Christian Parlati: ” Volevo conquistare la medaglia d’oro e ce l’ho fatta “
Il nostro caporedattore ha intervistato Christian Parlati, medaglia d’oro nella cat. -81 kg al recente Grand Slam di Tashkent (photo @IJF)
Complimenti per questa splendida medaglia. Potresti raccontarci le tue sensazioni durante la gara?
Ad inizio gara non mi sentivo benissimo, poi un incontro dopo l’altro ho ritrovato la forma ideale. I miei avversari erano ostici, in semifinale sapevo di dover affrontare uno degli atleti più forti della categoria, il giapponese Nagase, ma ero molto determinato, volevo conquistare la medaglia d’oro e ce l’ho fatta.
A chi dedichi questa medaglia?
Sicuramente a mio padre che mi allena giorno dopo giorno ed alla mia famiglia che mi sostiene in tutto.
Come riesci a rimanere concentrato su un tatami così importante e difficile come quello di un Grand Slam?
In gare del genere non è facile mantenere la concentrazione, bisogna riuscire a focalizzarsi sull’obiettivo finale. L’unico mio pensiero in questa gara era raggiungere l’oro.
Hai risolto molti incontri sia a Tashkent che in altre occasioni grazie ad un particolare O-uchi-gari. Come sei arrivato a studiare questa particolare variante?
Quell’O-uchi-gari lo studio giornalmente con mio padre, come ormai sapranno tutti, è il mio speciale e ci lavoro da tanti anni. Ho iniziato a farlo da quando ero cadetto e pur sapendo di avere un judo molto vario, è stato ed è la mia arma in più. Ti posso confidare che ad inizio gara Dario (Romano nds) mi ha detto: “oggi secondo me dobbiamo ritrovare un po’ quel O-uchi-gari”.
Qual‘è stato il periodo più difficile della tua carriera agonistica fino ad ora? E quale il più bello?
Il periodo più difficile della mia carriera è stato sicuramente il 2020, tra pandemia ed infortuni vari, mentre il periodo più bello spero di viverlo nei prossimi mesi.
Se dicessi “Tokyo 2021” a che cosa pensi?
Penso che a Tokyo 2021 non voglio solo arrivarci ma essere uno dei protagonisti.
Che esperienza è essere allenati dal proprio padre? Ci sono più vantaggi o svantaggi?
Può essere un’arma a doppio taglio, può darti una marcia in più o viceversa suscitare un conflitto interiore. Per me è stata l’arma vincente, perchè credo sia uno dei migliori maestri d’Italia. Se proprio devo trovare qualcosa di negativo, è un rapporto dove si parla sempre e solo di judo senza staccare mai.
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