EC Tampere: il commento
La “solita” nota, la giovane timida, il vecchio leone ed il pompiere senza paura. Lo scorso fine settimana a Tampere (Finlandia) è andata in scena la settima tappa di European Cup Senior dell’Anno Domini 2014. Avvolti da un clima già quasi invernale, come una novella armata brancaleone piena di animo, quattro ragazzi italiani sono […]
Pubblicato
da MG
il 24 Set 2014
in Como
La “solita” nota, la giovane timida, il vecchio leone ed il pompiere senza paura.
Lo scorso fine settimana a Tampere (Finlandia) è andata in scena la settima tappa di European Cup Senior dell’Anno Domini 2014.
Avvolti da un clima già quasi invernale, come una novella armata brancaleone piena di animo, quattro ragazzi italiani sono partiti alla volta del Paese lappone per dare battaglia.
Si potrebbe intitolare questo articolo (e, infatti, tale è intitolato, ora che ci penso…) come un libro fantasy: la solita nota, la giovane timida, il vecchio leone ed il pompiere senza paura.
Senza ulteriori indugi, svelerò la trama dell’avvincente romanzo.
La “solita” nota è il personaggio interpretato da Anna Righetti nei -57 kg; non è difficile intuire perché è stata scelta per coprire questo ruolo. Con all’attivo già un oro e due bronzi in European Cup, il quarto posto nella ranking europea, Anna salta il primo turno ed approda direttamente in semifinale, dove ha la meglio per waza-ari sull’atleta di casa Anni Ikala (quinta nella EC di Celje quest’anno), non senza penare due shido iniziali. In finale, si deve accontentare dell’argento, unico metallo a lei mancante in EC, battuta da un silenzioso e letale kosotogake sul tempo, a poco più di un minuto dall’inizio, dell’atleta francese Cindy Huber (campionessa di Francia 2012 e sei medaglie in EC fino ad ora).
Per Anna, comunque, la soddisfazione di confermarsi sul podio dopo l’oro a Bratislava di due settimane fa e la consapevolezza di essere una delle migliori -57 kg sulla piazza nazionale.
Il ruolo di co-protagonista, quello della giovane timida, è stato incarnato dalla parmigiana Martina Epifani nei -63 kg. Nonostante l’argento nella EC di Londra a Maggio e l’oro nello Swiss Open di Marzo, Martina ha espresso dubbi sulla sue capacità per tutto il pre-gara. Attenzione, dubbi solo verbali, perchè una volta sul tatami s’è battuta con onore e diligenza, mostrando un buon Judo pulito. Eliminata la russa Smirnova per ippon, ha dovuto cedere il passo alla forte svedese Emma Barkeling per ippon. Con volto sostanzialmente sereno, ha affrontato la gigantesca belga Sandrine Billiet (argento EC di Sarajevo a marzo 2014) in un confronto quasi biblico tra Davide e Golia, non concedendo nulla sulle prese e trovando poi l’immobilizzazione vincente per conquistare una meritata medaglia di bronzo.
Il vecchio leone – un po’ spento – è appannaggio di Mattia Galbiati al limite dei 66 kg. Un habitué di questa gara (bronzo nel 2011 e quinto posto nel 2012), dopo quasi un anno di stop nel 2013 causa infortunio, conduce una gara a fasi alterne. Dopo aver eliminato per ippon il giovane Aku Laakkonen (Fin), vinceva per 3-2 shido con il forte francese Romain Poussin (bronzo Campionati di Francia 1a divisione 2011). Si spegneva in semifinale con l’estone Tevol Tamm, conducendo un incontro senza la sua consueta grinta, finito 2-1 shido. In finale per il bronzo, dopo un serrato incontro fisico col francese Alexandre Le Boucher, ha la peggio rimediando un sonoro osotogari. Beffa delle beffe: Poussin sarà poi medaglia di bronzo. La gara avrebbe potuto – e dovuto – avere un sapore diverso dal quinto posto. Ma tant’è, c’est Judo!
Il pompiere senza paura è il personaggio del -100 kg Federico Cavanna. Pompiere volontario, judoka/lottatore della Mandraccio Genova, giunge solitario per unirsi ai suoi compagni d’avventura. Convinto dei suoi mezzi, parte bene vincendo per ippon sul finlandese Martti Puumalainen, ma trova il disco rosso con lo svedese Benjamin Stoffel.
Pronto per disputare la finale per il terzo, rimedia però una sconfitta per ippon dall’altro svedese in gara Viktor Carlsson. La Svezia non gli dice bene oggi.
Ammirevole il suo atteggiamento umile ma sicuro, certamente questa gara gli risulterà utile sulla via del suo progresso judoistico.
Nel complesso, è stata una tappa di European Cup di poca quantità stranamente, ma di sicuro buon livello, con molti atleti titolati nei propri campionati nazionali, European Cup e Continental Open (Poussin, Le Boucher, Huber, Gomis, Marmeliuk, Barkeling, Mettis, Rothberg, La Rocca ecc). Ottima organizzazione ed ospitalità, una European Cup consigliabile a tutti i nostri atleti.
Di seguito, le classifiche complete:
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