo..specialmente dopo la sua visita a Montebelluna. Si sa che ci sono regioni, che hanno più interesse di altre ad accorpamenti per le qualificazioni. E sono, guarda caso, le regioni che hanno maggior interesse a portare alle fasi finali il maggior numero di atleti, che in una fase a qualificazione regionale, vedrebbe parecchi suoi atleti non qualificati. Altro che punticini..Qualche anno fa, questo sistema di accorpamento di regioni, se non sbaglio, è stato recepito da ben poche regioni. (Una di queste fu il veneto/friuli/trentino. Dopo l’immediata uscita del trentino, è stata l’ultima a tornare indietro rispetto al resto d’Italia) E solo da chi aveva dietro un grosso movimento alle spalle..Strano che sia venuto a fare queste considerazioni alle qualifiche in Veneto..
Scusate, mi riprometto di non parlarne più dopo questa mia, anche per non essere noioso e ripetitivo, vero la Coppa Italia e il vero campionato italiano per non professionisti, allora meglio chiamarlo campionato Italiano, rimettendo in moto l’assoluto per tutti; per quanto riguarda la democrazia interna, vero nocciolo della questione, ribadisco che non è possibile che circa un terzo delle società affiliate possano esprimersi democraticamente con il voto e gli altri tre terzi NO, come di l’editorialista, tutti devono poter dare il proprio contributo, magari chi si impegna di più nell’agonistica qualcosa di più potrebbe aver diritto di dire, ma per la Fed, è meglio una società con 25/30 affiliati di livello nazionale o 200 tesserati che pagano la quota?, non saprei dire, di sicuro 200 affiliati non agonisti alle tariffe attuali sono bei soldini, è inevitabile che se votano tutti, jujitsu aikido, sumo compresi la geografia del potere potrebbe cambiare e qui… fate voi
Gentile sig. Carmine,
non sono venuto in Veneto con chissà quali intenzioni ‘malvagie’. Come ho già scritto nell’articolo, sono andato a Montebelluna per vedere dal vivo uno strumento eccezionale: kannon. Poi, avendo notato altre cose e ritenendole particolarmente importanti, ne ho parlato. Tuttavia, il ragionamento che ho fatto nell’articolo riguarda tutta Italia e non solo il veneto. Mi pare chiaro!
Spett.le sig.Ennebi
capisco che non sia venuto in Veneto con intenzioni malvage, però citando quello che ha detto nell’articolo “…Quest’accorpamento oltre ad avere indubbi vantaggi economici, che di questi tempi non si possono in alcun modo ignorare…” mi sarei aspettato che di questo accorpamento non si parlasse solo in termini di punticini ma anche allora di un accorpamento dei comitati regionali..! Ne sparirebbero ben due con relative poltrone. E allora adesso mi dica se è solo una questione di punticini?
Rispondendo al sig.Zannesco credo che chi si impegna nell’agonismo spendendo soprattutto tempo e anche denaro, dico che sicuramente ha più voce in capitolo(o dovrebbe averlo) di chi beatamente se ne sta ai margini e pretende di decidere su tematiche ed aspetti che non hanno nessuna ricaduta sulla propria attività amatoriale.
Saluti
Carmine
Sospetto seriamente di essere stato frainteso. Forse non è chiaro che L’accorpamento fatto in occasione delle qualifiche di coppa Italia è stato visto (perlomeno dal sottoscritto) in una chiave molto positiva. Al contrario, il fatto di non aver perseverato in tale accorpamento mi ha fatto capire che il punticino vale prima di ogni altra cosa. E poi ho detto che il punticino è uno strumento importante perché consente di dire la propria, peccato che spesso viene utilizzato come merce di scambio. In queste affermazioni non c’entra nulla il comitato regionale del veneto in sè. Le sue ulteriori riflessioni sull’accorpamento dei comitati possono essere condivisibili…. Ma mi permetta di aggiungere che non ho alcuna pretesa di risolvere la discussione con il mio pensiero e basta. La possibilità di commentare (meglio se con nome e cognome reali) è stata proprio attivata perché tutti potessero contribuire alla discussione.
Grazie,
Ennebi
Auguri al dott. Pellicone in primo luogo per la sua salute.
A Noi constatare che in questi 2 o 3 giorni abbiamo assistito alla caduta degli Dei. Cariche quasi a vita, carriere di lunghezza innaturali in un sistema democratico (e anche la federazione lo dovrebbe essere)arrestarsi senza preavviso, senza lo scricchiolio che precede i crolli. E’ forse il nuovo che avanza?? speriamo avanzi,lavori e dopo un po’ lascio spazio ad altro nuovo in un naturale e continuo avvicendamento che l’ITALIA raramente conosce.
Purtroppo, in questi 2 o 3 giorni, a me è toccato constatare quanto grande sia “la miseria umana”.Quanto sia facile per i “deboli” sentirsi “forti e democratici” solo quando ci si illude che il sistema “crolli”.
Le domande che, in questi 2 o 3 giorni , mi sono posta sono:
dove erano questi “democratici innovatori” negli ultimi quadrienni, visto che l’esito elettorale è stato sempre unanime e totalitario?
dove erano i sostenitori del Maestro Crocieri lasciato solo ad “immolarsi per la causa democratica?
Secondo il mio modesto parere,in questo momento, oltre che ha cercare fantomatici candidati, bisognerebbe prima fare una accurata ricerca per individuare “UOMINI” che abbiano la “RARA” capacità di capire quando sia il momento di un doveroso e rispettoso SILENZIO.
ERMINIA
Ricordare Pellicone e ricordare quello che sono stato nella Federazione è un tutt’uno, dai miei primi passi come consigliere regionale, organizzatore di gare, delegato provinciale, ecc. ecc. fino a quell’ultimo intervento in assemblea nazionale di un anno fa e alla sua chiamata successiva per chiedere un tentativo di dialogo con Croceri con cui se ne erano dette di tutto un pò poco prima, lo definirei uno zio, deciso, severo, ma conciliante con chi gli diceva le cose come le pensava, certamente un grande dirigente sportivo, un augurio a Lui per i problemi personali che lo affliggono.
E ora spetta ai judoKA, ai lottatori, ai karateKA, ai jujutsuKA, ai sumoKA, agli aikidoKA della Federazione decidere se rieleggere un nuovo Presidente con questo sistema, dove come ribadito più volte un terzo delle società decide per tutti o chiedere una maggiore democrazia elettiva
Alcuni aggiustamenti sono interessanti, altri troppo cervellotici. Si lascia troppa libertà interpretativa a mio parere.
Ma la cosa che mi lascia veramente interdetto è la riduzione del tempo di combattimento per le classi femminili, ma cosa significa? La federazione internazionale ci sta dicendo che la tanto sbandierata parità dei sessi in realtà non esiste.
Democrazia! E’ una parola che circola dal 1947, in maniera più insistente,in uno dei Paesi meno democratici d’ Europa perché legato da secoli alle regole del vassallaggio. Regole che non riguardano solo la politica, ma tutte le attività sociali della Nazione Italia. Questa premessa è per dire che ci vorrà molto coraggio per poter diventare un Paese, primo passo indispensabile, quindi il secondo sarà quello di saper decidere le regole con cui giocare e avere il dovere di rispettarle come avviene in un principio democratico e sociale evoluto di un Paese come dovrebbe essere l’ Italia. Immagino che già a Roma oggi ci saranno tentativi di inciuci, e accordi per mantenere le situazioni dei vassalli che cercheranno di convincere i valvassori e valvassini di quanto sarà meglio eleggere un governante X che……Intanto i contadini e servi della gleba che creano realmente il fondo cassa potranno sperare in un mondo che li faccia pagare meglio e vivere meglio !!! Se invece si riuscirà a distaccarsi dal sistema medievale e si cercherà di individuare realmente un’ organizzazione professionale seria organizzata e dinamica, che abbia come obiettivo principale l’ aumento di praticanti che in questo modo possano determinare un maggior peso sociale e volendo politico, forse potremo dimostrare che gli sport minori possono determinare, come fece un certo Davide con Golia, un miglioramento di un Paese come l’ Italia palesemente alla deriva.
