19 medaglie per l’Italia U18 in Spagna
Si e’ conclusa nel fine settimana appena trascorso l’European Cup Under 18 di Fuengirola, in Spagna, che ha visto la partecipazione di 306 atleti in rapresentanza di 21 nazioni. L’Italia ha schierato un esercito di atleti, ben 26 maschi e 27 donne per un totale di 53 cadetti. Il bottino e’ del tutto interessante, 19 […]
Si e’ conclusa nel fine settimana appena trascorso l’European Cup Under 18 di Fuengirola, in Spagna, che ha visto la partecipazione di 306 atleti in rapresentanza di 21 nazioni.
L’Italia ha schierato un esercito di atleti, ben 26 maschi e 27 donne per un totale di 53 cadetti. Il bottino e’ del tutto interessante, 19 le medaglie conquistate, il che significa che il 36% degli atleti italiani presenti a Fuengirola e’ andato a medaglia.
Per ben 3 volte e’ stato intonato l’inno italiano grazie alle prestazioni di tre donne, Ludovica Lentini (52), Nadia Simeoli (63) e Annalisa Calagreti (+70); 5 sono le medaglie d’argento grazie a Biagio D’Angelo (55), Simone Rispo (81), Giulia Santini (48), Elisa Toniolo (63) e Vanessa Origgi (+70); ben 11 le medaglie di bronzo conquistate da Leonardo Valeriani (50), Alessandro Aramu (55), Luca Rubeca (60), Ivan Pizzimenti (73), Antonio Apruzzesi, Lorenzo Tanganelli (81), Gaia Bottiglieri (40), Martina Castagnola (48), Flavia Favorini (57), Chiara Lisoni (63) e Anna Fortunio (70).
Nella categoria 52 kg, Ludovica Lentini ha disputato 4 incontri: dapprima ha superato di misura l’atleta inglese Kirsty Marsh, poi e’ toccato alla polacca Natalia Kropska, contro la quale Ludovica ha sfornato un altro ippon; in sefinale s’e’ imposta sulla croata Lana Drobac; in finale e’ uno yuko ad aver assegnato la vittoria a Ludovica ai danni della padrona di casa Maria Oliver Ferra.
La categoria al limite dei 63 kg ha visto tre italiane salire sul podio, un evento raro che a Fuengirola si e’ visto anche negli 81 kg. Nadia Simeoli s’e’ aggiudicata il primo posto in una finale tutta italiana vinta per yuko ai danni di Elisa Toniolo. Anche la semifinale e’ stata tutta tricolore, e cosi’ Chiara Lisoni si e’ dovuta accontentare della terza piazza. Nei due incontri precedent la semifinale, Nadia ha superato di ippon dapprima la padrona di casa, la spagnola Salos Gonzales Munoz, e poi l’azera Nargiz Hajieva.
Nella categoria +70 kg, Annalisa Calagreti ha disputato 3 incontri: al primo turno ha fatto fuori in soli 7 secondi la padrona di casa Aina Corneila Bujaldon, al secondo turno in 18 secondi s’e’ imposta sulla portoghese Joana Correia. La finale, ancora una volta tutta italiana, si e’ chiusa per ippon ai danni di Vanessa Origgi. Questa volta Annalisa ci ha messo 1 minuto e 36 secondi per chiudere l’incontro.
L’Italia conclude questa prima tappa del circuito dedicato alla classe cadetti al secondo posto del medagliere per nazioni alle spalle dell’Azerbajan, che ha conquistato 5 ori in totale, due in piu’ di quanto coseguito dai nostri atleti, a cui si aggiungono 1 medaglia di argento e 4 medaglie di bronzo.
L’italia registra una prestazione nel totale eccellente: infatti, alle gia’ citate medaglie, si aggiungono 8 quinti posti e 6 settimi. Solamente 14 atleti italiani sono usciti al primo turno, ovvero solo il 26% (contro oltre il 60% degli atleti senior che hanno combattuto nel week-end scorso).
Complimenti ai giovani Italiani.
Ma non è corretto quello che hai affermato: accostando i risultati dei cadetti con quelli dei senior.
Il paragone non regge per tanti motivi: il livello delle gare in gioco per primo.
Conosco la gara di Fuengirola e posso dire che nel circuito internazionale cadetti non è sicuramente paragonabile a Berlino,Zagabria , Belsko Biala o Teplice.
Per cui concludo , ancora bravi ai nostri giovani cadetti ma non facciamo per favore certi paragoni.
saluti.
La ringrazio per il Suo commento, ma sono in disaccordo.
Roma e Oberwart per la classe seniores avevano un livello di gran lunga inferiore rispetto a tante altre competizioni del circuito del World Tour, non sono paragonabili a Parigi, Tokyo, Baku e tante altre. Con poche eccezioni, basta guardare agli atleti che vi hanno preso parte. Allo stesso modo per la classe cadetti Fuengirola non e’ paragonabile a Berlino, Zagabria, Belsko o Teplice. Pertanto, il paragone ci sta tutto. Eccome!
Ne prendo atto.
Ma ripeto non sempre le critiche possono essere costruttive, in alcuni casi mi sembrano gratuite e questo per me è uno di quelli.
Poi ad ognuno il suo parere ci mancherebbe , siamo in un paese libero.
Comunque io rimango della mia idea e ripeto il livello espresso a Ostia nel Città di Roma non mi è parso così basso e privo di nomi noti.
Poi ovviamente Parigi è ancora oltre .
Ma allora dove collochiamo gare di coppa Europa come Tampere, londra ecc..?
Molto probabilmente non ho la sua competenza in merito ma solo la mia esperienza vissuta.
Mi permetta di fare una precisazione: non ho detto che a Roma il livello era basso, ho scritto invece che il livello non era paragonabile con Parigi, Tokyo e altri tornei dello stesso circuito. Questo e’ un dato di fatto. Per cortesia, non mi attribuisca frasi che non ho pronuciato/scritto 🙂
Chiaramente, e’ libero di pensarla come meglio crede e ci mancherebbe altro.
Per quanto mi riguarda, ritengo che avere un confronto con persone che portino nella discussione dei punti di vista diversi dal proprio rappresenti un momento di crescita. Non esistono verita’ assolute, quanto meno io non credo di possederne. Vedo pertanto momenti come questi come una opportunita’ (non come una minaccia) e per questo motivo, come ho fatto in precedenza, la ringrazio ancora una volta per partecipare alla discussione.