La Federazione incontra i tencici
La data del 22 febbraio andrà ricordata non solo per una delle finali cadetti più affollate degli ultimi anni ma anche per la storica riunione che sabato mattina ha preceduto la gara maschile: i consiglieri federali Luigi Nasti e Giovanni Strazzeri, a nome della Federazione e della Commissione Nazionale Insegnanti Tecnici, hanno annunciato l’intenzione di […]
La data del 22 febbraio andrà ricordata non solo per una delle finali cadetti più affollate degli ultimi anni ma anche per la storica riunione che sabato mattina ha preceduto la gara maschile: i consiglieri federali Luigi Nasti e Giovanni Strazzeri, a nome della Federazione e della Commissione Nazionale Insegnanti Tecnici, hanno annunciato l’intenzione di creare maggiore dialettica tra Federazione e club con l’intento di promuovere una crescita reale: “Siamo pronti ad ascoltare e ad impegnarci per valutare e realizzare le proposte che ci verranno fatte” ha annunciato il maestro Strazzeri “a breve sarà istituito un -apposito indirizzo e-mail per raccogliere i contributi dei tecnici, siano proposte o lamentele: è il primo passo per un contatto diretto.”
Nel corso della riunione è stata presentata la nuova figura del Rappresentante degli Insegnanti Tecnici che nelle manifestazioni più importanti come le finali nazionali, si porranno da intermediari tra i tecnici e gli ufficiali di gara. Il primo incaricato a ricoprire questo ruolo per la due giorni dei Tricolori Cadetti è stato maestro Carnebianca. “Si tratta di una figura di dialogo” ha detto il maestro Nasti “Capita infatti che durante le gara i tecnici abbiano delle difficoltà a dialogare con gli arbitri. Il responsabile delegato non può non essere ascoltato: vuole essere una figura che favorisca l’incontro tra le parti, per evitare questi momenti di empasse nell’interesse degli atleti.”
Tra i tecnici presenti è stato il maestro Gianni Maddaloni a prendere la parola soffermandosi su due concetti: in primo luogo Maddaloni ha sottolineato la necessità da parte di tutti i tecnici di recuperare una certa dignità o un etica a bordo tatami, che a suo avviso deve essere maggiormente riconosciuta e rispettata da parte degli ufficiali di gara; in secondo luogo è arrivata la proposta avvallata da molti dei presenti circa l’opportunità di anticipare il peso dei finalisti alla sera precedente i tricolori.
Intervenendo a fine riunione il maestro Nicola Moraci, presidente della Commissione Nazionale Attività Giovanile, ha ricordato che il problema dell’anticipo del peso è stato già affrontato in passato e sperimentato lo scorso anno dalla federazione internazionale: tuttavia nelle classi giovanili tale sperimentazione non è stata rinnovata anche quest’anno per tutelare l’incolumità fisica degli atleti, sottoposti a stress da calo peso enormi – e quindi insalubri – a fronte della “possibilità di recupero” della notte precedente la gara.
Chiudendo la riunione, ancora Moraci ha dato alcune indicazioni circa l’inizio dell’attività internazionale under 18 ormai imminente: a tale proposito, i campioni nazionali 2014 risultano ufficialmente convocati all’European Cup di Zagabria (8-9 marzo) a spese della federazione; tutti i medagliati, nella stessa occasione avranno la possibilità di viaggiare sul pullman organizzato dalla Federazione; gli atleti già cintura nera impegnati nell’European Cup di Zagabria, risulteranno ammessi di diritto alle finali dei tricolori junior, non avendo la possibilità di partecipare alle fasi di qualificazione organizzate nella stessa data.
L’auspicio è che l’occasione di scambio sia la prima di una serie, affinché il dialogo diventi lo strumento principale per partecipare alla co-costruzione della Federazione e del judo italiano di domani.
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