TANTISSIMI AUGURI PRESIDENTE
il cammino verso una piena democrazia e sopratutto per un judo veramente partecipato e guidato da persone effettivamente competenti(qualcosa si sta muovendo), a tutti i livelli, soprattutto quelli di base, è ancora molto lungo…
viva il judo
il link ai tabelloni 55 kg apre il tabellone 50 Kg!!!!!!
Please, sostituitelo!
http://www.italiajudo.com/4Pj21/wp-content/uploads/2013/11/552.pdf
questo è il doc giusto…
POCHE PAROLE AD UN GRANDE PRESIDENTE. TANTISSIMI AUGURI PRESIDENTE LUIGI GAROFALO DA SALERNO
Dallo statuto delle federazione di Ginnastica, il diritto al voto si matura già nell’attività regionale, con le opportune modifiche questo basterebbe a stravolgere tutto nell’attuale FIJLKAm, e si parla della FederGinnastica non della luna
Art. 11 – Assemblea Nazionale
1. L’Assemblea Nazionale è il massimo organo della F.G.I., ed è
composta dagli aventi diritto a voto. Come tale esamina e
delibera su tutte le attività relative alla vita federale indicando, ove
necessario, i mezzi e gli strumenti, anche normativi, per il
raggiungimento dei fini statutari.
2. Partecipano all’Assemblea senza diritto di voto:
a) i Presidenti onorari della F.G.I.;
b) il Presidente della F.G.I.;
c) i componenti del C.D.F.;
d) i componenti del Collegio dei revisori dei conti;
e) componenti degli organi di giustizia;
f) i tesserati che ricoprono cariche elettive negli organismi
internazionali ai quali la F.G.I. risulta affiliata;
g) i Presidenti dei Comitati regionali e provinciali, partecipanti
nella loro specifica funzione, ed i Delegati regionali;
h) i rappresentanti delle A.S. affiliate che non hanno maturato il
diritto di voto.
3. Partecipa all’Assemblea con diritto di voto, nella quantità riportata
dalla tabella, la A.S. che al momento dello svolgimento sia
affiliata da almeno dodici mesi e che abbia svolto attività sportiva
ginnastica stabilita dai programmi federali e/o attività agonistica
stabilita nel calendario federale in una o più discipline sportive di
cui all’art. 1,comma 4 ed a condizione che alla data di
convocazione dell’Assemblea partecipi all’attività sportiva ufficiale
della FGI.
Alla A.S. che ha svolto, con carattere continuativo, effettiva attività
sportiva ginnastica stabilita dai programmi federali è riconosciuto
il voto di base (1° livello della tabella).
Alla A.S. che ha svolto, in una o più discipline sportive, attività
agonistica stabilita nel calendario federale, approvato con
deliberazione del C.D.F. ed emanato prima dell’inizio di ogni anno
sportivo, sono attribuiti i voti plurimi ( 2° e 3° livello della tabella). FEDERAZIONE GINNASTICA D’ITALIA
10
1° livello Voto di base
Voti 1 Attività sportiva Prevista nei programmi federali
Discipline
sportive
ARTISTICA
MASCHILE
ARTISTICA
FEMMINILE
RITMICA GINNASTICA
PER TUTTI
AEROBICA TRAMPOLINO
2° livello voti plurimi
Voti 1 Regionale Regionale Regionale Regionale Regionale Regionale
Voti 2 Interregionale e
Nazionale
Interregionale e
Nazionale
Interregionale e
Nazionale
Interregionale,
Nazionale e
Internazionale
Interregionale e
Nazionale
Interregionale e
Nazionale
3° livello voti plurimi
Voti 4 Interregionale Interregionale Interregionale Assoluti ed
Internazionale
Assoluti ed
Internazionale
Voti 6 Nazionale
Internazionale
Universiadi
Giochi del
Mediterraneo
Campionati
Europei Junior
Nazionale
Internazionale
Universiadi
Giochi del
Mediterraneo
Campionati
Europei Junior
Nazionale
Internazionale
Universiadi
Campionati
Europei Junior
Coppa del Mondo
Camp.
Mondiali
Campionati Europei
Junior e Senior
Coppa del Mondo
Camp. Mondiali
Camp. Europei
Junior e Senior
Voti 8 Coppa del Mondo
Camp. Mondiali
Camp. Europei
Senior
Coppa del Mondo
Camp. Mondiali
Camp. Europei
Senior
Coppa del
Mondo
Camp. Mondiali
Camp .Europei
Senior
Voti 9
Giochi Olimpici Giochi Olimpici Giochi Olimpici Giochi Olimpici
Il voto di base ed i voti plurimi sono cumulabili. Non sono
cumulabili i voti acquisiti in una stessa disciplina ed alla A.S.
spettano i voti del maggior livello raggiunto. I voti acquisiti in
diverse discipline sono cumulabili, purché conseguiti con atleti
diversi. Sono cumulabili i voti conseguiti nelle gare di squadra con
atleti della stessa A.S. che abbiano gareggiato in altre discipline.
Nel caso in cui una A.S. svolga esclusivamente attività agonistica
di 2° e/o 3° livello, dei voti plurimi assegnati un voto viene
considerato quale voto di base.
Ai fini dell’assegnazione dei voti va considerata l’attività sportiva
ed agonistica dell’ultimo anno solare precedente l’Assemblea.
4. I voti acquisiti dall’atleta concesso in prestito nelle gare di squadra
sono attribuiti alla A.S. che lo ha in prestito.
Per tutta la rimanente attività agonistica i voti sono attribuiti alla
società di appartenenza.
5. Contro l’errata o omessa attribuzione dei voti è ammesso ricorso al
C.D.F. entro cinque giorni dalla pubblicazione dell’elenco degli
aventi diritto di voto. Il C.D.F. decide in via definitiva ed
inoppugnabile.
6. L’Assemblea Nazionale è composta dai legali rappresentanti
delle A.S. aventi diritto di voto, o dai loro delegati purché dirigenti
in carica.
Ogni Presidente di società, o il suo delegato, può rappresentare
oltre la propria, tramite delega anche un’altra società,
appartenente alla medesima regione, se all’Assemblea hanno
diritto di partecipare fino a 100 società votanti, due società fino a
200 società votanti, tre società fino a 500 società votanti quattro
società fino a 1000 società votanti e cinque società oltre le 1000
società votanti.
Le deleghe devono essere conferite per iscritto e contenere il
Mi sembra tutto molto buono… mi la perplesso come fare ad assegnare shidi senza dare il matte. Nn si capirà un tubo e soprattutto l atleta potrebbe nn accorgersi di aver subito shido e perché. E poi se ad es da una presa incrociata l arbitro assegna shido semza interrompere gli atleti. E da lu nasce un aziobe valutabile. Boh! Sarebbe bello una raking degli arbitri anche in talua e pubblica. Così ognuno puo sapere com è stata valutato ad ogni gara e capire perché è stato convicato un altro.
