Azzurrini: vigilia mondiale!
Soltanto poche ore per definire gli ultimi particolari e per ritrovare i compagni di squadra rimasti a Ostia in recupero, gli azzurrini ormai azzurrissimi targati Moraci, Di Toma e Piccirillo sono già in partenza: dopo il trionfo agli EYOF di Tbilisi ad attendere i diciotto giovanissimi della nazionale giovanile la regina delle gare, i Campionati […]
Soltanto poche ore per definire gli ultimi particolari e per ritrovare i compagni di squadra rimasti a Ostia in recupero, gli azzurrini ormai azzurrissimi targati Moraci, Di Toma e Piccirillo sono già in partenza: dopo il trionfo agli EYOF di Tbilisi ad attendere i diciotto giovanissimi della nazionale giovanile la regina delle gare, i Campionati Mondiali che scalderanno il tatami di Sarajevo da mercoledì 5 a domenica 9 agosto.
Piazza ambiziosa quella bosniaca, occasione di riscatto e di conferma per il team azzurro, forte di quattro medaglie agli ultimi Campionati Europei di Sofia (un oro, cinque bronzi e tre quinti) e delle otto storiche medaglie al Festival Olimpico della Gioventù Europea la scorsa settimana a Tbilisi (Cinque ori, un argento e due bronzi): non sarà facile né ripetersi, né tener testa ai 59 paesi rappresentati al mondiale da ben 481 atleti, ma con determinazione e senza troppe preoccupazioni, i cadetti del judo italiano sapranno dare il loro meglio, certi di aver già dimostrato a più riprese il proprio valore.
Dopo il mondiale di Miami 2013 a cui presero parte soltanto quattro azzurri tra cui Elios Manzi che conquistò il suo secondo argento iridato, è un successo vedere al mondiale cadetti ben diciotto atleti: confermata infatti la squadra di Sofia, con poche variazioni dovute soprattutto agli infortuni post europeo non recuperati; sono invece rientrati in gran forma Luca Caggiano, Christian Parlati e Flavia Favorini che cercheranno il loro riscatto dopo un mese di stop forzato: con loro in squadra Biagio D’Angelo, Luca Carlino, Fabrizio Magozzi, Manuel Lombardo, Giovanni Esposito, Marco Truffo, Arianna Galliani, Michela Fiorini, Sofia Petitto, Giulia Santini, Martina Zamponi, Ludovica Lentini, Chiara Lisoni, Alice Bellandi e Annalisa Calagreti. Un plauso dunque alla scelta di continuità e di fiducia operata dalla Commissione Nazionale Attività giovanile, che ha scelto con lungimiranza investendo su un ampio gruppo, valido indipendentemente dalle medaglie raccolte.
Le gare avranno inizio mercoledì 5 con le categorie 50, 55, 40 e 44 kg, seguiranno giovedì 6 le categorie 60, 66, 48 e 52 kg, venerdì 7 sarà la volta di 73, 81, 57 e 63 kg, sabato si concluderanno le gare individuali con 90, +90,70 e +70 kg. Domenica 9 sarà invece la volta della gara a squadre a cui sarà un peccato non poter vedere gli azzurri, dopo il quinto e il settimo posto al campionato continentale, che ha posizionato sia il team maschile che quello femminile tra le riserve.
Agli azzurri un grande in bocca al lupo!
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Alla vigilia di questo mondiale vorrei in primo luogo fare i miei più grandi complimenti a questi ragazzi che hanno fatto risultati eccezionali ai recenti EYOF e augurargli di rifarli se non migliorarli in questo campionato mondiale, sotto la guida di questa Direzione Tecnica che riesce sempre a portarli in gara in condizioni ottimali. Detto ciò mi viene naturale il confronto con le categorie superiori e in particolare con i Senior che da anni faticano ad imporsi a livello internazionale.Se facciamo delle statistiche troviamo grandi risultati a livello cadetti, risultati discreti a livello junior, già con un decremento notevole e molto inferiori se non nulli a livello Senior. Su questa parabola discendente vorrei si soffermassero i ns. dirigenti della Nazionale. Cosa effettivamente cambia, perchè cadetti fenomenali diventano buoni junior ma fanno cosi fatica da Senior.Sono sicuramente persone di talento quindi la loro crescita forse viene fermata da una gestione non adeguata ? Ricercando senza alcuna polemica mi vengono in mente queste possibili cause : Il passaggio ai gruppi militari, oggi a ranghi molto ridotti, forse li penalizza togliendoli dai loro Maestri originari, a volte spostandoli dalle loro città e amicizie e confinandoli in uno stile di vita forse non a tutti consono. Non si potrebbe aiutarli con borse di studio/lavoro commisurate ai risultati, per lasciarli dove stanno permettendogli però di allenarsi da professionisti ? I Senior partecipano meno in massa alle gare internazionali, forse un contributo più allargato permetterebbe anche a chi é fuori dallo stretto giro della Nazionale Maggiore di fare esperienza, migliorare e candidarsi alla maglia azzurra.Portare in giro per l’Italia la Nazionale con Stage continui permetterebbe agli Azzurri di allenarsi con molta più gente, ai Selezionatori di vedere sempre nuovi Atleti, al movimento di crescere moltissimo nel confronto con Atleti di alto livello e darebbe entusiasmo a chi sale in materassina. Incentivi e Sponsor (Riner guadagna quasi come un calciatore) commisurati ai risultati,a premiare le medaglie non solo olimpiche o mondiali,questa sarebbe benzina anche per Senior che appunto perché adulti hanno crescenti bisogni economici.
Forse é proprio l’entusiasmo che differenzia i Cadetti dai Senior alla Federazioni cercare il modo di riportare tutti ad una testa da CADETTI !!! IN BOCCA AL LUPO.