CONI e MIUR uniti per l’istruzione degli atleti di alto livello
Il binomio istruzione scolastica e attività agonistica di alto livello ha portato alla nascita dello stereotipo che lo sportivo è ignorante, non ha studiato, sa solo dare calci ad un pallone (nel caso del calcio), sa solo correre (se è un velocista), e in definitiva chi sceglie la strada dello sport (perchè madre natura gli ha dato i mezzi), è come marchiato a vita.
CONI e MIUR con il decreto ministeriale 279/18 hanno previsto un accordo di 5 anni per l’avviamento di un programma sperimentale che prevede una serie di strumenti concreti che permettono di accompagnare gli studenti-atleti di alto livello frequentanti Istituti di istruzione secondaria di II grado di qualsiasi indirizzo, nel loro percorso formativo.
Il binomio istruzione scolastica e attività agonistica di alto livello ha portato alla nascita dello stereotipo che lo sportivo è ignorante, non ha studiato, sa solo dare calci ad un pallone (nel caso del calcio), sa solo correre (se è un velocista), e in definitiva chi sceglie la strada dello sport (perchè madre natura gli ha dato i mezzi), è come marchiato a vita.
Questo per quanto riguarda la realtà italiana, perchè in altri stati sport di alto livello e istruzione vanno di pari passo. Anzi se non dai risultati a scuola ti è preclusa la possibilità di praticare la disciplina sportiva anche se sei il migliore.
Proprio nel calcio, forse primo sport sotto accusa visto gli ingaggi a sei zeri dei suoi campioni, una gloriosa società olandese come l’Ajax ha una regola ben chiara: se non rendi a scuola non scendi in campo!
Stesso può dirsi negli Stati Uniti d’America dove nei college e nelle università si pratica eccome lo sport.
In Italia, non si sta seguendo questa stessa strada, ma il CONI, con una lettera a firma del Suo Presidente il Dott. Giovanni Malagò inviata a tutti i presidenti delle federazioni sportive nazionali e delle discipline associate, fa presente la necessità di dare ampio sostegno agli atleti di alto livello affinchè possano conciliare percorso sportivo e percorso scolastico nel migliore dei modi.
A questo proposito informa che è stato stretto un accordo tra il CONI e il MIUR per ” l’avviamento di un programma sperimentale che prevede una serie di strumenti concreti che permettono di accompagnare gli studenti-atleti di alto livello frequentanti Istituti di istruzione secondaria di II grado di qualsiasi indirizzo, nel loro percorso formativo “.
Ma come si realizzerebbe tutto ciò? Il programma prevede l’individuazione di un tutor scolastico che segua l’atleta, la definizione di un piano formativo personalizzato, e nel caso di assenze prolungate di utilizzare piattaforme di e-learning per la didattica da remoto.
Questo progetto sembra voler quindi colmare quella lacuna presente nell’ordinamento scolastico che in questo modo riconosce anche la valenza educativa e di crescita dell’attività sportiva.
Questo programma è stato attuato in via sperimentale a sostegno di 1500 atleti di 33 discipline in questo anno scolastico che si sta concludendo e, gli ottimi risultati raggiunti hanno permesso di prolungare questa collaborazione per i prossimi 5 anni, così come previsto dal Decreto Ministeriale del MIUR 279/18.
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