Dei grandi personaggi molti ne dicono bene, altri, sempre molti, ne dicono male… Dottor Pellicone, lei è stato il nostri Presidente per tanti anni (molti dicono per troppi), non sta a me discutere su questo, ma lei ci ha rappresentato, ci ha coeso e spinto in avanti, ci ha fatto sentire di essere “una forza”. Ora è il momento di cercare di dare a lei quello che lei ci ha dato: presenza assidua, rispetto delle regole… E’ il momento di esserle vicino, di farle sentira il calore della sua Federazione. Sono sicuro che tutti, come me, in questo momento stanno facendo questo. Con infinita stima…ASD I Samurai KGR Grosseto.
A che ora inizia la categoria femminile?
Complimenti a tutte!!
bravissime
Un caloroso augurio ad un grande Presidente da tutto il Ju Jitsu siciliano….
Complimenti a questo nostro ennesimo campione per le soddisfazioni che sta ricevendo. Peccato che ancora una volta ……arrivino dall’estero! Cos’è che rende questo paese così’ refrattario nel riconoscere i meriti dei nostri atleti ? E’ mai possibile che anche nello sport si ripeta il triste esodo verso l’estero dei nostri migliori talenti? Cosa rende difficile se non impossibile la valutazione meritocratica di ciò’ che nello sport e’ più’ che evidente visto che non si vince con le raccomandazioni ? Perché’ si continuano ad illudere atleti, famiglie, Società’ Sportive ed insegnanti sul grande futuro dei talenti che amano questo meraviglioso sport, quando vediamo che i nostri campioni ottengono riconoscimenti solo all’estero?
Sicuramente il momento é CRUCIALE il rinnovamento già espresso nella nuova dirigenza tecnica (Toniolo, Maddaloni,e i tanti nuovi collaboratori Tecnici) ora ha l’opportunità quasi inaspettata di espandersi nella componente Dirigenziale,rinnovandola ma sopratutto RINGIOVANENDOLA,perché a mio giudizio questo é il punto cruciale, non abbiamo più bisogno di PACATA SAGGEZZA ma di nuova PULSANTE ENERGIA, chi ha l’età pensionabile se la goda questa pensione, lasciando la Federazione a chi ha la forza e la voglia di guardare verso il FUTURO. La nuova dirigenza potrà essere tale solo e soltanto rivolgendosi alla base, che oggi é fatta di palestre medio piccole che lentamente ma inesorabilmente si stanno svuotando,forse perché non riusciamo a rendere appetibile ai giovani il ns. sport rispetto a quelli più diffusi quali calcio e basket ma anche rispetto a quelli emergenti quali rugby e volley. E qui sicuramente ci vogliono idee innovative e investimenti anche a livello di immagine usando i mezzi che la rete ci offre ma che finora sono stati sotto utilizzati. La speranza é nei giovani,lasciamoli provare anche a dirigerci magari ci faranno scorgere orizzonti che Noi (anche io sfioro i 50)non avevamo visto chiusi nei ns. pensieri
Cari Amici di ItaliaJudo,
colgo l’occasione che consentite meritoriamente per offrire il mio contributo sul delicatissimo argomento.
In primo luogo è chiaro che si apre una fase di passaggio fondamentale, l’uscita di scena del protagonista principale, a cui consegniamo il miglior in bocca al lupo e il plauso per la straordinaria opera svolta, crea sgomento e confusione. Sino ad oggi la Federazione era retta dall’incarnazione moderna del macchiavellico principe rinascimentale, figura che sfugge a qualsiasi catalogazione per la sua singolarità ed irripetibilità.
Purtroppo il destino di tutti gli uomini è fugace, fragile, però per fortuna resta il frutto del loro lavoro, che nel caso di specie è stato senza dubbio eccellente ed irripetibile.
Ora, stante le norme che regolamentano la Federazione, la successione è scritta e d’altra parte con un pò di buon senso si comprende che non poteva andare diversamente; io credo e spero che il Successore avrà le qualità e la tempra per reggere il peso della responsabilità che si assume insieme al consiglio federale che lo dovrà sostenere, ma credo e spero, che la prassi li convincerà che è ormai necessario cambiare le regole del gioco; come pacatamente hanno scritto l’indimenticato Maestro Nicola Tempesta e il grande Claudio Pollio in una lettera aperta, le regole devono essere cambiate. E’ necessario però non pensare che la responsabilità in tale senso debba essere assunta solo dai vertici federali e dal coni, la responsabilità principale deve essere assunta dalla base, che deve chiedere per ottenere, deve crescere. Matteo Pelicone ha avuto lo straordinario merito di saper comprendere e conoscere il movimento ed i suoi uomini, il metodo evidentemente ha funzionato benissimo, ora è il movimento che deve dimostrare al nuovo Presidente che tale metodo non è più efficace, invocando una modifica dello statuto, che consente una vera diretta partecipazione di tutti i tesserati all’agone elettorale. E’ chiaro che con l’attuale sistema la candidatura da parte di un qualsiasi tesserato è impensabile, ma questo era in qualche modo frutto delle esigenze del movimento, che necessitava della guida sicura ed incontrastabile del Presidente, se questo oggi non è più vero, come da più parti si sente dire, è il movimento che deve dimostrarlo con i fatti e non con le vane chiacchiere, diversamente demonizzare il sistema è sterile ed anche, scusate, puerile. Infine, per riprendere l’intervento dell’amico Bottinelli, sicuramente sincero ed apprezzabile, credo che un primo passo possa essere quello di valutare già a livello locale il lavoro svolto dai comitati regionali partendo da una semplicissima constatazione rigurardo all’opera promozionale svolta sul territorio, che si può valutare in un solo modo: i numeri. Mi spiego meglio, i comitati regionali hanno il principale compito, oltre quello di governare il movimento locale ed imporre il rispetto delle regole federali, di promuovere, appunto, la pratica delle nostre discipline e per verificare il corretto svolgimento di tale compito basta considerare il numero di tesserati, se il comitato alla fine del suo mandato non ha incrementato tale numero evidentemente ha fallito e deve essere cambiato. Altro punto fondamentale da affrontare sarebbe quello di prevedere regole che impediscano il verificarsi di enormi conflitti di interesse in campo aribtrale, che sappiamo tutti essere una leva di potere formidabile; basterebbe, come d’altra parte succede in tutti gli altri sport olimpici, creare un organismo separato che governi gli arbitri, immaginate cosa succederebbe se gli arbitri di calcio, come avviene nella Fijlkam, fossero tesserati delle società calcistiche; non nascondiamoci dietro un dito, lo sappiamo tutti, gli arbitri sono tutti tesserati con le varie asd ed è comprensibile che cerchino di fare i loro interessi, siamo italiani! come d’altra parte ci sono tantissime persone obiettive ed oneste; allora per eliminare ogni sospetto cambiamo le regole e creiamo un percorso separato, si è mai visto un calciatore che poi diventa arbitro!
Spero che il nuovo Presidente ed il nuovo Consiglio Federale siano pronti ad accogliere le istanze della base se ve ne saranno, diversamente ricordiamoci che “CHI SI FA PECORA IL LUPO SE LA MANGIA”.
