Astana: Quintavalle fuori
Sordina azzurra nella terza giornata dei Campionati Mondiali di Astana: dopo l’accelerata di ieri con Odette Giuffrida ed Elio Verde, oggi Giulia Quintavalle non è riuscita a superare il primo turno. A tagliare la strada alla campionessa olimpica di Pechino, l’ungherese Hedvig Karakas, in un incontro in cui a farla da padrone è stata la […]
Sordina azzurra nella terza giornata dei Campionati Mondiali di Astana: dopo l’accelerata di ieri con Odette Giuffrida ed Elio Verde, oggi Giulia Quintavalle non è riuscita a superare il primo turno.
A tagliare la strada alla campionessa olimpica di Pechino, l’ungherese Hedvig Karakas, in un incontro in cui a farla da padrone è stata la tattica: due sanzioni a una il verdetto finale che ha consegnato la vittoria nelle mani della magiara.
Le medaglie d’oro di oggi ssono andate entrambe al Giappone: nella finale dei 73 kg, Shohei Ono ha riconquistato il titolo, già suo nel 2013 a Rio de Janeiro, strappandolo al compagno di squadra Riki Nakaya, al suo secondo oro iridato lo scorso anno a Chelyabinsk. Le due medaglie di bronzo sono andate al bronzo di Londra 2012 Nyam-Ochir Sainjargal (MGL) ed al talentuoso sud koreano Chang-Rim An, classe 1994, campione iridato junior uscente, quest’anno oro ai Campionati asiatici e all’Universiade. A conquistare i 57 kg la campionessa olimpica di Londra 2012, Kaori Matsumoto, già oro mondiale nel 2010 a Tokyo: come a Londra, sul secondo gradino del podio la rumena Corina Caprioriu; in bronzo la francese Automne Pavia e la mongola Sumya Dorjsuren, protagoniste di due noiose finali chiuse al golden score per sanzione. A proposito di sanzioni, il mondiale di Astana sembra mettere in evidenza uno spostamento del baricentro degli incontri dalla tecnica alla tattica, dando sempre più importanza ai cavilli dei regolamenti e alle decisioni arbitrali: le sanzioni sono state infatti co-protagoniste del final-block di oggi dove gli shido comminati sono stati ben 20 nei sei incontri di finale, tre dei quali sono terminati per sanzione…arzigogolato e cavilloso, il judo reinterpretato nel quadriennio in corso sembra dare più importanza alle sanzioni che alla tecnica e alla ricerca dell’ippon o di qualcosa che almeno gli somigli…che fosse più emozionante un koka ben piazzato?
Con l’aurea doppietta di oggi, il Giappone rafforza la propria supremazia nel medagliere per nazioni: tre ori, due argenti e due bronzi, confermano il Sol Levante davanti a tutti, seguito da Kazakhstan (1 1 0) e Corea del Sud (1 0 3); al momento la prima della europee è la Romania con due medaglie d’argento.
Una nota di colore della giornata: ospite d’onore sul palco delle autorita, niente meno che Al Bano Carrisi, accolto nella Sport Hall di Astana con le note della celeberrima “Felicità”, probabilmente ancora in vetta alla Top Ten musicale della steppa kazakha.
Domani l’Italia tornerà sul tatami di Astana con Edwige Gwend e Antonio Ciano: Edwige, che lo scorso anno fu quinta a Cheljabinsk, se la vedrà con la messicana Jazmin Toral. Capitan Antonio Ciano, esordirà invece direttamente al secondo turno con il vincente tra il rumeno Mititelu ed il turco Ben Ammar.
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Concordo sul fatto che i la tattica sta prevalendo sulla tecnica e questo non è certo un bene dal punto di vista dello spettacolo e del judo.
Molti però quando ci furono i cambiamenti di regolamento spergiurarono che avrebbe portato ad un maggior numero di ippon e spettacolarità. Dove sono costoro adesso?
purtroppo sono allo studio del prossimo regolamento, anzi del miglioramento di questo ….altri cavilli e tortuosità e poco JUDO non solo shido ma anche parecchie situazioni vincenti non viste….lasciando perdere la chicca dei 4 secondi di gara andati in cavalleria, Albano possiede alcuni ristoranti….cori a bocca chiusa
Se non si cambia fra un po’ altro che diffusione del judo si parlerà di un uno sport estinto.