Montpellier: Italia ad un passo…
Italia ai piedi del podio anche nella seconda giornata degli Europei di Montpelier: con Edwige Gwend quinta nei 63 kg, anche oggi resta agrodolce l’europeo azzurro in terra francese. Partita bene con l’ippon alla polacca Halima Mohamed Seghir, Edwige è stata fermata ai quarti di finale dal catterpillar francese Clarisse Agbegnenou, numero due al mondo […]
Italia ai piedi del podio anche nella seconda giornata degli Europei di Montpelier: con Edwige Gwend quinta nei 63 kg, anche oggi resta agrodolce l’europeo azzurro in terra francese.
Partita bene con l’ippon alla polacca Halima Mohamed Seghir, Edwige è stata fermata ai quarti di finale dal catterpillar francese Clarisse Agbegnenou, numero due al mondo ed oggi vincitrice del titolo continentale. Ai recuperi, l’azzurra si è quindi imposta a suon di sanzioni sull’austriaca Kathrin Unterwurzacher, numero 7 della World Ranking List, guadagnandosi la “finalina” per la medaglia di bronzo: di fronte a lei, “rivelazione” della giornata, la polacca Agata Ozdoba che nelle fasi eliminatorie era stata capace di tagliare la strada alla campionessa mondiale Yarden Gerbi. Micidiale l’harai-goshi dell’improbabile polacca che ha fulminato l’azzurra in 20 secondi.
Si sono battuti alla grande anche gli altri azzurri oggi in gara a partire da Enrico Parlati ed Antonio Ciano, che si sono classificati in settima piazza.
Enrico, si è fatto largo in una semipoule da incubo dove ha lasciato sul suo cammino anche il bronzo iridato Kiyoshi Uematsu: ai quarti, il giovane napoletano stava completando un opera grandiosa anche con il pluritirolato ungherese Miklos Ungvari, schiantato in seoi-nage; dopo il pareggio dell’esperto Ungvari sono state le solite sanzioni a decidere le sorti di un incontro giocato in gran parte in equilibrio: tre shido a due a svantaggio dell’azzurro, hanno precluso ad Enrico il passaggio in semifinale. Per lui fatale l’incontro di recupero con l’azero Rustam Orujovm ostico sulle prese e rapace nel ne-waza dove a concluso l’incontro e l’europeo di Enrico con una leva al gomito. Entrato in sintonia con le bizzarrie arbitrali dell’attuale regolamento, Antonio Ciano ha superato i primi tre incontri con scaltrezza e determinazione, fino all’incontro-scontro col bielorusso Aliaksandr Stsiashenka che ai quarti l’ha sorpreso e fulminato al via senza appello; è stato quindi il giovanissimo greco Roman Moustopoulos ad aver ragione di Antonio nell’incontro di recupero: abbondanti le perplessità sulla dubbia “distribuzione” delle sanzioni che soprattutto nell’ultimo minuto di gara, non ha per nulla rispecchiato l’obiettività dell’incontro.
Superato brillantemente il primo turno, Valentina Giorgis, Valeria Ferrari, Andrea Regis e Massimiliano Carollo, si sono fermati al secondo incontro dove la sorte non li ha certo agevolati: a tagliar loro la strada – non senza difficoltà – atleti come Martyna Trajdos (GER), Kim Polling (NED), Zebeda Rekhviashvili (GEO) e Diogo Lima (POR). Del loro europeo non possono passare indimenticati gli ippon con cui Andrea e Massimiliano hanno annientato Andre Alves (POR) e Murat Khabachirov (RUS), il primo con un sumi-gaeshi all’insegna della migliore continuità, il secondo schiantato in o-soto-gari. Jennifer Pitzanti, forse non in perfetta forma, è stata fermata al primo turno dalla russa Irina Gazieva
Con Kim Polling e Dax Elmont, l’olanda è stata la sovrana della seconda avvincente giornata di gara: inarrestabile la regina dei 70 kg, imprevedibile il sovrano dei 73 kg che con un ippon da capogiro a messo ha tacere la boria francese in quella che doveva essere una finale di casa; spaventosamente potente la campionessa dei 63 kg, Clarisse Agbegnenou, personalità travolgente per il pubblico e devastante sul tatami. Avtandil Tchrikishvili, incontrastato negli 81 kg, ha dato a sua volta lezioni di stile, soprattutto nella finale dove ha letteralmente fulminato il campione del mondo Loic Pietri.
Il medagliere per nazioni, al momento vede al comando di questi europei la nazionale francese, decisamente incisiva sul campo di casa, sia per numero di ori che per medaglie: su nove finalissime disputate, ben sei hanno visto combattere un francese che in quattro occasioni ha ottenuto la medaglia d’oro. Al secondo posto l’olanda (2 0 1), al terzo la Russia con quattro medaglie (1 1 2).
Domani saranno in gara gli ultimi due azzurri: Walter Facente (90 kg) e Assunta Galeone (78 kg).
Ancora una volta, a loro il nostro supporto con tutta l’Italia del judo!
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