LIBERA-MENTE 2.0
Come al solito Italia Judo si propone sempre con grandi tematiche che forse andrebbero da tutti noi più valorizzate e pubblicizzate. Comunque bando alle chiacchiere, ci siamo, si cambia il vertice. Prima di tutto onore a chi fino ad oggi ha cercato, con non poche difficoltà di portare in alto il judo e le discipline per le quali è stato chiamato a gestire. Voglio ricordare a Lor Signori che per fare grande una squadra serve il contributo di ogni singolo giocatore quindi se dobbiamo dare meriti o bacchettate diamole all’intera squadra e non usiamo un eventuale capo espiatorio. “RINNOVARE” questa è la parola giusta. RINNOVARE ma non RIVOLUZIONARE. Quindi rivedere ombre che fino ad oggi sono state sugli spalti del judo non vuol dire RINNOVARE. La storia è obbligatoria e indispensabile in questa nuova aria di RINNOVAMENTO ma affiancata da giovani idee, e sopratutto idee imprenditoriali. La nostra federazione ha bisogno di fare quel passo che fino ad oggi non ha fatto per paura di sbagliare e di essere additata. BASTA con quelle banali ipocrisie. Adesso servono i fatti.
QUESTE alcune IDEE PER UN RINNOVAMENTO SANO, queste alcune idee indispensabile per non rendere VANO il lavoro e i SACRIFICI dei nostri atleti e tecnici, mettendo in primo piano gli INTERESSI DEI GIOVANI.
-Primo punto: Un imprenditore con idee concrete e volontà di diventare grandi;
-Secondo punto: Giovani PREPARATI DEL SETTORE con idee INNOVATIVE nel gruppo federale;
-Terzo punto: ARBITRI indipendenti da TUTTI e da TUTTO con una commissione per la valutazione delle singole posizioni, con facoltà di ammonire e sospendere.
– Quarto punto: Creare un ponte organizzativo, operativo e strutturale tra scuole e federazione con possibilità di seguire i giovani atleti sin dalle scuole elementari in sinergia con i professori di educazione fisica.
– per il quinto punto e i restanti propongo un referendum tra i ragazzi per quello che più, secondo il loro punto di vista, ritengono indispensabile alle loro esigenze di sportivi.
AMICI INSIEME POSSIAMO FARE TANTO PER IL NOSTRO AMATO JUDO, LE DIVISIONI, LA CATTIVA POLITICA E GLI INTERESSI PERSONALI NON FARANNO ALTRO CHE DISTRUGGERE IL NOSTRO SPORT.
VOGLIO PRECISARE CHE SONO SOPRATUTTO UN GENITORE ALLE PRESE CON LE PROBLEMATICHE DI UN FIGLIO CHE HA DECISO DI FARE JUDO, E CHE SI E’ AFFACCIATO DA POCO NELLO SCENARIO TECNICO DI QUESTO SPORT. IL MIO CONTRIBUTO VA A QUELLE PERSONE CHE NEI PROSSIMI ANNI DOVRANNO FARE IL BELLO E CATTIVO TEMPO DELLE GIORNATE DI MIO FIGLIO E DI CENTINAI DI GIOVANI ATLETI.
x gli amici di Italia Judo, ancora grazie per aver dato l’opportunità di dare voce a tutti.
complimenti ad AKYAMA SETTIMO erano decenni che non si vedeva una società civile vincere il titolo a squadre ma sopratutto 3 società civili su 4 sul podio. Anche i dopolavoristi menano !!!!!
QUESTE LE MIE PROPROSTE
2.Modernizzazione e democraticità all’interno della Federazione attraverso i seguenti Step
ampliare la base d’accesso al voto nel rispetto dei regolamenti del CONI, prendendo ad esempio lo statuto della Feder Ginnastica, quindi di una Federazione inserita nel CONI propongo il seguente schema:
Un voto a tutte le associazioni Federali in regola, + 1 se queste associazioni partecipano alle fasi regionali di qualificazione ad un qualsiasi campionato nazionale (coppa Italia compresa) individuale, +1 se uno o più atleti si qualificano alle fasi successive Interregionali; +1 se uno o più atleti si qualificano alle fasi successive Nazionali; +2 se un atleta partecipa ad un torneo Internazionale fra quelli individuati di interesse Federale dalla D.T.; +5 se un atleta partecipa a campionati d’Europa, mondiali, olimpiadi, nel caso di atleti iscritti a gruppi sportivi militari il punteggio è sempre e comunque diviso a metà con la società sportiva non militare che ha tesserato per più anni l’atleta alla federazione;
Si tratta di voti effettivi riguardanti il singolo atleta, cumulabili fra loro, ( esempio, la società “Judo nazionale” ha effettuato il regolare tesseramento 1 voto, porta 5 atleti alle regionali, 6 voti, due di questi passano alle interregionali, 8 voti, uno va in finale, 9 voti, l’atleta va con la nazionale al Torneo X 11 voti, partecipa al mondiale 16 voti), il sistema è sicuramente migliorabile ma dentro al principio enunciato.
Le società dei settori che non partecipano all’attività sportiva hanno comunque un voto di base, intendendo l’affiliazione e il tesseramento il requisito minimo di partecipazione all’attività federale. –La stessa cosa vale per le discipline associate che non hanno attività sportiva, per il Sumo e il Jujitsu vale lo schema principale adattato ai loro sistemi di gara.
3.Questo riordino permette l’organizzazione di qualificazioni per regione, primo filtro, ad una fase interregionale, secondo filtro, facendo giungere alle finali nazionali i più meritevoli, creando una gradazione che stabilisca i valori di partecipazione alle finali, vero evento storico dell’anno da realizzarsi con ampia possibilità di visibilità e comunicazione attraverso i mass media. Inoltre si realizza un risparmio notevole per le società che potranno spostarsi per regionale e interregionali con gare da effettuarsi in giornata.
4.possibilità a chiunque di candidarsi alle cariche Federali senza nessun tipo di deleghe ma semplicemente proponendosi.
5.Istruzione e formazione degli atleti delle nazionali, i quali nei periodo di ritiro saranno formati anche in tutto quello che potrà essere utile a loro e quindi alla massa dei praticanti, una volta finita la parentesi agonistica.
6.Creazione di Intercentri (esperienza positiva degli anni passati) per la formazione di atleti e NOVITA’, anche dei tecnici. Potenziamento della struttura centrale di OSTIA per la super specializzazione
7.Decentramento totale delle attività per bambini fanciulli e ragazzi dando alle Province massima possibilità organizzativa, sempre coordinata dai C. Regionali
8.Abbassamento e riequilibrio delle quote di affiliazione ( obbiettivo massimo sarebbe tesserare i Pre Agonisti gratis o a cifre di 1 / 2 euro)
9.Rientro a pieno titolo dei settori JuJitsu nel settore Judo con la eliminazione della doppia affiliazione e formazione degli insegnanti di judo nel settore jujitsu da effettuarsi con particolare serietà per gli anni futuri lasciando agli attuali insegnanti la facoltà di inserirsi nella formazione.
10.Quanto sopra vale per i settori Lotta-Sumo
11.MGA di 1° livello obbligatorio per tutti gli istruttori delle discipline FIJLKAM
12.Elezioni da effettuarsi prima a livello regionale e poi nazionale
13.Riunioni degli organi eletti, nazionali e regionali da effettuarsi attraverso le moderne tecnologie al fine di effettuare i massimi risparmi su indennità e trasferte.
Energia sì, ma anche maggior informazione e condivisione con una rete capillare del territorio, che non esiste secondo me……
ci sarà lo streaming?
No, l’organizzazione della gara ha garantito il servizio solo per ieri. Riporteremo noi i risultati incontro per incontro.
ok grazie ..
i maschi partiranno subito dopo la finale femminile?
tra due squadre come posso vedere quali atleti hanno vinto? grazie
Purtroppo al momento non è possibile.
sicuramente c’è un errore di scrittura… se il Valpolicella ha vinto sul Grosseto , come fa la nippon ad affrontare il Grosseto… semmai dovrà affrontare il valpolicella sbsglio?
C’era un errore ed è stato corretto. Ringrazio per la segnalazione AC
di nulla..
in seguito si saprà quale atleta ha vinto sull’altro allora?
chi incontra adesso la besanese?
la besanese incontra chi vince tra s. angelo e grosseto.
grazie
la besanese farà la finale 3/5 contro il sant’Angelo
besanese bronzpo
c’è un’errore il dojo equipe bologna vince 4- 1 contro il KDK Judo Vittorio Veneto
Prondo Cordoglio e Sentite Condoglianze alla Famiglia e al Mondo del Judo Federale.
Sentite condoglianze alla famiglia
Condoglianze
Ma a proposito… quanto bisognerà attendere sto benedetto PAF2014?????? Il DT Toniolo in live streaming di Lignano avva detto che sarebbe dovuto uscirè domenica o in questi giorni…
Un Grande Uomo ci ha lasciato, il Popolo FIJLKAM è in lutto.
Condoglianze alla famiglia.
In questo doloroso momento il mio pensiero và alla Signora Pellicone, alla quale vorrei rivolgere un affettuoso ringraziamento per aver permesso di condividere all’intero mondo sportivo un “GRANDE UOMO” come Matteo Pellicone.
Grazie!
E’ encomiabile che in un momento così particolarmente doloroso si pensi a pianificare la propria attività ed in particolare al PAF 2014…comunque, nonostante tutto poichè pronto da qualche giorno, oggi è stato inviato ai Comitati Regionali il regolamento di partecipazione all’attività Internazionale 2014. Magari lasciamo passare ancora un paio di giorni, per rispetto ad un grande Uomo che purtroppo ci ha lasciato, cosicchè tutta la struttura Federale abbia modo di porgere al Dott. Pellicone il saluto che merita, e arriverà anche il PAF 2014…
Caro Luigi,
molto spesso non è la dedizione al lavoro a spingere alcuni uomini ad andare di fretta!! Molto spesso è la consapevolezza che il fermarsi, anche solo un attimo, li costringerebbe a rendersi conto che nessuno si fermerebbe a spendere una sola lacrima per loro!
Un Doveroso Saluto ad un Grande uomo.
Il cielo raccoglierà la tua vita.
Sentite condoglianze alla famiglia.
Sentite condoglianze dalla Palestra ASD JUDO OK AREZZO.
Grazie Presidente.
SENTITE CONDOGLIANZE BUON VIAGGIO PRESIDENTE
ASD POLISPORTIVA BESANESE
Come sempre la Signora Di Toma esprime in modo semplice, pacato, educato concetti corretti e precisi.
CAMBIARLE RUOLO SAREBBE UNA PERDITA NOTEVOLISSIMA DAL PUNTO DI VISTA TECNICO E NON SO NEMMENO COSA NE PENSA LEI, MA A MIO PERSONALISSIMO GIUDIZIO SAREBBE IL PRESIDENTE FEDERALE IDEALE PER DARE NUOVO IMPULSO AL NS. SPORT.
Sono perfettamente daccordo con Laura non capisco la motivazione del minuto in meno per le donne!!!!! Sarei inoltre molto felice se Laura si proponesse come Presidente il nostro sport ne trarrebbe giovamento in tutti i sensi.Comunque sempre grazie Laura per quel che hai fatto e che continui a fare!!!!!!
Per certi versi qualcosa di simile capita anche da noi voglio sperare per l’inerzia di volontà nel voler prendere decisioni drastiche. Cito ad esempio il caso evidenziato nel programma “Le iene” riguardo gli abusi sessuali perpetrati da un tecnico di Karate e che pur a conoscenza della Federazione non erano mai stati sanzionati. In ogni caso piccoli centri di potere e atti di dispotismo e mancanza di professionalità soprattutto a livello di piccoli club che utilizzano il paravento federale a scopi utilitaristici ed economici sono la causa del disamore e dell’abbandono di tanti atleti in erba che si allontanano loro malgrado dalla nostra disciplina
Come sempre grande Laura!
Solo una nota a chi ha scritto questo interessante articolo: “primo settimo dan italiano in rosa” Laura ha il judogi bianco, al massimo blu, in rosa non l’ho mai vista. Se volete fare un articolo a favore delle pari opportunità attenzione a quello che scrivete. E’ anche cambiando i luoghi comuni e i modi di dire che le cose piano piano si muoveranno verso un futuro privo di discriminazioni legate al genere.
dopo molti anni che faccio parte di questo sport mi ritrovo a combattere come quando era ragazza per le stesse cose ,ritrovogli stessi portavoce e come allora i soliti portavoce ,che non hanno paura di parlare esprimendo in modo pacato il loro personale (ma altamente qualificato )parere
Laura Di Toma presidende sarebbe l’unico vero cambiamnento X TUTTI ………………..ROSA O CELESTI che siano
In un deserto di idee ben vengano questi interventi purché non rimangano squarci di luce nella nebbia.
Chiunque prenda il comando della nostra federazione sappia trarre vantaggio da chi esprime le proprie opinioni e magari ha il coraggio di cantare fuori dal coro, nel rispetto e nella dialettica del confronto.
Brava Laura, come sempre, chiara lineare precisa.
Mi ritrovo nelle parole della Maestra Di Toma vuoi perchè la mia cariera di insegnante ha visto molte mie atlete medagliate alle finali Nazionali , ma in particolare anche come marito di una ex atleta di massimo livello e padre di due brave agoniste.
Per cui non devono svilire il judo femminile, ma se hanno ragioni valide per giustificare questi cambiamenti le portino a nostra conoscenza.
Un semplice Grazie per il grande insegnamento che mi ha dato fuori dal tatami.
Gian
ARRIVEDERCI MATTEO ?.
Ogni volta che un parente o una persona amica ci lascia mi interrogo sul mistero della vita e della morte. Purtroppo non possedendo, io, il dono assoluto della Fede, la scomparsa delle persone che ho amato o stimato o comunque conosciute lascia dentro di me una incertezza un vuoto che si rinnova ogni volta.
Matteo Pellicone è stato per me un punto di riferimento, un amico, un consigliere disinteressato. Egli mi ha onorato della sua amicizia. Quando nelle vicissitudini, non sempre positive, che la permanenza nella Federazione mi arrecava avevo una persona con la quale sfogarmi e che sempre, dico sempre, mi riconciliava con un mondo con il quale non sempre mi ritrovo e mi riconosco.
Ora di Matteo posso ricordare la sua grande forza d’animo, il suo coraggio in un momento che per chiunque di noi è e rimarrà un momento difficile della nostra vita.
In questo momento mi piace pensare che, forse, esiste un mondo dove le persone giuste come Matteo e come tanti altri con i quali ho passato gran parte della mia vita in un mondo difficile fatto, anche di meschinità e invidie, dove ritrovarsi con lo spirito giusto con il buonumore e l’ironia che erano la dote principale di Matteo Pellicone.
Grazie Matteo ora so e mi accorgo di cosa sei stato per tutti noi, di quanto eri necessario e quanto hai dedicata in ogni istante alla crescita della Federazione.
Forse per questo, che è comunque un momento triste, mi piace dire “ARRIVEDERCI MATTEO ARRIVEDERCI PRESIDENTE” ?.
Alberto Di Francia
Delle persone che ho conosciuto e con cui ho avuto a che fare nel mondo del judo ricordo soprattutto, Urrata Gianni arbitro e maestro appassionato, Giorgio Sozzi e non mi dilungo oltre per spiegare quello che ha fatto, Maurizio Bignami, per me il più doloroso addio, Cesare Barioli un MAESTRO, Ubaldo Paschini, un secondo padre, ora il Presidente Pellicone, mi piace pensare che prima o poi quando toccherà a me, arriverò su un tatami e ricominceremo a discutere come quando eravamo qui.
E ‘un peccato che solo ora ho trovato questo sito prima ho avuto così tante domande e tante risposte qui . Grazie!
Di solito, di fronte a cambiamenti regolamentari che hanno come motivazione quella di favorire il ritorno ad un judo più bello e più conforme a quello delle origini (quello, per intenderci, che una volta si definiva Kodokan Judo) cerco di avere un pregiudizio genericamente favorevole, prima di esprimermi.
E’ stato questo il caso della direttiva, emanata da WJF e UEJ, che sanzionando le tecniche con prese alle gambe, intendeva promuovere un Judo meno statico e favorire un ritorno a tecniche che potremmo definire più “classiche”.
Pur nutrendo qualche diffidenza ho preferito aspettare l’applicazione delle nuove regole prima di pronunciarmi.
Debbo constatare, purtroppo, che come tutte le regole astratte, la loro applicazione concreta –ovvero tradotta in gestione arbitrale – ha finito, paradossalmente, nel risolversi nell’esatto contrario.
Capita così di assistere a decisioni che finiscono per sanzionare anche il minimo sfioramento della gamba e, dunque, ad un aumento di interventismo arbitrale a danno dei contenuti tecnici reali.
Questo perché le nuove regole hanno omesso di suggerire una diversa considerazione della volontarietà dell’azione.
Tori attacca; nello svolgimento dell’azione un braccio (o addirittura un gomito, è capitato anche questo) tocca la gamba di uke; l’arbitro interviene e sanziona.
Il contrario di quanto avviene persino nel calcio, dove la volontarietà del fallo di mano conta e come! Questo nel Judo non esiste, basta un semplice contatto per instaurare una sorta di cortocircuito da punire con la massima severità.
Tralascio lo sbigottimento di atleti costretti a subire sanzioni che appaiono prive di fondamento e che comunque non permette riparo e riparazione (come ci si allena a non cadere nella casualità di un contatto involontario?).
Penso che i nostri dirigenti arbitrali potrebbero iniziare a premere sugli organismi internazionali per un ripensamento che non ci faccia pensare a quel vecchio proverbio per il quale le strade dell’inferno sono di solito lastricate di buone intenzioni.
Alberto Di Francia
MI associo al commento del Maestro Di Francia: secondo me il problema nasce prima ancora.
Sembra che nel judo moderno il vero protagonista sia la sanzione.
Da quando e stato inserito lo shido dopo una sola azione passiva abbiamo assistito ad un progredire di sanzioni sempre maggiori e diverse che hanno condizionato tutte le gare, dai regionali “esordienti” alle Olimpiadi.
Naturalmente gli effetti sono diversi: dopo aver perso due o tre gare perche “fa ippon” e viene dichiarato perdente, il ragazzo smette di fare judo (e questo e l aspetto piu terribile), ma a livello mondiale e un problema politico.
La possibilita dell arbitro di condizionare il combattimento diviene una cosa cosi palpabile che,anche in caso di assoluta buona fede, i dubbi non possono che crescere.
Nel Sumo, per esempio, l arbitro da il via quando i lottatori sono gia partiti: decidono LORO il momento della partenza, che nel Sumo e importantissimo.
Se nel Judo la massima importanza venisse data agli atleti, anziche a regolamenti o, peggio, ad arbitri, non assisteremmo a quello che ormai e riconosciuto come uno scempio del nostro sport.
Questo sarebbe anche di aiuto agli arbitri: con un regolamento cosi “interpretabile” e discrezionale anche chi e in assoluta buona fede puo sentirsi accusato di parteggiare…
Questo va tristemente a scapito di tutto il Judo: se notiamo ci sono corsi allentori, aspiranti tali, arbitri, presidenti di giuria ecc. pieni e sempre meno atleti!
Troppo spesso ci sentiamo dire che senza regole ed arbitri non si puo gareggiare, e… senza atleti?
Purtroppo i nuovi regolamenti (e anche i loro cambiamenti continui) fanno in modo che la gente si allontani dal nostro sport: forse in qualche altro Paese questo e lo scopo, allontanare tutti in modo da fare judo in 3 ed essere sempre campioni e membri della nazionale (con i conseguenti benefici econoimici e di “prestigio”).
Mi auguro che il nostro peso politco a livello internazionale continui a crescere in modo da avere sempre piu voce in capitolo per mantenere il Judo qualcosa che tutti vogliono fare!
Buon Judo!
Mi sembra che il M°Di Francia abbia assolutamente ragione e trovo che gli aspetti più penalizzanti siano 2 :
La sanzione assolutamente eccessiva uno shido e l’annullamento della tecnica eseguita mi sembrerebbero più ragionevoli.
Lo sterminio di quelle tecniche di contro lancio e contrattacco quali te guruma che la precedente versione del regolamento aveva salvato. Oltre a ciò mi sembra che la classe arbitrale avesse fatto fatica ma alla fine digerito la precedente versione del regolamento, e con l’aiuto delle riprese oggi in uso fosse comunque più facile valutare l’azione.
Ciò premesso l’attuale situazione mi sembra estremamente frustrante per atleti che accidentalmente toccano una gamba e subito dopo tornano a casa, molto lontano dallo spirito del Judo e il tutto senza far diventare più belli i combattimenti e quindi appetibili da sponsor e televisioni che continuano ad ignorarci.
La strada da seguire a mio avviso non passa dallo snaturamento del ns sport con l’eliminazione assoluta di alcune tecniche ma dal modo di proporsi al pubblico con punteggi semplici e se ci capita di andare in TV con sintesi registrate a base di IPPON che ne esaltino la spettacolarità.
Hanno ragione sia il M° Di Francia che Marco Bottinelli. Io avrei dato shido a chi prendeva le gambe e non realizzava nessun punteggio. Facendo così hanno snaturato il judo. Il te guruma ed il kata guruma sono tecniche tradizionali del judo ed inoltre sono molto spettacolari…se proprio volevano renderlo spettacolare!!! Se andiamo a vedere i video delle competizioni internazionali dai primi anni ’90 fino a Pechino 2008 si vede un judo spettacolare. Inoltre, volevo aggiungere che i vari Koga, Nomura, Inoue, Uchishiba, Quellmanz, ecc. hanno vinto alla grande anche contro chi si buttava a prendere le gambe in continuazione cercando di non farli combattere…è questo la dice lunga!
spesso fatico a capire degli Ippon che sono degli Ikkomigaeshi.
purtroppo sono rimasto a :
ippon :caduta sul dorso con lancio e distacco dei corpi.
wazari : quasi ippon
juko : caduta sul fianco
te guruma e kata guruma sono tecniche di judo : perche’ non devono essere ammesse
non capisco perche’ tutto questo debba essere distorto e in funzione di cosa.
forse sono troppo antico
la conclusione e’ che al grande slem di tokyo si vede solo uchi mata e poco altro
perchè non chiediamo ad una persona onesta la cui onesta è comprovata da anni di candidarsi e rappresentarci nelle prossimen elezioni? la famosa quota rosa è meglio che sia una persona speciale come solo LAURA DI TOMA PUO’ ESSERE
Offerte grandiose e sicuramente vi saranno altre iniziative, campioni di tutti i tipi, l’unica osservazione che mi permetto è che fra quelli elencati solo uno si rivolge allo studio del Judo senza finalità sportive, bisognerà colmare questa lacuna segnalando le eventuali iniziative o crearle se necessario
BRAVI, SEMPRE ALL’AVANGUARDIA
Gentile, editorialista, la sua analisi è decisamente onesta e corretta, ma secondo il mio inutile e modesto parere pongo alcune osservazioni che ho già pubblicamente espresso in più occasioni, chiaramente inutilmente nel senso che nessuno mi fila e quindi è probabile che sia io quello fuori posto, ma siccome la sua rubrica è pubblica basta firmarsi, ancora una volta voglio dire la mia.
Se concordo con Lei nel dire che i programmi per Rio siano fondamentali per la tenuta della Fed., altrettanto non capisco perchè ci si debba occupare sempre e solo di quel 3/8 per cento della Federazione, ovvero gli atleti di alto livello, si discute nelle palestre, anche in quelle di periferia dove un agonista serio è un miracolo dei criteri di ammissione ai tornei internazionali, quando questo non riguarda nessuno, non si parla quasi mai di didattica e di come trattenere nel dojo gli adulti, erroneamente nominati Amatori,corsi su corsi su come allenare i cadetti ecc. ecc. poi in Italia con più di 50 milioni di abitanti siamo costretti ad ammettere di diritto alle finali tutte le “donne”, , e questi sono alcuni esempi, mi rifaccio ad un vostro articolo su un ( o una non ricordo bene) judoka italiana ad un corso francese, dove tutti sapevano fare kata, mi ricordo nel 1983 o 84 ad una gara in Marocco il padre del Petri attuale campione del mondo, allora fortissimo atleta 78 kg che dopo gli allenamenti praticava Koshiki no kata, ed eravamo negli anni 80. Detto questo concludo con il mio totale disappunto su un eventuale governo “tecnico”, l’esempio avuto in politica è emblematico, alla nostra Federazione non serve un bravissimo tecnico fattosi Presidente, ma una persona che abbia il riconoscimento vero ed autentico della base, solo cosi si scateneranno le forze positive. E questo con il massimo rispetto delle capacità dei singoli.
Siccome immagino che Lei sia ad uno stage sulla neve la saluto e a rivederci alla prossima esaltante stagione sportiva
Lo sguardo io penso convenga sia proteso verso i fasti della prossima Olimpiade, verso la gara Top per definizione , anche perché se per caso lo sguardo ci cadesse sui ns. tatami di provincia sarebbe a mio avviso abbastanza desolante , sopratutto per numero di praticanti e situazione delle società sportive. Concordo abbastanza con le riflessioni dell’amico Zanesco riguardo la necessità di fare di più per i non agonisti (cosi non ci chiamiamo amatori)e per gli atleti di medio livello di ogni classe d’età.
Un pò tanto ” Democristiano ” e sinceramente poco consono alla vs. bellissima testata giornalistica mi sembra il richiamo ad :” individuare un’evoluzione positiva ed una successione matura ad un periodo storico che va concludendosi”.
Periodo storico di lunghezza e continuità ribadisco inusuali per qualsiasi organismo democratico, e a me personalmente invece fa un pò scandalo l’indicazione alla successione (prescindendo ovviamente dalla Persona e dalle Sue indubbie capacità). Senza voler essere in sintonia con nessun tipo di Robespierre, io penso che come già fatto nella parte tecnica la ns. beneamata federazione abbia bisogno per GUARDARE AVANTI di discontinuità, anche a costo di creare nuove difficoltà aggiuntiva, anche perché di continuità ne abbiamo avuta veramente tanta.
Trovo sbagliatissimo aver abolito i tornei regionali per l’acquisizione della cintura nera, limitandoli alle qualificazioni ed alle finali nazionali. Il PAF 2014 mi delude da questo punto di vista. Spero si consenta anche a chi non è un campione di poter raggiungere la cintura nera combattendo. A questo proposito non è stata ascoltata nessuna società sportiva. Basterebbe un sondaggio online al quale si accede con codice federale e password. Buon anno
Mi piacciono sia le considerazioni di Claudio Zanesco che quelle di Marco Bottinelli, mi piace un po’ meno l’assordante silenzio di chi nei bar e corridoi di palazzetti spesso si è lamentato di un sistema cristallizzato, bloccato e che oggi potrebbe ricevere uno slancio nuovo per un reale rinnovamento. Sono d’accordo che Domenico Falcone abbia le capacità per poter traghettare la Federazione fino alla fine del quadriennio, ma sono ancora più d’accordo nel condannare prima la “forma” poi la “sostanza”. Per forma intendo l’indicazione alla successione come fossimo in una dinastia monarchica e nella sostanza perché non mi piace il concetto di “traghettare” che a mio avviso risulta solo perdere del tempo prezioso. Sono convinto che a questa epocale elezione dovrebbero presentarsi dei candidati con dei chiari ed espliciti programmi, sui cui contenuti confrontarsi. Però, mi ripeto, la cosa che mi sconcerta di più è il non sentire le opinioni dei tanti che ho sentito negli anni opporsi, proporsi, lamentarsi. Dite la vostra, se non ora quando? Buon Anno Vittorio Serenelli
Bom dia a todos,
entro volentieri nell’ assunto, non fosse altro che, dopo 14 anni di emigrante in Brasile, mantengo in Italia il grado di 6º dan e la qualifica di maestro presso il mio J.C.Alghero. Noto come sempre una certa acredine nei confronti della Federazione nazionale, come se fosse la causa di tutti i societari insuccessi.
Signori miei, ognuno gestisce i propri corsi con indirizzi e finalitá che sono totalmente avulsi alla Federazione.
Chiamali come vuoi querido ex collega Claudio Zanesco i corsi amatoriali, sta di fatto che tocca a te promuoverli al meglio nell’ ambito sociale e territoriale nel quali ti devi per forza
geograficamente muovere, la Federazione non entra per nulla, non hanno di certo obbiettivo Rio 2016…. Anni 80 e 90 in provincia di Bergamo, oltretutto con risultati a livello nazionale mai piú ripetibili, ai miei corsi sempre brulicanti di bambini e ragazzi non interessava piú di tanto che 2 giorni prima Fabrizio Francese avesse fatto medaglia agli assoluti, o che il Body Pak
fosse promosso in serie “A” a squadre, erano solo estremamente vogliosi che gli presentassi una lezione diversa dalla precedente,
con nuovi stimoli,finalitá,impegno e professionalitá. Nel nostro (Vostro!) ambiente, purtroppo (o per fortuna??) navigano i piú disparati personaggi, dalle piú disparate capacitá tecnico-didattiche e dalle piú disparate finalitá:il professionista vero, il dopo-lavorista, l’ improvvisato,l’avventuriero, e colui che nell’ offerta globale del grande centro polifunzionale ci butta anche il Judo, forse per antico amore o forse per trarne vantaggi propagandistici e fiscali…tutti con problemi e finalitá oggettivamente differenti,
vogliamo farne carico e colpa alla Federazione?? Anno 2000, circoscizione di Cittá Alta (BG) ottengo l’uso della palestra comunale per 2 lezioni la settimana, me la proibiscono durante tutte le vacanze scolastiche (una manna per i dopo-lavoristi!) arrivo alla scrivania del Pres. di Circoscrizione con tanto di statuto federale richiestomi al momento della concessione e il calendario federale aggiornato: esami regionali per il 1º dan al 13 di ottobre,come posso mai preparare l’esaminando residente in Cittá Alta in 2 lezioni?? me ne andai “chiavi in mano” inizio 1º settembre uso a volontá…Credo che la Fed. nazionale abbia fatto molto per i cosidetti corsi amatoriali, gare di Master e Kata ufficializzate che possono dare ampia soddisfazione ad una parte non indifferente
di praticanti attivi ed interessati. Altro discorso le squadre nazionali, stando in Brasile ho capito (dopo la presidenza di Paulo Wanderley Teixeira perché prima era medioevo puro..Aurelio Miguel docet…)che agli atleti é doveroso riconoscere un pur minimo incentivo economico (aqui borsa di studio per risultati provinciali, statuali e nazionali)gli atleti di interesse nazionale sono pur arruolati nei vari corpo militari (la campionessa olimpica Sarah Menezes nella Marinha do Brasil)ne percepiscono lo stipendio ma rimangono pur sempre tesserati al loro originale Club di appartenenza e sono a disposizione del c.t. nazionale in vista delle piú importanti occasioni.I risultati chiamano e lo sponsor risponde: Infoareo (gestore in toto degli areoporti brasiliani), Banco Bradesco (la seconda banca del Brasile)Sadia (prima industria agroalimentare del Brasile)e via via..spazi televisivi a non finire, poi ancora premi nazionali (Sarah Menezes eletta atleta brasiliana dell’ anno premiata dall’ ex Pres. Lula)innumerevoli iniziative locali a promozione del Judô promosse e sponsorizzate in ambito locale…e la materia prima non manca di certo,la neo campionessa mondiale Rafaela Silva creciuta in un progetto di recupero in una favela di Rio de Janeiro… volonterosi e numerosi da non credere, con loro il mio successo da allenatore della squadra giovanile del Ceará 2000-2004….ma questo é altro mondo, indipendentemente dalla FIJLKAM, dai suoi I.T. e dalle sue Societá…se potete copiare qualcosa ben venga per voi…di certo non vi mancano personaggi qualificati e responsabili…il materiale umano alla fine nemmeno, esce sempre una gradita sorpresa…
abraços a todos
pierattilio maino-brasil
Un salutone all’amico Maino do Brasil
In realtà credo che siano tutti rivolti allo studio del judo, posto che non ci si ponga confini dettati da preconcetti.
In effetti cosa può regalare a qualcuno che si interessa al judo uno come, che so, Zantaraia, oppure Laura di Toma, o uno come Swain……..
Poi ci lamentiamo che il nostro judo non cresce, ma per favore facciamo un bagno di umiltà.
Belle cose, dette dall’amico DT della Nazionale Raffaele, non poteva che essere cosi da una persona capace e intelligente come lui, mi permetto solo di segnalare una cosa che è un mio pensiero, nessuno dei nostri grandi campioni di judo è poi diventato un vero esperto di Judo kodokan, ci sono filmati con Kosei Inoue che pratica un fantastico Nage No Kata, ecco ritengo sarebbe utile programmare per questi atleti anche lezioni di didattica, tecnica di base, kata, storia del judo, perchè questo farebbe aumentare il livello di conoscenza del Judo e di conseguenza il rispetto verso i nostri atleti, nonché una loro preparazione a 360 gradi nel momento in cui usciranno dal circuito delle gare, alla fine o smettono o diventano tecnici, sarebbe opportuno che diventassero tutti tecnici ma non solo del loro vissuto ma di tutto il judo
Per la mia modesta opinione penso che le novità introdotte vadano a interessare solo la piccola cerchia dei grandi club e non tengano alcuna considerazione delle piccole realtà che vanno avanti facendo conti con la crisi e il sempre più esiguo numero di persone che si affacciano al judo.
Spiegatemi che senso ha eliminare quasi del tutto l’attività regionale e abolire i grand prix 1 e 2 dan.
Magari si vuole fare un salto in alto e alzare il livello “imponendo” a tutti di partecipare a gare internazionali ma penso che il risultato potrebbe essere quello di allontanare ancor di più i praticanti.
Accolgo con piacere le critiche ed il dibattito generato da questo articolo: se fossimo capaci di dibattere sempre a viso aperto e non “tra pochi” nei bar dei palazzetti, sulle gradinate o nei parterre, probabilmente cresceremmo di più e più rapidamente…lo stesso – come saggiamente sottolinea Pierattilio Maino – accadrebbe se imparassimo a guardare con curiosità e voglia di imparare al di fuori dei nostri confini, siano essi l’orto di casa, la regione o l’Italia. Va anche detto che per crescere sarebbe fondamentale sostituire il piagnisteo “sempre e comunque” con una più utile – forse difficile – dialettica “construens” che alla critica faccia seguire in modo sistematico la proposta: siamo stati abituati male e purtroppo non è costume.
In quest’ottica mi piacciono gli spunti di Claudio Zanesco, che ribadisce l’importanza di curare la base con la stessa attenzione che in questi primi mesi del quadriennio si sta riservando ad una meticolosa, utile e necessaria “restaurazione” dell’alto livello: è fondamentale che “chi di dovere” si adoperi per promuovere iniziative di crescita per il settore didattico, per quello “amatoriale”. Rispetto a quanto c’era prima non è “nulla” l’organizzazione del Circuito nazionale Senior e dell’attività Master e Kata, ma anche la revisione del sistema di acquisizione dei dan che a ben guardare allo stato attuale moltiplica le possibilità (campionato regionale, qualificazioni regionali, Grand Prix e finali nazionali anche a squadre se si considera l’attività agonistica junior-senior; trofeo Italia e Campionato Italiano per i Master; Campionato Regionale, Grand Prix e Campionato Italiano per i praticanti del kata) proponendo anche un lieve innalzamento del livello richiesto, rappresentano un passo in avanti. Fatico piuttosto a leggere in questa prospettiva l’ammissione di tutte le donne alle finali nazionali: un tentativo bislacco di apertura che non solo non rende giustizia al judo femminile in termini di parità, dignità e livello, ma che rischia di trasformare le domeniche di finale in odissee interminabili.
Considero inoltre che il PAF non è dogma, ma è uno strumento di anno in anno migliorabile che è compito di tutto il judo italiano sperimentare e criticare in modo costruttivo laddove faccia acqua. Va riconosciuto che lo strumento di cui siamo stati dotati quest’anno, per quanto perfettibile, rappresenti un’evoluzione “storica” rispetto ai precedenti. Non basta, certo, ma è qualcosa: l’attenzione al settore didattico, alla formazione, alla promozione su larga scala del nostro sport, come anche una programmazione più sinergica e propositiva delle attività regionali DEVONO e POSSONO trasformarsi in progetti e scelte concrete che la prossima presidenza non potrà ignorare.
A proposito di presidenza chiarisco infine che “individuare un’evoluzione positiva ed una successione matura ad un periodo storico che va concludendosi”, significhi a mio avviso non fermarsi al prossimo Febbraio ma guardare a chi e come potrà dare forma alla Federazione di domani dal 2016 e non in corsa a costo di “nuove difficoltà” e “tempo perso” come suggerito dai commenti precedenti. Una leadership, d’altronde non si costruisce in due mesi scarsi, come anche una “discontinuità” cercata per crescere.
Punti di vista.
AC